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LE NOTIZIE
 
“La Piazza” – Anno XIII - n° 2 - febbraio 2006 - pag. 7

 

INTERVISTA a FRANCESCO SARAGO’

Capo Gruppo di Minoranza al Comune di RICADI

di Antonio Ferrara

 

Franco Saragò
Franco Saragò

 

D - Ci siamo; fra quattro mesi il C.C. di Ricadi dovrà essere rinnovato ed è tempo di bilanci. Qual è il bilancio dell’attività amministrativa, vista dai banchi dell’opposizione?
R - L’attività amministrativa, posta in essere dalla maggioranza consiliare che ha governato il comune in questi anni, è stata indubbiamente negativa.
Non si tratta di un giudizio soggettivo o di parte, come potrebbe apparire, espresso a pochi mesi dal rinnovo del Consiglio comunale, ma di un dato di fatto, facilmente riscontrabile, tenuto conto che a bocciare l’operato di questa amministrazione sono intervenuti, in questi anni, a vario titolo ed in varie occasioni, oltre ad una parte sempre crescente della cittadinanza, le maggiori associazioni ambientaliste nazionali ad iniziare da Wwf, Legambiente, Italia Nostra, da parlamentari nazionali, associazioni culturali, turisti, politici, giornalisti, segretari nazionali di partito, sindacati, etcc.
Non possiamo dimenticare, tanto per citare alcuni esempi, che il Comune di Ricadi è stato assegnatario, da parte di Goletta Verde di Legambiente, della “Bandiera Nera” per gli scempi edilizi e che la Guida Blu di Legambiente e T.C.I. ha ridotto da 4 a 2 le “Vele” assegnate, mentre alla vicina Tropea ne vengono assegnate costantemente 5; che alcune testate giornalistiche e televisive, anche di rilievo nazionale, si sono interessate al “Caso Ricadi” a causa degli abusi ambientali ed edilizi; che anche il Segretario nazionale dei Verdi, Pecoraro Scanio, si è interessato di Ricadi presentando un’interrogazione ai Ministri dell’Ambiente, dei Beni Culturali e delle Infrastrutture e che durante le stagioni turistiche si sono registrate delle vere e proprie ribellioni da parte dei turisti sfociate anche in sit-in sotto il municipio, per non parlare delle centinaia di messaggi inviate da turisti di tutto il mondo al sito del Wwf, di Legambiente, del Corriere della Sera, contro la realizzazione del porto di S. Maria e a tutela del territorio.
In questi anni sono stati realizzati, infatti, nel ricadese, i maggiori scempi urbanistici ed ambientali e ciò è stato possibile grazie anche ad una variante allo strumento urbanistico e ad una politica esclusivamente clientelare; il mare è stato quasi sempre una pattumiera soprattutto a causa del malfunzionamento dei depuratori e degli scarichi abusivi consapevolmente tollerati; vi è stata una pressoché totale assenza di servizi offerti ai turisti e ciò ha coinciso con una totale assenza di programmazione.
Non si può sottacere che l’indebitamento pubblico è cresciuto in maniera esponenziale e che la situazione economico-finanziaria è allarmante mentre ad oggi, di fatto, nessuna opera pubblica di rilievo è stata realizzata o cantierizzata; che i centri urbani godono in misura estremamente marginale della ricchezza prodotta dal turismo e che molte attività commerciali sono state costrette alla chiusura; che i centri storici sono in abbandono e continuano a subire mutilazioni irreversibili. Non si registra quella crescita economica, sociale e politica che Ricadi merita per le proprie peculiarità e che potenzialmente potrebbe avere.

D - Come ha inciso (… se ha inciso) la prematura scomparsa del Sindaco F. Laversa sulla gestione della municipalità ricadese?
R - La scomparsa di Laversa ha sicuramente segnato ognuno di noi. Al di là della convinta non condivisione delle scelte politiche operate dall’Amministrazione da lui capeggiata, la sua scomparsa lascia indubbiamente un grande vuoto non solo umano ma anche politico.

D - Quali sono, secondo la vostra ottica politico-amministrativa, le cose migliori realizzate dall’Amministrazione Laria, subentrata per legge a quella Laversa?
R - Parlare di Amministrazione Laria mi pare un po’ azzardato anche in considerazione che, tranne un nuovo consigliere subentrato in Consiglio per surroga del sindaco Laversa, la compagine amministrativa è rimasta immutata.
L’unica novità registrata è un mutamento da parte di tutti i consiglieri di maggioranza che oggi appaiono maggiormente disponibili al dialogo ed al confronto politico: una condizione che apprezziamo e che per anni abbiamo auspicato. La maggiore disponibilità a recepire le istanze del gruppo di minoranza ha prodotto, per alcune deliberazioni, il voto unanime dei due gruppi consiliari.

D - … quali quelle peggiori o comunque quelle che potevano essere meglio realizzate?
R - Nella sostanza nulla è cambiato nella gestione politico-amministrativa. Continua il clientelismo, amplificato dall’imminente nuova campagna elettorale e si gestisce il quotidiano. Come sempre non è l’Amministrazione comunale a programmare lo sviluppo del territorio secondo schemi ben precisi e certi, ma sono i singoli che con le loro istanze ne tracciano indirettamente il corso, che muta secondo le circostanze.

