Druso : le spedizioni militari in Germania

 

"Nel 12 a.C. Druso assunse il governo della Gallia e il comando della guerra contro i Germani. Prima di iniziare le ostilità volle render più forti le sue basi d'operazione e a questo scopo costruì sulla riva del Reno cinquanta castelli. Per assicurare le comunicazioni tra queste fortezze,render più agevole la costruzione di ponti ed utilizzare le vie fluviali per il trasporto di vettovaglie e di truppe, Druso fece costruire una flotta sul Reno e siccome la navigazione delle coste olandesi era pericolosa , fece scavare un canale, da lui detto Fossa Drusiana, che metteva in comunicazione il mare con il lago Flevo (ora Flevoland,regione olandese,prosciugata e bonificata intorno al 1600) e questo con il Reno.Inoltre si procurò l'aiuto dei Batavi e dei Frisii,che potevano essergli di gran giovamento nelle operazioni contro le tribù della Germania Settentrionale. Preveggente com'era,penso anche ad assicurarsi le spalle da una sollevazione dei Galli e per avere una prova della loro fedeltà li invitò ad erigere un altare ad Augusto. Sessanta cantoni risposero all'invito di Druso e a Lugdunum nel 12 a.C. eressero un gigantesco tempio alla Dea Roma e a Cesare davanti al quale collocarono una statua di Augusto alta sessanta piedi.Assicuratosi della devozione dei Galli all'impero, Druso nel 11 a.C. iniziò le operazioni. L'Isola Burchana, nel Mare del Nord (l'odierna Borkum?), venne occupata con l'aiuto dei Frisii e dei Batavi . Approfittando di una contesa sorta tra i Catti e i Sigambri,Druso passò il Reno,vinse i Bructeri sull'Ems, invase il territorio dei Sigambri e si spinse fino al paese dei Cauci,presso il Weser,procurandosene l'alleanza; la scarsezza di vettovaglie lo costrinse però a ritornare alle sue basi.Di fronte al pericolo,le popolazioni dei Sigambri,dei Cherusci e degli Svevi si allearono per opporsi ad una nuova invasione romana; ma Druso penetrò nel territorio dei Cherusci (10 a.C.),devastando e saccheggiando tutto al suo passaggio, e giunse al corso del Weser.Di ritorno da questa spedizione,presso Arbalo (località ignota?) i romani furono accerchiati ed assaliti da numerosissime orde di Sigambri. Il numero soverchiante dei nemici non potè avere però ragione del valore e della disciplina dei legionari di Druso, i quali seppero rompere il cerchio in cui erano stati stretti e infliggere una sanguinosissima sconfitta ai Sigambri.Queste fortunate spedizioni non avrebbero dato nessun frutto se non si fosse data mano alla costruzione di fortezze e campi trincerati nelle regioni nemiche; perciò Druso costruì un fortissimo campo sul corso superiore della Lippe (Aliso) ed un altro sul Taunus nella regione dei Cauci. L'anno seguente (9 a.C.),partendo da Magontiacum (Magonza/Meinz), Druso puntò con un forte esercito verso il corso medio dell'Elba. Fu una marcia difficilissima ostacolata continuamente dagli assalti dei Catti, dei Cherusci e degli Svevi, ma gli obbiettivi furono raggiunti e per la prima volta i legionari romani videro le acque del grande fiume. Nella via del ritorno però,tra la Saale e il Reno,Druso cadde malamente da cavallo e si ruppe un femore. Colto da grave malattia,morì dopo un mese (14 settembre 8 a.C.) all'età di trenta anni. La sua salma fu trasportata poi a Roma e dopo solenni funerali venne inumata nel mausoleo della Casa Giulia al campo Marzio. Ottaviano e Tiberio tesserono al Foro l'elogio del defunto,che dal Senato si ebbe il nome di Germanico,titolo che i discendenti dell'estinto ebbero facoltà di portare.A Druso fu eretto un arco sulla Via Appia." [Tito Livio, Storia di Roma]

 


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