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TRENO VERDE 2005
 
Il Treno Verde a Vibo Valentia
 
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Nei giorni 31 gennaio, 1, 2 e 3 febbraio, presso la stazione ferroviaria di Vibo Valentia Marina, ha sostato il “Treno Verde” di Legambiente. Il convoglio ambientalista, che ogni anno visita i centri urbani italiani per analizzare i livelli di smog e di rumore con il laboratorio mobile dell’Istituto Sperimentale di R.F.I. (Rete Ferroviaria Italiana), è giunto alla diciassettesima edizione e per la prima volta ha sostato nella provincia vibonese.
Oltre a Vibo quest’anno ha fatto tappa a Palermo, Salerno, Pisa, Brescia, Padova, Ferrara e Roma. Nelle città visitate il Treno Verde effettua un monitoraggio di 72 ore dell’inquinamento acustico ed atmosferico. Nella settimana che ne precede l’arrivo viene effettuato, attraverso dei radielli che vengono indossati per otto ore da alcuni cittadini “campione”, il monitoraggio del benzene, che è un pericoloso inquinante prodotto dal traffico urbano.
Il Treno Verde di Legambiente, che, per la tappa vibonese, è stato organizzato con il supporto dei circoli di Ricadi e Vibo Valentia, oltre a monitorare il livello di inquinamento, rappresenta una mostra itinerante che offre la possibilità ai cittadini ed ai ragazzi delle scuole di avere informazioni sulla vivibilità urbana, sulle fonti energetiche rinnovabili, sul risparmio energetico e sul riciclaggio dei rifiuti. La mostra allestita in prima carrozza era dedicata alla mobilità e l’inquinamento urbano, mentre l’energia era il tema che si incontrava in seconda carrozza, attraverso un percorso articolato che, partendo dalle problematiche globali, arrivava alla quotidianità dell’esperienza individuale, con il calcolo dei consumi e la modifica dei comportamenti quotidiani. Terza e ultima carrozza per casa ecologica e rifiuti.
Particolare attenzione è stata dedicata al mondo della scuola e dei bambini attraverso giochi, interventi interattivi, laboratori didattici.
Molte le scolaresche in visita al treno, tra le quali le classi della scuola media di Santa Domenica che sono state guidate nel percorso didattico dalle animatrici di Legambiente Melissa, Chiara e Francesca. Oltre 1500 gli studenti che si sono sommati ai tanti cittadini vibonesi nella visita ai vagoni tematici decretando l’ottima riuscita della manifestazione.
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La visita degli alunni della scuola media di Santa Domenica ha suscitato grande entusiasmo tra i ragazzi, i quali hanno seguito con interesse le informazioni sulle tematiche ambientali. Grande soddisfazione è stata espressa dal Circolo Legambiente di Ricadi che ha organizzato la visita al treno: «La presenza del Treno Verde nella nostra provincia – ha dichiarato il Presidente del locale circolo Franco Saragò - ha avuto un valore altamente educativo per i ragazzi che lo hanno visitato e speriamo sia di sprone per le istituzioni che dovrebbero essere più sensibili alle tematiche ambientali. La massiccia presenza di scolaresche in visita al convoglio è la dimostrazione di una profonda sensibilità verso l’ambiente da parte delle scuole e delle nuove generazioni sulle quali si fondano le speranze di un futuro più rispettoso dell’ambiente».
Nell’occasione della tappa calabrese, Legambiente ha fotografato la situazione della qualità della vita dei capoluoghi di provincia calabresi sulla base del rapporto Ecosistema urbano 2005 con la raccolta di dati e informazioni su 100 parametri ambientali. E’ Reggio Calabria ad aggiudicarsi la “maglia nera” nella classifica dei 103 capoluoghi di provincia italiani. Non migliore la situazione di Vibo Valentia (96° posto su 103), seconda città in Calabria per risultati negativi.
Il monitoraggio effettuato dal Treno Verde ha decretato che l’aria di Vibo Valentia è pulita anche grazie a condizioni meteo favorevoli alla dispersione degli inquinanti: nessuno dei principali inquinanti monitorati (CO, Pm10, NO2, SO2 e O3) superano i limiti di legge e così la concentrazione di benzene, nei rilevamenti effettuati tra il 12 e il 18 gennaio attraverso un campionamento ambientale e radielli indossati dai volontari.
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La situazione diventa però più allarmante sul fronte dell’inquinamento acustico dove nei tre giorni di rilevamento emerge un rilevante superamento dei limiti di legge di circa 3-4 decibel durante il giorno e di 5-6 decibel la notte. Dati che avrebbero bisogno di verifica durante il periodo estivo, quando la pressione turistica aumenta in maniera esponenziale.