D - Il Sindaco f.f. Laria ha dichiarato, in occasione di un colloquio-intervista rilasciata al nostro giornale, che… “il futuro è già iniziato”; è proprio così? Pensate di continuare l’esperienza intrapresa con la Lista Civica “Arcobaleno”, che non sempre a detta di molti osservatori avrebbe dato prova di coerenza e di coesione?
R - Ognuno di noi, nella propria testa, ha un’idea di futuro, penso però che affinché si possa materializzare e divenire concretezza abbia bisogno di essere confrontata e soprattutto di essere condivisa.
Per quanto riguarda l’esperienza politica dell’Arcobaleno, ritengo che sia stata molto positiva, del resto da una parte lo confermano i risultati elettorali. Non abbiamo vinto solo per una manciata di voti e se si considera che dall’altra parte è stato messo in campo di tutto e che molti elettori dell’attuale maggioranza, di fatto, sono stati portati da fuori comune, si può dire con assoluta certezza che i ricadesi hanno, in maggioranza, votato noi. Lo conferma, poi, l’attività svolta dal gruppo di minoranza che è stata costante, attenta e puntuale. Senza timore di smentita e senza presunzione alcuna mi sento di dire, riportando, tra l’altro, il giudizio comune a tanti cittadini e “osservatori obbiettivi” che questo gruppo di minoranza ha scritto una pagina importante della storia politica di questo comune.
Molte sono state le iniziative che hanno contraddistinto il nostro operato ad iniziare dalle battaglie finalizzate alla salvaguardia dell’ambiente e del territorio, cito ad esempio: l’opposizione alla costruzione del porto di S. Maria o alla realizzazione della struttura turistica-sociale sul promontorio di Capo Vaticano; la battaglia a difesa della Baia di Riaci, oppressa da una cementificazione selvaggia, e della fascia costiera in generale; le iniziative a tutela della qualità delle acque marine e di una più razionale fruibilità delle spiagge; la contrapposizione ragionata alle lottizzazioni selvagge e alle diverse varianti ad personam al P.R.G. che hanno stravolto la programmazione urbanistica del territorio; le iniziative volte alla tutela e alla valorizzazione della Torre Marrana e della Fiumara Ruffa o le tante iniziative relative all’impatto ambientale causato anche dalla realizzazione di opere pubbliche quali la S.S. 522; i tanti interventi affinché si portasse a soluzione il problema del malfunzionamento dei depuratori e si ponesse fine allo scempio degli scarichi abusivi, solo per citarne alcune.
Abbiamo vigilato, per quanto possibile, affinché si operasse nel rispetto delle leggi, riuscendo a volte ad impedire, nonostante anche le difficoltà imposte dalle norme (eliminati i Co.re.co. per contestare la legittimità delle delibere si può ricorrere quasi esclusivamente al T.A.R.) che si consumassero vari abusi, cito ad esempio la vicenda relativa alla progettazione dell’anfiteatro della Torre Marrana o il ritiro di varie proposte di deliberazioni viziate.
Abbiamo redatto una mappa di tutte le opere incompiute sollecitandone la definizione ed operato affinché le scuole venissero dotate di un minimo d’impianti di sicurezza. E’ di questi giorni la notizia che l’Azienda Sanitaria attiverà a breve la casa famiglia di Ricadi. Innumerevoli sono state le nostre proposte, costruttive e responsabili, ma quasi mai accolte o se accolte mai attuate, cito ad esempio: le proposte relative alla viabilità, ai parcheggi, al rilancio del turismo, agli accessi al mare e al loro uso razionale, alla stesura di regolamenti vari (inquinamento acustico, consiliare, urbanistico etc.), alla valorizzazione dei centri abitati. Per non parlare poi delle varie richieste d’istituzioni delle Commissioni Consiliari che avrebbero potuto produrre risultati sicuramente positivi. Citarle tutte sarebbe impossibile o, le tantissime interrogazioni presentate alle quali spesso non è stato dato riscontro.
Tutte le iniziative sono state avviate e portate avanti coerentemente con il nostro programma elettorale ed in piena sintonia dall’interezza del gruppo . Ad oggi, come si può rilevare dagli atti, non si è mai verificata una diversificazione del voto in consiglio comunale, pertanto mi ritengo molto soddisfatto del lavoro svolto che ritengo sia avvenuto nel pieno rispetto del mandato ottenuto dai nostri elettori.

D - Un’ultima domanda. A Tropea “La Piazza” ha recentemente organizzato un incontro con tutti i Partiti Politici e quasi tutti i rappresentanti hanno a gran voce sollecitato (quasi invocato) il ritorno alla POLITICA ed una maggiore partecipazione dei Cittadini alle scelte politico-amministrative dei propri rappresentanti. A Ricadi, con l’aula consiliare sempre desolatamente vuota durante i lavori del Consiglio, è possibile sperare in una ripresa di un vero e serio dibattito politico, scevro da condizionamenti personali, economici… o di altro genere?
R - Questa è la vera nota dolente. Premesso che in questo territorio esistono partiti politici organizzati che svolgono costantemente la propria attività durante l’intero corso dell’anno e che si registra una ripresa dell’attività associazionistica, è amaro constatare che generalmente, subito dopo le elezioni comunali cala l’interesse verso i fatti della politica e la partecipazione attiva di molti cittadini, la sala consiliare, come giustamente lei osservava, quasi sempre si presenta desolatamente vuota, tranne poche eccezioni, salvo poi registrare, nel periodo immediatamente antecedente le elezioni, una rinnovata voglia di fare politica, che porta i più ad interessarsi con rinnovato vigore, “sempre per il bene del territorio”, alla cosa pubblica. Capita anche di essere giudicati negativamente o positivamente, repentinamente e a fasi alterne a seconda degli intendimenti futuri del giudicante. Ma anche questo, purtroppo, fa parte della “politica”.

 

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