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LE NOTIZIE
 
“Il Sole 24 Ore” – Giovedì 30 giugno 2005

 

Mare pulito, promossi e bocciati


Dalle spiagge incontaminate ai nuovi pirati: Legambiente assegna vele e bandiere nere.

 

Goletta Verde

Promossi e bocciati da Legambiente.

Goletta verde ha anche il compito di recapitare i vessilli meno ambiti, le bandiere nere 2005, assegnate ai nuovi pirati del mare, amministratori, politici, imprenditori e società private, che hanno danneggiato l’ambiente marino e costiero.

Una serie di premi, invece, per le località più belle.
Le perle italiane. Goletta verde nel suo tour premierà le dieci perle insignite con le 5 vele, il massimo riconoscimento assegnato dalla Guida Blu alle località più belle che coniugano mare cristallino, paesaggi incontaminati, borghi storici, aree marine protette, strutture turistiche ecocompatibili. Le dieci regine dell’estate 2005 sono Castiglione della Pescaia (Gr), Cinque terre (Sp), Bosa (Or), Arbus (Ca), Isola del Giglio (Gr), Otranto (Le), Porto Venere (Sp), Noto (Sr), Tropea (Vv) e Pollica (Sa).
Le bandiere nere. Ben due le bandiere nere assegnate alla Liguria nel giro di pochi chilometri. La prima spetta alla società Vivilmare Srl, rea di aver proposto un porto turistico per 700 barche alla foce del Bisagno, la seconda è appannaggio della società Baia Blu stabilimento balneare Srl di Lerici, per la costruzione di oltre una decina di container-bungalow sulla collina della Baia Blu, che ha distrutto irreparabilmente la pineta. La Regione Friuli Venezia Giulia è stata bacchettata e premiata con il vessillo nero, invece, per aver minimizzato la vicenda della bonifica della laguna di Marano e Grado che, dopo tre anni di reiterati stati di emergenza, è lontana dalla messa in sicurezza.
In Veneto la bandiera arriva a Enel Spa, per l’inquinamento nel delta del Po, risultante dalle perizie giudiziarie richieste dai magistrati nel processo penale in corso. Vessillo nero anche per il Comune di Ravenna, per aver previsto nel piano regolatore la legalizzazione del villaggio di capanni e cottage abusivi costruiti alla foce del torrente Bevano, all’interno della riserva naturale dello Stato e parco del delta del Po. Nelle Marche bandiera nera alla Raffineria Api di Falconara (Ancona), abituè del vessillo, per la volontà di realizzare due impianti di generazione elettrica (uno da 400 e uno da 60 megawatt), accanto a quello già esistente di 290 megawatt. In Calabria bandiera noir alla società internazionale Euro paradiso, che vorrebbe realizzare un mega villaggio turistico, modello Las Vegas, alla foce del fiume Neto. In Basilicata stendardo nero alla Cir holding, per la speculazione edilizia legata alla realizzazione dei villaggi Porto Greco e Torre del faro. Bandiera nera anche alla Nettis Resort che ha portato avanti i lavori nel Porto degli Argonauti, nel territorio di Pisticci, senza considerare il provvedimento di inedificabilità del gip del tribunale di Matera, emesso nel luglio 2004. In Sicilia il vessillo nero è stato assegnato alle autorità portuali di Trapani per i lavori legati alla Coppa America nella zona di protezione speciale delle saline. Per la Sardegna il vessillo meno ambito è andato al ministro della difesa Antonio Marzano, per non aver difeso gli abitanti dalle servitù militari cui sono sottoposti e per non aver dato risposte su questi argomenti alle istituzioni sarde. Ultima bandiera delle dodici alla petroliera San Marco, battente bandiera italiana, pescata a pulire le cisterne in una zona ecologicamente protetta.

 

Il Sole 24 Ore - www.ilsole24ore.it

 

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