Ma ciò che più preoccupa è l’insostenibilità urbana della città nel suo complesso dove le auto private la fanno da padrone (la utilizzano 6 cittadini su 10) e il trasporto pubblico è praticamente inesistente. Quasi inesistenti le isole pedonali (0,11 mq/abitante) e le zone a traffico limitato (0,1 mq/abitante). A lamentarsene sono soprattutto i bambini che accusano la mancanza di spazi per giocare (il 75% su circa 500 studenti di scuole elementari, medie e superiori intervistati in occasione della sosta del Treno Verde), l’assenza di spazi verdi (3,02 mq/abitante) e l’invadenza delle auto soprattutto sulla costa nel periodo estivo (60% del sondaggio).
L’insostenibilità urbana si risente nell’efficienza del sistema idrico, dove si perde la metà dell’acqua immessa in rete (il 51%) e nella gestione dei rifiuti che vede Vibo Valentia agli ultimi posti delle città che differenziano (solo il 9,8% dei rifiuti raccolti viene differenziato).
Maglia nera per la provincia di Vibo Valentia anche per le costruzioni fuorilegge (44,84 edificazioni abusive ogni dieci mila abitanti) e il cosiddetto “Abusivismo legalizzato” che riguarda soprattutto la fascia costiera, con un incremento del 30% rispetto all’anno precedente.
«Possiamo dire che il territorio vibonese – sostiene Gianluca Della Campa, portavoce del Treno Verde, durante la conferenza stampa – è una realtà che non ha affatto idee chiare per quanto riguarda la raccolta differenziata e che deve fare i conti con l’abusivismo dilagante e la distruzione della costa. Sarebbe necessario avviare un’opera concreta di risanamento ambientale. Se ci siamo riusciti a Napoli, con il Villaggio Coppola e con le Vele di Secondigliano, credo che con un po’ di impegno ci possiate riuscire pure voi».
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«La Calabria – ha commentato Lidia Liotta, Presidente regionale di Legambiente – è un territorio con grandi risorse naturali su cui puntare per il suo sviluppo. Purtroppo, però, il Governo regionale è in ritardo sulle politiche di tutela e valorizzazione dell’ambiente. Il caso del piano energetico regionale e della gestione dei rifiuti è emblematico».
Soddisfazione per la presenza del Treno Verde a Vibo è stata espressa dal responsabile di Legambiente di Ricadi, Franco Saragò: «La presenza del Treno rappresenta una iniziativa di grande valenza pedagogica per i ragazzi che lo hanno visitato e nello stesso tempo serve da stimolo per gli amministratori. Quella della tutela ambientale è una problematica viva e sentita ma spesso trascurata. Abbiamo uno straordinario patrimonio naturalistico, soprattutto lungo la fascia costiera, ma l’eccessiva cementificazione, l’utilizzo intensivo del territorio ed un eccessivo carico antropico, localizzato specie in alcune aree e in determinati periodi, rischiano di comprometterlo irrimediabilmente. E’ inderogabile una politica finalizzata alla salvaguardia ed alla valorizzazione dell’esistente puntando alla qualità dell’offerta turistica e dei servizi». Ha invitato poi i responsabili di Trenitalia e R.F.I. presenti alla conferenza stampa a rivalutare la linea ferroviaria Rosarno-Eccellente, rispolverando l’idea di metropolitana di superficie, necessaria per collegare l’aeroporto di Lamezia Terme con i centri turistici della costa, opera necessaria per decongestionare il traffico e valorizzare l’offerta turistica.
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Per Matteo Malerba, Assessore provinciale all’Ambiente: «E’ un’iniziativa che giunge al momento propizio. Questo, infatti, per gli enti è il periodo di programmazione della spesa. Nell’ambito dei progetti è fondamentale pensare innanzitutto alla riqualificazione ambientale, il Treno Verde potrà essere da stimolo».
Ha ribadito inoltre «la disponibilità della Provincia a lavorare con costanza ed abnegazione per la tutela del patrimonio naturalistico ed ambientale» ed ha citato una serie di interventi già avviati. In conclusione ha affermato: «Se qualcuno lo avesse dimenticato l’Amministrazione provinciale è contraria alla realizzazione del porto a Ricadi, ciò perché il nostro obiettivo è salvaguardare fino in fondo quello che rappresenta la nostra principale ricchezza, l’ambiente».
 

