La leggenda del polentone di Molare

Il nome di Molare è noto anche per una manifestazione tradizionale ultra centenaria che ogni anno richiama migliaia di turisti provenienti da diverse parti d'Italia e alcuni anche dall'estero. E' la sagra del polentone. La tradizione narra che in tempi lontani, gli abitanti delle sperdute frazioni intorno a Molare, si recassero il primo giorno di quaresima di ogni anno, nella chiesa parrocchiale. Si narra che un anno, mentre i pellegrini si accingevano a rientrare nelle loro abitazioni, venissero sorpresi da una forte nevicata che li costrinse a rifugiarsi sotto una tettoia, al freddo, in attesa di riprendere il cammino. Mentre la nevicata infuriava, passò nelle vicinanze della chiesa, la carrozza del conte Gajoli Boidi, il quale volle invitarli nelle cucine del suo castello, ordinando alla servitù polenta e baccalà per tutti. I pellegrini, trovandosi poco a loro agio all'interno del castello, chiesero di poter gustare il dono sotto la tettoia che era stata loro rifugio contro la neve. Così fu ed il pranzo continuò in allegria, tra la curiosità di molti abitanti del concentrico. In anni successivi qualcuno pensò di rievocare il gesto, preparando in piazza la grande polenta e distribuendola a tutti i presenti fra canti e balli. Una festa che con il passare degli anni si è trasformata in una grande manifestazione folcloristica.