Il Principe Vecchio e il Libro del Comando

Tanto tempo fa, nel palazzo Gallone di Tricase, viveva un principe molto crudele che aveva dei rapporti di profonda amicizia con il Re del Male. Tale e tanta era la sua amicizia che ogni suo desiderio veniva immediatamente esaudito dal Diavolo. Questo principe, probabilmente per la sua età veneranda, veniva da tutti chiamato Principe Vecchio. I cittadini di Tricase, vedendo le opere soprannaturali che il Diavolo compiva per ordine del Principe ed intimoriti del fatto che la situazione si potesse aggravare, decisero di scoprire in che modo il Principe riusciva a comunicare e a farsi ubbidire dal diavolo. Per questo motivo, due uomini si introdussero nottetempo nel palazzo e osservarono il Principe di nascosto. Ad una certa ora, lo videro dirigersi verso una stanza del castello. Entratovi, disserrò un baule, tirò fuori un grosso libro rosso, lo posò su un leggio e lo aprì. D'un tratto la stanza fu immersa da una luce rossa come di fuoco e apparve il Re del Male che disse: Comanda padrone e io ubbidirò. Il principe rispose: Voglio che entro domani sera le acque del mare invadano la piazza. Il Diavolo riprese: Va bene, eseguirò. I due uomini, molto spaventati da quel che stava per accadere, aspettarono che il Principe uscisse ed entrarono nella stanza. Avevano intenzione di chiedere qualcosa che neanche il Signore delle Tenebre sarebbe riuscito a realizzare. Riaprirono il libro, si ripeté l'incanto di luce e riapparve il Diavolo: Comanda padrone, disse. Comando torte d'acqua e sarcine de rena. Tutto ciò naturalmente era impossibile da realizzare ed il Re del Male, per la vergogna e l'ira per non poter fare quello che gli era stato comandato, scappò e scomparve nel nulla insieme al libro, sconfitto dal coraggio e dall'astuzia dei due. La leggenda narra che, se non fosse stato per quei due uomini, oggi la piazza del castello sarebbe sommersa dal mare.