LE ANALISI DEL TRENO VERDE 2005


VIBO VALENTIA – Via Dante Alighieri 29, dal 31 gennaio al 2 febbraio 2005

L’INQUINAMENTO ATMOSFERICO:

Inquinanti monitorati
31/01

½

2/02
Limiti di legge (al 2005)
Pm10****
40
35
38

Limite giornaliero: 50

Superamenti annui consentiti: 35
Biossido di zolfo****
4
3
2

Limite max sulle 24 ore: 125

Soglia di allarme: 500
Biossido di azoto**
52
27
55

Limite orario: 250

Limite annuo: 54
Monossido di carbonio***
1,4 (h:9-16)
0,5 (h:9-16)
1,6 (h:9-16)
Limite giornaliero su otto ore: 10
Ozono**
76
82
75
Livello di attenzione: 180
Livello di allarme: 360

LEGENDA
** microgrammi su metrocubo (µg/m3)
*** milligrammi su metrocubo (µg/m3)
**** microgrammi su metrocubo (µg/m3) — media su 24h

 

L’INQUINAMENTO ACUSTICO:

Via Dante Alighieri
31/01
½
2/02
Livello equivalente continuo diurno (6-22)
67,7
69,5
71,3
Livello equivalente continuo notturno (22-6)
60,1
58,7
61,8

I limiti di legge per i livelli di rumore sono dettati dal Dpr n.142 del 30/3/2004, che prevede un limite di 65 decibel nelle ore diurne e di 55 decibel nelle ore notturne.


IL BENZENE:

Il monitoraggio del benzene a Vibo Valentia è stato effettuato attraverso il radiello, un campionatore passivo brevettato dalla Fondazione Maugeri di Padova ed analizzato dall’Istituto Sperimentale di RFI, in due modalità diverse. Nel periodo compreso tra il 12 e il 18 gennaio uno dei radielli è stato posizionato in esterno per una settimana consecutiva, mentre gli altri rilevamenti sono stati effettuati da radielli indossati da volontari il 20 gennaio.

MODALITA' DI CAMPIONAMENTO
VALORE RILEVATO in µg/m3
AMBIENTALE: radiello posizionato in Via S.Maria dell’Imperio dal 12 al 18 gennaio
5
PERSONALE: radiello indossato da un bambino il 20 gennaio dalle ore 8.10 alle ore 19.45
5
PERSONALE: radiello indossato da un edicolante il 20 gennaio dalle ore 8.20 alle ore 19.00
4
PERSONALE: radiello indossato da un volontario di Legambiente il 20 gennaio dalle ore 8.10 alle ore 19.00
3

La normativa: la concentrazione di benzene nell’aria è regolata dal decreto ministeriale del 25/11/1994 che pone un obiettivo di qualità pari a 9 µg/m3 per il 2005. Vale a dire che la media annuale delle medie giornaliere di concentrazione di benzene non deve superare questo valore.

 

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