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“Calabria Ora ” – Mercoledì 31 maggio 2006 - pag. 17

 

Legambiente va avanti coi blitz

Goletta Verde contro il cemento di Gizzeria e l’ecomostro di Falerna

LAMEZIA TERME – Toccherà all’ecomostro realizzato sulla spiaggia di Falerna finire ora sotto le pale delle ruspe. E’ questo l’auspicio degli attivisti di Goletta Verde e Legambiente, arrivati con i loro striscioni direttamente sulla spiaggia della località tirrenica con la famosa ed elegante imbarcazione per protestare contro la costruzione che, senza mezzi termini, additano come deturpante del paesaggio. La Goletta Verde è approdata a Falerna durante il suo giro di navigazione che sta effettuando lungo le coste della Calabria denominato “Occhio alle coste”.
L’iniziativa è stata promossa da Legambiente e dall’assessore all’Ambiente della Calabria ed ha come scopo la segnalazione di tutti i casi di minaccia delle coste calabresi.
Antonino Morabito, portavoce della Goletta, di fronte alla “palafitta” (così è stato ribattezzato da tempo l’immobile, ben visibile per chi passa dalla statale 18), esprime tutta la sua amarezza per quanto si mostra ai suoi occhi: «Siamo qui per ribadire l’importanza della salvaguardia delle coste calabresi. Noi vogliamo che per gli oltre 700 km di coste della Calabria prevalga la bellezza del paesaggio e non le costruzioni che lo aggrediscono».
«Il caso che ci riguarda – dichiara Morabito – è un vero caso di illegalità. Come, infatti, risulta dagli atti dell’Ufficio Tecnico del Comune di Falerna, le planimetrie risultano artefatte ad arte per non fare apparire che questa costruzione risultasse realizzata sul demanio».
Se così stanno le cose, perché ancora non si è giunti alla demolizione? «La storia è lunga. Nel 1999 un’ordinanza del commissario prefettizio annullava la licenza edilizia concessa nel lontano 1972, disponendo la demolizione del fabbricato e la messa in pristino del sito. Al momento, però, non si è giunti alla demolizione del manufatto perché sul caso pende ancora un giudizio davanti al Consiglio di Stato. Il fatto che la procedura rimanga ferma così a lungo davanti al giudice amministrativo, è chiaramente uno scandalo. Sono passati prima 26 anni dall’edificazione dell’immobile fino a quando non è stata emessa l’ordinanza di demolizione e poi altri 8 anni da quando è iniziato il giudizio amministrativo. Non vorremmo – aggiunge sarcastico il Morabito – che le carte rimanessero insabbiate come lo stesso ecomostro».
All’iniziativa ambientalista era presente anche Raffaele Trusso, assessore all’Ambiente a Falerna, che condivide in pieno le dichiarazioni del portavoce di Goletta Verde.
Trusso ha pure manifestato l’intenzione di attivarsi concretamente «perché tutti gli abusi fino ad oggi perpetrati restino solo un lontano ricordo. Occorre sensibilizzare l’opinione pubblica – ha precisato Trusso – e far sì che si formi una coscienza civica che vigili contro usi illeciti del territorio».
Ma i “blitz” di Goletta Verde non si fermano. Il gruppo ambientalista pone il suo sigillo anche a Gizzeria.
Per bloccare una proposta turistica del comune di Gizzeria Lido, ovvero la costruzione di un albergo da 4000 posti letto, un campo da golf e le relative strutture ricettive, Legambiente Calabria allerta la Regione, il Ministero dell’Ambiente, la Commissione Europea. Il sito è quello dei laghi La Vota, uno dei più suggestivi scenari naturalistici della costa, luogo di dimora degli uccelli migratori.
«La storia dei posti di lavoro è un ricatto, e questo non deve distruggere più neanche un metro della nostra costa!», questa la dichiarazione di Antonino Morabito, coordinatore regionale dell’associazione ambientalista.
Il costo, quasi 180 milioni di euro, si avvale anche del contributo di oltre 100 milioni da parte dello Stato e della Regione Calabria, con grande orgoglio del sindaco di Gizzeria Lido, Michele Rosato, che tanto si è battuto per la realizzazione del progetto.
E per manifestare contro l’amministrazione comunale, ieri mattina si è svolto il blitz dei volontari del circolo “Giovani in movimento – La Tartaruga” di Gizzeria Lido, che a bordo della Goletta Verde hanno esibito lo striscione “no al cemento”.
Nel pomeriggio di ieri, peraltro, è stato convocato il Consiglio comunale, che ha discusso sulla possibilità di costituire una SpA per gestire i servizi e il campo da golf dell’ipotizzato progetto nei laghi La Vota.
Legambiente ha ancora molti striscioni da preparare.

Vittorio Pontieri
Cinzia Guadagnuolo

 

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