LEGAMBIENTE RICADI

Via Monumento, 4 - 89865 Santa Domenica (VV)

Tel. 0963/669908 * Fax 0963/669908 - 1782715780 * e-mail: legambientericadi@libero.it

HOME PAGE
CHI SIAMO
ADERISCI
LEGAMBIENTE IN CALABRIA
SCRIVICI
LINKS AMBIENTALISTI
SEGNALA UN SITO
SITI SEGNALATI
..........
GALLERIA FOTOGRAFICA
..........
SERVIZIO METEO
Piccola Grande Italia
   
 
PENSARE GLOBALMENTE E AGIRE LOCALMENTE
 
Pace
 
Goletta Verde
 
 
 
 
 
 
 
 
 
LE NOTIZIE
 
“Tiscali notizie ” – Giovedì 30 giugno 2005

 

Rapporto di Goletta Verde: l'Italia affoga in un mare di illegalità

 

Goletta Verde
Un mare di illegalità. In Italia i reati ambientali accertati nel 2004 dalle forze dell'ordine sono stati circa 20.000, vale a dire cinque illeciti ogni due chilometri, il 7% in più rispetto al 2003 e concentrati soprattutto al Sud. Se la maggioranza delle acque italiane ancora gode di una discreta salute, la percentuale di mare inquinato è comunque cresciuta del 7%.
Raddoppiati i sequestri di strutture abusive sul demanio marittimo, passati dalle 760 alle 1.367, pari ad un incremento dell'81% sul territorio nazionale e con punte massime del 122% in Sicilia. E' quanto emerge dal rapporto di Legambiente, Mare Monstrum 2005, presentato in occasione dei vent'anni di Goletta Verde.
In aumento del 15% i reati nel settore dell'inquinamento e della cattiva depurazione (1.406 del 2004 contro i 1.224 nel 2003), mentre metalli pesanti, pesticidi e altre sostanze pericolose si trovano persino sui fondali delle aree marine protette, come si ricava dai dati del monitoraggio predisposto dal ministero dell'ambiente e che non a caso ha inserito oltre 85.000 ettari di mare nel Piano nazionale di bonifica. A essere responsabili del cattivo stato del nostro ecosistema non sono però solo le grandi industrie con i loro scarichi e la criminalità organizzata ma anche i singoli cittadini. Sono infatti cresciute anche le infrazioni del codice della navigazione e i reati di pesca di frodo, aumentati addirittura di un terzo (6.736 nel 2004 contro 5.060 nel 2003).
Per il presidente di Legambiente Roberto Della Seta siamo di fronte ad «impunità generalizzata e sempre più arrogante». Su tutti colpisce ovviamente il boom dell'abusivismo edilizio. Il raddoppiamento del numero dei sequestri, infatti se da una parte è il segno di una maggiore efficacia delle forze dell'ordine è anche la testimonianza che le violazioni diventano sempre più gravi. E' il Mezzogiorno a vincere il triste primato dell'abusivismo con al primo posto la Sicilia con 696 infrazioni (+19%), seguita dalla Puglia con 489 notizie di reato, 617 persone denunciate e 200 sequestri effettuati, e dalla Campania con 437 infrazioni accertate, 632 persone segnalate all'autorità giudiziaria ma il più alto numero di sequestri eseguiti, ben 259.
Non c'è salvezza neppure per il mare protetto: lungo i 38 km di coste della Riserva di Capo Rizzuto gli inquirenti hanno scoperto una vera e propria spartizione tra cosche del territorio e delle abitazioni. Tra i tanti danni di cui l'abusivismo è responsabile, c'è anche l'erosione delle coste, denuncia Legambiente. Dei 3.734 chilometri di spiagge italiane la metà è soggetta a fenomeni di erosione, pari al 23% di tutte le coste della penisola. Molise, Basilicata, Calabria le regioni più minacciate e Liguria e Emilia Romagna sono intervenute solo sulla metà dei tratti a rischio. Puntuali come ogni anno sono arrivate le Bandiere nere, un vessillo che viene consegnato da Legambiente ai "pirati del mare". Dodici colpevoli, tra cui due società liguri per la costruzione di un porto turistico alla foce del Bisagno per oltre 150 mila metri quadrati e per la costruzione di una decina di container-bungalow che «hanno distrutto in maniera irreversibile» la pineta della collina di Baia Blu.

 

Tiscali - www.tiscali.it

 

legambientericadi@libero.it

 

Contatore visite

Sito ottimizzato per Microsoft Internet Explorer - Risoluzione consigliata 800 X 600 pixel
Copyright © 2004 - 2006 - Legambiente Ricadi