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“Il
Giornale di Calabria” – Sabato 31 luglio
2004 |
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Pecoraro
Scanio: “No al porto di Capo Vaticano”
VIBO
VALENTIA – La realizzazione di un porto turistico a Capo
Vaticano, nel Comune di Ricadi, “comporterebbe la deturpazione
della costa, che per le peculiari caratteristiche naturalistiche,
costituisce certamente un autentico patrimonio ambientale di
rilievo mondiale, oltretutto da tutelare e preservare per le
generazioni future”. A sostenerlo sono il Presidente dei
Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio, e il capogruppo del partito
nella commissione parlamentare Ambiente, Marco Lion, in una
interrogazione ai ministri dei Beni culturali, all’Ambiente
e alle Infrastrutture, circa l’ipotesi di costruzione
del porto. “Questa scelta – è scritto nell’interrogazione
- finirebbe, tra l’altro, per introdurre un elemento di
forte preoccupazione circa le sorti del sistema marino costiero
di Capo Vaticano che trae tutto il suo fascino dalla notevole
qualità e pregio delle sue risorse naturali”. Nella
premessa Pecoraro Scanio e Lion hanno sostenuto che “l’Amministrazione
comunale di Ricadi, come è apparso da alcuni organi di
stampa, avrebbe intenzione di realizzare un porto nella splendida
cornice di Capo Vaticano”. Il presidente dei Verdi e il
capogruppo in commissione Ambiente chiedono quindi ai ministri
Urbani, Matteoli e Lunardi se “il governo sia a conoscenza
dei fatti e se siano stati valutati gli inevitabili impatti
ambientali che la realizzazione e la gestione dell’approdo
comporterà, soprattutto a carico della qualità
dell’ambiente marino”. Inoltre chiedono di sapere
se “non sia il caso di razionalizzare l’esistente,
ossia il Porto di Tropea, distante solo otto miglia marine,
e elaborare politiche per rilanciare il turismo naturalistico,
considerato il pregio e la vocazione di quest’area”
e se “i ministri interessati non ritengano più
opportuno realizzare una riserva marina nell’area di Capo
Vaticano al fine di valorizzare e tutelare uno dei tratti di
costa tra i più belli della nostra penisola”. Pecoraro
Scanio e Lion chiedono infine se “il governo intenda assicurare
una maggiore tutela delle risorse ambientali della zona di Capo
Vaticano, frenando i tanti abusivismi e assicurando, soprattutto
durante il periodo stagionale di maggiore pressione antropica,
una efficace depurazione dei reflui domestici versati in mare
e promuovendo politiche per uno sviluppo del turismo di qualità”.