La leggenda di Truc

Questo racconto fa parte della tradizione orale raccolta nella valle di Guaira... "In un passato non ben definito, viveva una famiglia, che tra i vari animali posseduti, aveva un gatto. Era arrivato un giorno di molti anni prima sull'uscio di casa, improvvisamente, facendosi accettare da tutta la famiglia. Nell'inverno, trascorreva gran parte della giornata e della nottata raggomitolato accanto al fuoco, mentre nella bella stagione, per intere giornate non si faceva vedere. Trascorsero cosi alcuni anni, finche' una sera, quando tutta la famiglia, con altre persone del vicinato, era raccolta nell'unica stanza della casa davanti ad un bel fuoco scoppiettante, tutto d'un tratto si sentí una voce dire:"Truc a lé mort". Tutti si voltarono per vedere chi avesse parlato, ma nessuno poteva essere stato, visto che nessun altro vi era. Chi poteva avere parlato? Forse uno scherzo di qualche burlone nascosto all'esterno... Dopo poco, nuovamente si sentí nella stanza: "Truc a lé mort,a tuca a me" A questo punto tutti si accorsero che effettivamente era stato il gatto a parlare. Non si conosceva il modo con cui l'animale poteva parlare, ma sicuramente l'aveva fatto. Dopo di ciò, il gatto si alzó e senza proferire altra parola, scomparve per sempre, lasciando intendere che il suo vero aspetto non era quello di animale, ma in verità quello di un uomo, votato ala completa ubbidienza della stregoneria. Una 'mahca'. Il capo del suo gruppo era morto ed ora toccava a lui prendere le redini del comando.

tratto dal libro : Uomini, boschi, Dei - Orco e Soana tra storia e leggenda di Martino Centanino - Tipografia Ferraro Editrice in Ivrea