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LE NOTIZIE
 
“Il Quotidiano della Calabria” – Sabato 31 luglio 2004 – pag. 13

 

Interrogazione di Alfonso Pecoraro Scanio e Marco Lion

Il “caso Ricadi” in Parlamento

Legambiente scenderà in piazza contro la Regione

 

VIBO VALENTIA – Il caso approda anche in Parlamento. Il presidente nazionale dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio e il capogruppo del partito nella commissione parlamentare Ambiente Marco Lion – a seguito delle nostre inchieste sulla cementificazione sfrenata a ridosso di Capo Vaticano e sulla creazione di un porto turistico nella zona di Santa Maria – hanno presentato un’interrogazione ai ministri ai Beni culturali, all’Ambiente e alle Infrastrutture, Giuliano Urbani, Altero Matteoli e Pietro Lunardi.
Pecoraro Scanio e Lion sostengono che “la realizzazione dell’approdo turistico comporterebbe la deturpazione della costa, che per le peculiari caratteristiche naturalistiche, costituisce certamente un autentico patrimonio ambientale di rilievo mondiale, oltretutto da tutelare e preservare per le generazioni future” e che “questa scelta finirebbe, tra l’altro, per introdurre un elemento di forte preoccupazione circa le sorti del sistema marino costiero di Capo Vaticano che trae tutto il suo fascino dalla notevole qualità e pregio delle sue risorse naturali”. Pertanto chiedono a Urbani, Matteoli e Lunardi se il governo sia a conoscenza dei fatti e se siano stati valutati gli inevitabili impatti ambientali che la realizzazione e la gestione dell’approdo comporterà, soprattutto a carico della qualità dell’ambiente marino”. Intendono sapere inoltre se “invece, non sia il caso di razionalizzare l’esistente, ossia il Porto di Tropea, distante solo otto miglia marine, e elaborare politiche per rilanciare il turismo naturalistico, considerato il pregio e la vocazione di quest’area”. Pecoraro Scanio e Lion inoltre chiedono se “i ministri interessati non ritengano più opportuno realizzare una riserva marina nell’area di Capo Vaticano al fine di valorizzare e tutelare uno dei tratti di costa tra i più belli della nostra penisola” e se “il governo intenda assicurare una maggiore tutela delle risorse ambientali della zona di Capo Vaticano, frenando i tanti abusivismi e assicurando (soprattutto durante il periodo stagionale di maggiore pressione antropica) una efficace depurazione dei reflui domestici versati in mare e promuovendo politiche per uno sviluppo del turismo di qualità”.
Il “caso Ricadi” è stato anche al centro dell’incontro che la presidente regionale Lidia Liotta ha tenuto ieri pomeriggio presso i locali della Cgil con i circoli della provincia di Vibo Valentia. Nel corso dell’assemblea è stato evidenziato come “la costa di Ricadi non sia patrimonio solo del Comune o della Regione, ma dell’umanità intera”. Si è deciso pertanto di avviare una “severa azione di denuncia del processo che ha portato a deturpare un tratto naturalistico di impareggiabile bellezza” e di “assumere Ricadi come il simbolo di una lotta per la tutela delle coste calabresi”. Legambiente inoltre affiderà tutti gli incartamenti relativi allo strumento urbanistico comunale al proprio Centro di azione giuridica, affinché si valutino i presupposti anche per un eventuale percorso legale. “L’obiettivo – si è detto durante la riunione – è far saltare questo Prg che ha legalizzato uno scempio inaudito”. Inoltre gli ambientalisti hanno annunciato un intervento presso il Ministero dei Beni Culturali e dell’Ambiente e la richiesta alla Regione affinché si approvi “quel Piano paesaggistico che dal 1982 è nel cassetto e del quale oggi non si parla più”. Infine, in previsione dell’arrivo di Goletta Verde a Tropea, previsto per il 7 agosto, prepareranno una iniziativa di protesta contro la costruzione del porto turistico lungo la costa ricadese coinvolgendo tutti i circoli calabresi di Legambiente.
Tra l’altro, sempre nella giornata di ieri, Ricadi ha visto una nuova incursione di Lino Polimeni con la troupe di Video Calabria per “Raggio di sole”. Ancora una volta Polimeri ha ribadito il suo “pieno sostegno alle inchieste de “Il Quotidiano” volte a denunciare gli ecomostri della Calabria. Continueremo a batterci contro il porto turistico – ha affermato – una terra migliore è possibile”.

Pietro Comito

Il Quotidiano della Calabria - www.ilquotidianodellacalabria.it

 

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