Al Presidente dalla Provincia di Pesaro e Urbino

 

 

Ho avuto la fortuna di nascere e vivere una parte della mia vita nella valle del Foglia, al Molino Nuovo. Tra querce secolari sopravvissute al passaggio della linea gotica: il fratello di mio nonno ha rischiato la vita per salvarle. Lui ha piantato anche gli abeti bianchi che sono persino in grado di riprodursi grazie alle temperature rigide dell'inverno. Da piccoli, io ed i miei fratelli avevamo come limite per i nostri giochi una fila di alberi, uno in particolare, detto "alberone", un pioppo cipressino secolare. Ora c'è la circonvallazione che dovrebbe passare dritta su questa fascia di alberi, quando potrebbe risparmiarli passando qualche metro più in là. Il progetto prevede in questo tratto delle curve e non un tratto rettilineo, ma i progettisti sono irremovibili: il tracciato non si può modificare, senza addurre motivazioni tecniche. La Provincia per poter "tirare dritto" si avvale inoltre della scorciatoia: considera l'area come bosco o "superficie boscata", questo permette l'abbattimento delle piante ad alto fusto e secolari altrimenti vincolate dalla Legge Regionale n. 6 del 23-02-2005, in particolare l'articolo 21 e precisamente i comma 4 e 5:

 

4. Nei progetti per la realizzazione di opere pubbliche o di pubblica utilità, per le costruzioni edilizie, in quelli di miglioramento o trasformazione fondiaria devono essere indicati gli alberi da abbattere attestando l’inesistenza di soluzioni alternative all’abbattimento degli stessi.

5. Gli enti competenti al rilascio dell’autorizzazione verificano l’inesistenza di soluzioni tecnicamente valide diverse da quelle comportanti l’abbattimento degli alberi. Nei casi di cui alle lettere d) ed e) del comma 2 gli enti competenti indicano gli alberi da abbattere, contrassegnandoli con idoneo mezzo.

 

Il tratto di strada in questione è la Variante di Casinina nel Comune di Auditore della Strada Provinciale n.3 "Fogliense".

Mio babbo ha cercato di dialogare in tutti i modi con i tecnici della Provincia, purtroppo inutilmente. Soltanto alcuni mesi fa un ricercatore è venuto ad intervistarlo ed a visitare il mulino, che è uno degli ultimi mulini ad acqua del Foglia rimasti inalterati, con il bottaccio, la formella. Anche su questi canali la strada tirerà dritto.

Allego alcune foto, nella speranza che se queste mie righe non verranno lette, almeno le immagini possano andare a buon fine.

Vi ringrazio e spero che l'appello non cada inascoltato.

 

Casinina di Auditore, 26.09.2006

 

Luca Giorgio Bellucci