Nei
giorni 31 gennaio, 1, 2 e 3 febbraio, presso la stazione ferroviaria
di Vibo Valentia Marina, ha sostato il “Treno Verde”
di Legambiente. Il convoglio ambientalista, che ogni anno visita
i centri urbani italiani per analizzare i livelli di smog e di
rumore con il laboratorio mobile dell’Istituto Sperimentale
di R.F.I. (Rete Ferroviaria Italiana), è giunto alla diciassettesima
edizione e per la prima volta ha sostato nella provincia vibonese.
Oltre
a Vibo quest’anno ha fatto tappa a Palermo, Salerno, Pisa,
Brescia, Padova, Ferrara e Roma. Nelle città visitate il
Treno Verde effettua un monitoraggio di 72 ore dell’inquinamento
acustico ed atmosferico. Nella settimana che ne precede l’arrivo
viene effettuato, attraverso dei radielli che vengono indossati
per otto ore da alcuni cittadini “campione”, il monitoraggio
del benzene, che è un pericoloso inquinante prodotto dal
traffico urbano.
Il Treno Verde di Legambiente, che, per la tappa vibonese, è
stato organizzato con il supporto dei circoli di Ricadi e Vibo
Valentia, oltre a monitorare il livello di inquinamento, rappresenta
una mostra itinerante che offre la possibilità ai cittadini
ed ai ragazzi delle scuole di avere informazioni sulla vivibilità
urbana, sulle fonti energetiche rinnovabili, sul risparmio energetico
e sul riciclaggio dei rifiuti. La mostra allestita in prima carrozza
era dedicata alla mobilità e l’inquinamento urbano,
mentre l’energia era il tema che si incontrava in seconda
carrozza, attraverso un percorso articolato che, partendo dalle
problematiche globali, arrivava alla quotidianità dell’esperienza
individuale, con il calcolo dei consumi e la modifica dei comportamenti
quotidiani. Terza e ultima carrozza per casa ecologica e rifiuti.
Particolare attenzione è stata dedicata al mondo della
scuola e dei bambini attraverso giochi, interventi interattivi,
laboratori didattici.
Molte
le scolaresche in visita al treno, tra le quali le classi della
scuola media di Santa Domenica che sono state
guidate nel percorso didattico dalle animatrici di Legambiente
Melissa, Chiara e Francesca. Oltre 1500 gli studenti che si sono
sommati ai tanti cittadini vibonesi nella visita ai vagoni tematici
decretando l’ottima riuscita della manifestazione.
La
visita degli alunni della scuola media di Santa Domenica ha suscitato
grande entusiasmo tra i ragazzi, i quali hanno seguito con interesse
le informazioni sulle tematiche ambientali. Grande soddisfazione
è stata espressa dal Circolo Legambiente di Ricadi che
ha organizzato la visita al treno: «La presenza del Treno
Verde nella nostra provincia – ha dichiarato il Presidente
del locale circolo Franco Saragò - ha
avuto un valore altamente educativo per i ragazzi che lo hanno
visitato e speriamo sia di sprone per le istituzioni che dovrebbero
essere più sensibili alle tematiche ambientali. La massiccia
presenza di scolaresche in visita al convoglio è la dimostrazione
di una profonda sensibilità verso l’ambiente da parte
delle scuole e delle nuove generazioni sulle quali si fondano
le speranze di un futuro più rispettoso dell’ambiente».
Nell’occasione della tappa calabrese, Legambiente ha fotografato
la situazione della qualità della vita dei capoluoghi di
provincia calabresi sulla base del rapporto Ecosistema urbano
2005 con la raccolta di dati e informazioni su 100 parametri ambientali.
E’ Reggio Calabria ad aggiudicarsi la “maglia nera”
nella classifica dei 103 capoluoghi di provincia italiani. Non
migliore la situazione di Vibo Valentia (96° posto su 103),
seconda città in Calabria per risultati negativi.
