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“Il Quotidiano della Calabria” – Martedì 31 luglio 2007 - pag. 23

 

Ricadi. Per Legambiente le modifiche al piano regolatore hanno favorito il fenomeno. Oggi si replica a Tropea

«Contrastare l’abusivismo sulla costa»

Il monito di Goletta Verde nella conferenza stampa a Ricadi

 

Conferenza stampa Goletta Verde
RICADI – Anche quest’anno, Goletta Verde, la storica campagna di Legambiente di informazione e sensibilizzazione sullo stato di salute del mare e delle coste, realizzata con il contributo di Vodafone Italia, Italgest mare e la collaborazione del ministero dell’Ambiente e tutela del territorio e del mare, ha solcato la costa vibonese, percorrendo il litorale costiero che va da Tropea a Capo Vaticano.
Analisi della qualità delle acque di balneazione, monitoraggio degli scarichi non depurati, battaglie contro gli ecomostri, «bandiere nere» ai pirati del mare, ma anche valorizzazione della biodiversità, promozione delle aree marine protette e scoperta dei parchi del Mediterraneo, sono alcuni degli obiettivi storici di Goletta Verde. A bordo del veliero «Delphin» si è svolta la tradizionale consegna delle bandiere di Legambiente.
L’assegnatario dell’unica Bandiera Nera calabrese, onorevole Domenico Tallini dell’Udeur, non si è presentato a ritirare il vessillo a bordo della Goletta Verde. «Probabilmente – ha dichiarato il dott. Nicoletti di Legambiente nazionale – perché non d’accordo con la motivazione: l’aver interpretato istanze trasversali presenti all’interno del Consiglio regionale della Calabria, ed essersi distinto per lo stralcio dell’art. 58 bis della modifica della legge urbanistica regionale che prevedeva il vincolo di inedificabilità sulla costa».
Bandiera Nera

Emblematico teatro dell’assegnazione, il mare antistante la “Costa degli Dei”, il bellissimo promontorio di Capo Vaticano, uno dei tanti tratti di costa calabresi massacrati dal cemento selvaggio.
Drammatica la realtà della costa calabrese: 1737 infrazioni, 2,4 per ognuno dei 715 Km di costa, 380 sequestri effettuati dalle Forze dell’ordine e 243 persone denunciate nell’arco dell’ultimo anno.
Questi i numeri del mare illegale della Regione Calabria, che si attesta al quarto posto della classifica nazionale, preceduta dalle altre tre Regioni a tradizionale presenza mafiosa: nell’ordine Campania, Puglia e Sicilia. Un non invidiabile terzo posto per quanto riguarda, invece, la classifica dell’abusivismo edilizio: gli oltre 700 chilometri di costa calabrese sono schiacciati da anni dal ciclo del cemento abusivo. Qualche segnale positivo negli ultimi tempi: dall’abbattimento dell’eco-mostro di Copanello alla presa di posizione della Giunta regionale contro il megavillaggio Europaradiso di Crotone. Ma restano tanti i casi emblematici di mattone selvaggio, di speculazione edilizia e di estorsioni. La Calabria nella top five stilata da Legambiente conta ben due ecomostri: “la palafitta” e “il trenino” a Falerna Scalo, esempi eclatanti quanto scellerati di cemento in spiaggia. Per non parlare della nuovissima Aviosuperficie di Scalea: un aeroporto di terza categoria a 100 metri dal mare, ai piedi del Monte Pollino, nonché adiacente al SIC “Valle del fiume Lao”.
Presenti alla simbolica manifestazione Franco Saragò, presidente del locale circolo Legambiente di Santa Domenica e membro del coordinamento regionale di Legambiente Calabria, Osvaldo Giofrè e alcuni soci del medesimo circolo.
«Abusivismo edilizio legalizzato e mancata cura del territorio – ha dichiarato Franco Saragò – sono un connubio che denunciamo da anni, che ha provocato e continua a provocare danni e morti inutili: il 90% dei Comuni conta ancora abitazioni in aree di esondazione, e appena il 13% realizza un lavoro di prevenzione per contrastare le alluvioni. Vogliamo che le nostre denunce si trasformino in fatti. Vogliamo che si spezzi una volta per tutte questa catena di scempi atti a depredare il territorio della sua naturale bellezza a vantaggio di pochi. Abbiamo scelto come teatro dell’assegnazione della Bandiera Nera all’On. Tallini, la “Costa degli Dei”, in maniera simbolica, per denunciare l’eccessiva edificazione delle coste a pochi metri dal mare. Ci sono Comuni, come quello di Ricadi che, in seguito alla modifica del piano regolatore, hanno consentito l’edificazione a soli 30 metri dalla spiaggia, deturpando le coste e impedendo in più parti l’accesso alla spiaggia, danneggiando così l’economia del territorio. Come Legambiente – ha continuato Franco Saragò – promuoviamo il turismo sostenibile e la cura del territorio. Scelte, queste, che possono migliorare la gestione della costa calabrese. Il nostro intervento di oggi vuole essere un primo passo proprio in questo senso».
«Siamo di passaggio in Calabria – ha concluso Rina Guadagnini – portavoce di Goletta Verde di Legambiente – terra che dovrebbe e potrebbe vivere di turismo sostenibile ed eco-compatibile soffocata da cemento e illegalità. Il quarto posto conquistato dalla Calabria nella classifica nazionale del mare illegale sottrae futuro alla sua gente e Legambiente continua a battersi perché questo non avvenga».
Goletta Verde presenterà oggi i risultati delle analisi delle acque delle province di Cosenza, Catanzaro, Reggio Calabria e Vibo. Appuntamento ore 11,00 a bordo della Goletta Verde al porto di Tropea.

Alessandro Vicari

 

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