LE ORIGINI DELLE FATE
(tratto da : Fate, di Brian Froud
e Alan Lee)
Sin dai tempi antichi il mistero delle fate è stato oggetto di congetture
da parte delluomo.
Che cosa sono le fate? Da dove sono venute?
La mitologia norvegese racconta che le larve che uscirono
dal cadavere del gigante Ymir si trasformarono in elfi della luce ed elfi delle
tenebre. Gli elfi della luce, che vivono nellaria, sono creature buone
e felici; gli elfi delle tenebre, i cui domini sono sottoterra, sono di carnagione
scura e cattivi ed hanno influssi malefici.
La versione islandese, invece, dice che Eva stava lavando tutti i suoi figli
in riva al fiume, quando Dio le parlò. Piena di paura e di sgomento,
Eva nascose i bambini che non aveva ancora lavato.
Dio le chiese se tutti i suoi figli erano lì: Eva rispose che cerano
tutti.
Dio allora dichiarò che quelli che gli aveva nascosti, sarebbero stati
nascosti anche agli uomini.
Questi bambini nascosti divennero gli elfi e le fate.
Il termine fata deriva dallantico faunoe
o fatuoe che nella mitologia pagana indicava le compagne dei fauni, creature
dotate del potere di predire il futuro e di soprassedere agli eventi umani.
La denominazione fata deriva anche da fatica, parola che nel medioevo
fu sinonimo di donna selvatica cioè di donna dei boschi,
delle acque e, in genere, del mondo naturale.
Le fate sono esseri soprannaturali dotati di potere magico grazie al quale possono
cambiare aspetto e farlo cambiare agli altri. Frequentano caverne, rocce, colline,
boschi e sorgenti; sono pronte a correre in aiuto degli innocenti e dei perseguitati;
riparano torti, vendicano offese, ma possono essere anche maligne e vendicative.
Dove si trova il regno delle fate?
La sua posizione è sfuggente. A volte è
appena sopra la linea dellorizzonte, altre sotto i nostri piedi.
Avalon è probabilmente lisola delle fate più famosa.
Il leggendario re Artù fu portato nella terra delle fate, ferito a morte,
per essere curato da quattro regine delle fate. Si crede che Artù giaccia
ancora, con i suoi cavalieri, nel cuore di una collina immaginaria, immerso
in un sonno profondo da cui si sveglierà nellora del bisogno per
governare di nuovo le sue terre.
Terrapieni, forti e colli antichi sono le dimore tradizionali delle fate. Di
notte le colline abitate dalle fate si vedono spesso risplendere di miriadi
di luci scintillanti.
Se le fate sono riluttanti ad uscire dalle loro colline, si può scoprire
lentrata camminando nove volte intorno alla collina con la luna piena.
La via dingresso verrà allora rivelata. Chi non osa entrare nella
dimora delle fate può appoggiare lorecchio contro il terreno e
forse sarà premiato dalle musiche e dai canti delle loro feste.
Oltre che come dimora, le colline cave sono usate come nascondiglio delloro
e spesso anche come luogo di sepoltura.