Il monitoraggio effettuato dal Treno Verde ha decretato che l’aria
di Vibo Valentia è pulita anche grazie a condizioni meteo
favorevoli alla dispersione degli inquinanti: nessuno dei principali
inquinanti monitorati (CO, Pm10, NO2, SO2 e O3) superano i limiti
di legge e così la concentrazione di benzene, nei rilevamenti
effettuati tra il 12 e il 18 gennaio attraverso un campionamento
ambientale e radielli indossati dai volontari.
La
situazione diventa però più allarmante sul fronte
dell’inquinamento acustico dove nei tre giorni di rilevamento
emerge un rilevante superamento dei limiti di legge di circa 3-4
decibel durante il giorno e di 5-6 decibel la notte. Dati che
avrebbero bisogno di verifica durante il periodo estivo, quando
la pressione turistica aumenta in maniera esponenziale.
Ma
ciò che più preoccupa è l’insostenibilità
urbana della città nel suo complesso dove le auto private
la fanno da padrone (la utilizzano 6 cittadini su 10) e il trasporto
pubblico è praticamente inesistente. Quasi inesistenti
le isole pedonali (0,11 mq/abitante) e le zone a traffico limitato
(0,1 mq/abitante). A lamentarsene sono soprattutto i bambini che
accusano la mancanza di spazi per giocare (il 75% su circa 500
studenti di scuole elementari, medie e superiori intervistati
in occasione della sosta del Treno Verde), l’assenza di
spazi verdi (3,02 mq/abitante) e l’invadenza delle auto
soprattutto sulla costa nel periodo estivo (60% del sondaggio).
L’insostenibilità urbana si risente nell’efficienza
del sistema idrico, dove si perde la metà dell’acqua
immessa in rete (il 51%) e nella gestione dei rifiuti che vede
Vibo Valentia agli ultimi posti delle città che differenziano
(solo il 9,8% dei rifiuti raccolti viene differenziato).
Maglia nera per la provincia di Vibo Valentia anche per le costruzioni
fuorilegge (44,84 edificazioni abusive ogni dieci mila abitanti)
e il cosiddetto “Abusivismo legalizzato” che riguarda
soprattutto la fascia costiera, con un incremento del 30% rispetto
all’anno precedente.
«Possiamo
dire che il territorio vibonese – sostiene Gianluca
Della Campa, portavoce del Treno Verde, durante la conferenza
stampa – è una realtà che non ha affatto idee
chiare per quanto riguarda la raccolta differenziata e che deve
fare i conti con l’abusivismo dilagante e la distruzione
della costa. Sarebbe necessario avviare un’opera concreta
di risanamento ambientale. Se ci siamo riusciti a Napoli, con
il Villaggio Coppola e con le Vele di Secondigliano, credo che
con un po’ di impegno ci possiate riuscire pure voi».
«La
Calabria – ha commentato Lidia Liotta,
Presidente regionale di Legambiente – è un territorio
con grandi risorse naturali su cui puntare per il suo sviluppo.
Purtroppo, però, il Governo regionale è in ritardo
sulle politiche di tutela e valorizzazione dell’ambiente.
Il caso del piano energetico regionale e della gestione dei rifiuti
è emblematico».
Soddisfazione per la presenza del Treno Verde a Vibo è
stata espressa dal responsabile di Legambiente di Ricadi, Franco
Saragò: «La presenza del Treno rappresenta
una iniziativa di grande valenza pedagogica per i ragazzi che
lo hanno visitato e nello stesso tempo serve da stimolo per gli
amministratori. Quella della tutela ambientale è una problematica
viva e sentita ma spesso trascurata. Abbiamo uno straordinario
patrimonio naturalistico, soprattutto lungo la fascia costiera,
ma l’eccessiva cementificazione, l’utilizzo intensivo
del territorio ed un eccessivo carico antropico, localizzato specie
in alcune aree e in determinati periodi, rischiano di comprometterlo
irrimediabilmente. E’ inderogabile una politica finalizzata
alla salvaguardia ed alla valorizzazione dell’esistente
puntando alla qualità dell’offerta turistica e dei
servizi». Ha invitato poi i responsabili di Trenitalia e
R.F.I. presenti alla conferenza stampa a rivalutare la linea ferroviaria
Rosarno-Eccellente, rispolverando l’idea di metropolitana
di superficie, necessaria per collegare l’aeroporto di Lamezia
Terme con i centri turistici della costa, opera necessaria per
decongestionare il traffico e valorizzare l’offerta turistica.
