Dietro la chiesa di S. Chiara

Dietro la chiesa di S. Chiara si sentiva un gran rumore, chi era! Chi non era!. Gesù Cristo con i giudei, chi gli dava le martellate chi le scudisciate, il sangue che cadeva, dentro il calice scorreva. “Colombina bianca, cosa porti in questa luce?”. “Porto zucchero e cannella, il battesimo di Cristo”. Quando Gesù venne battezzato, tutti gli angeli chiamò, e chiamò l’anima mia, un Padre Nostro e un Ave Maria. Padre Nostro grande, grande, delle sette quarantene, della luna, del sole, del Santo Salvatore, del Santo Silvestro, chi portava una spina in petto, chi era lunga, chi era stretta, chi cacciava Gesù Cristo e la Madonna, occhi sorridenti e viso tondo. Chi la sente e non la impara, tre anni di fuoco che si prepari, chi la dice con tutto il cuore va in Paradiso quando muore.

RACCONTO DI ITALA TRISOLINI DI ANNI 65 (Residente a Veglie in Via Isonzo) DATA 2 maggio 1998