Per
Matteo Malerba, Assessore provinciale all’Ambiente:
«E’ un’iniziativa che giunge al momento propizio.
Questo, infatti, per gli enti è il periodo di programmazione
della spesa. Nell’ambito dei progetti è fondamentale
pensare innanzitutto alla riqualificazione ambientale, il Treno
Verde potrà essere da stimolo».
Ha
ribadito inoltre «la disponibilità della Provincia
a lavorare con costanza ed abnegazione per la tutela del patrimonio
naturalistico ed ambientale» ed ha citato una serie di interventi
già avviati. In conclusione ha affermato: «Se qualcuno
lo avesse dimenticato l’Amministrazione provinciale è
contraria alla realizzazione del porto a Ricadi, ciò perché
il nostro obiettivo è salvaguardare fino in fondo quello
che rappresenta la nostra principale ricchezza, l’ambiente».
LE
ANALISI DEL TRENO VERDE 2005
VIBO
VALENTIA – Via Dante Alighieri 29, dal 31 gennaio al 2
febbraio 2005
L’INQUINAMENTO
ATMOSFERICO:
Inquinanti
monitorati
31/01
½
2/02
Limiti
di legge (al 2005)
Pm10****
40
35
38
Limite
giornaliero: 50
Superamenti
annui consentiti: 35
Biossido
di zolfo****
4
3
2
Limite
max sulle 24 ore: 125
Soglia
di allarme: 500
Biossido
di azoto**
52
27
55
Limite
orario: 250
Limite
annuo: 54
Monossido
di carbonio***
1,4
(h:9-16)
0,5
(h:9-16)
1,6
(h:9-16)
Limite
giornaliero su otto ore: 10
Ozono**
76
82
75
Livello
di attenzione: 180
Livello
di allarme: 360
LEGENDA
**
microgrammi su metrocubo (µg/m3)
*** milligrammi su metrocubo (µg/m3)
**** microgrammi su metrocubo (µg/m3) — media su 24h
L’INQUINAMENTO
ACUSTICO:
Via
Dante Alighieri
31/01
½
2/02
Livello
equivalente continuo diurno (6-22)
67,7
69,5
71,3
Livello
equivalente continuo notturno (22-6)
60,1
58,7
61,8
I limiti di legge per i livelli di rumore sono dettati dal Dpr
n.142 del 30/3/2004, che prevede un limite di 65 decibel nelle
ore diurne e di 55 decibel nelle ore notturne.
IL BENZENE:
Il monitoraggio
del benzene a Vibo Valentia è stato effettuato
attraverso il radiello, un campionatore passivo brevettato dalla
Fondazione Maugeri di Padova ed analizzato dall’Istituto
Sperimentale di RFI, in due modalità diverse. Nel periodo
compreso tra il 12 e il 18 gennaio uno dei radielli è stato
posizionato in esterno per una settimana consecutiva, mentre
gli altri rilevamenti sono stati effettuati da radielli indossati
da volontari il 20 gennaio.
MODALITA'
DI CAMPIONAMENTO
VALORE
RILEVATO in µg/m3
AMBIENTALE:
radiello posizionato in Via S.Maria dell’Imperio
dal 12 al 18 gennaio
5
PERSONALE:
radiello indossato da un bambino il 20 gennaio dalle
ore 8.10 alle ore 19.45
5
PERSONALE:
radiello indossato da un edicolante il 20 gennaio dalle
ore 8.20 alle ore 19.00
4
PERSONALE:
radiello indossato da un volontario di Legambiente il
20 gennaio dalle ore 8.10 alle ore 19.00
3
La
normativa: la concentrazione di benzene nell’aria è regolata
dal decreto ministeriale del 25/11/1994 che pone un obiettivo
di qualità pari a 9 µg/m3 per il 2005. Vale a dire
che la media annuale delle medie giornaliere di concentrazione
di benzene non deve superare questo valore.