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“Il
Quotidiano della Calabria” – Mercoledì
30 agosto 2006 - pag. 27 |
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Operazione
per la tutela ambientale condotta dai carabinieri lungo la fascia
costiera
Raffica
di denunce e sequestri
Il
valore delle strutture irregolari è di circa un milione
di euro
L'ATTIVITA'
dei carabinieri, in questa estate, si sta caratterizzando particolarmente
per un'intensificazione dei controlli volti alla tutela ambientale
e alla salvaguardia del patrimonio paesaggistico, specialmente
lungo la fascia costiera di competenza della Compagnia di Tropea,
diretta dal capitano Raffaele Rivola.
L'ultima "offensiva" ha visto impegnati in prima linea
i militari delle stazioni interessate, in collaborazione con
il Nucleo operativo e radiomobile di Tropea, diretto dal tenente
Salvatore Vitiello, e il Nucleo operativo ecologico di Reggio
Calabria. L'attività ha portato alla denuncia in stato
di libertà di ben 25 persone resesi responsabili di una
serie di violazioni alle normative vigenti in materia di inquinamento
ambientale, di abusivismo edilizio, di salvaguardia del patrimonio
paesaggistico e di occupazione abusiva di suolo pubblico.
Questi, nel dettaglio i particolari dell'operazione:
A San Calogero un operaio del posto è
stato denunciato all'autorità giudiziaria, in quanto
resosi responsabile di inquinamento ambientale. I militari lo
hanno sorpreso mentre utilizzando un autocarro di sua proprietà,
stava trasportando e depositando in una discarica materiali
provenienti da un ciclo di demolizioni edili altamente inquinanti.
Naturalmente sia il mezzo di trasporto che l'intera area adibita
a discarica abusiva, sono stati posti sotto sequestro.
A Ricadi un imprenditore turistico, dovrà
rispondere alla magistratura di abusivismo edilizio e violazione
alle norme sulla salvaguardia del patrimonio paesaggistico.
L'uomo è stato sorpreso dai militari in località
Capo Vaticano, mentre era intento a realizzare un fabbricato
in assenza delle prescritte concessioni edilizie. La struttura
è finita sotto sequestro.
A Nicotera nella zona marina, 22 persone, per
lo più commercianti ambulanti, si sono resi responsabili
di una serie di violazioni alle leggi urbanistiche e di occupazione
abusiva del suolo pubblico. In pratica, senza alcuna autorizzazione,
avevano collocato lungo il litorale strutture prefabbricate
in legno ed alluminio, vasi e panchine in cemento nonchè
recinzioni in metallo, poste a perimetro delle predette strutture.
Agli stessi è stata imposta la rimozione degli impianti
irregolari.
A Zambrone una persona del posto, è
stata denunciata per abusivismo edilizio in quanto era intenta
a realizzare un immobile in difformità alle concessioni
edilizie. Anche su questa struttura i carabinieri hanno apposto
i sigilli.
Il valore complessivo delle aree e delle strutture sottoposte
a sequestro, ammonterebbe a circa un milione di euro.
L'azione dei carabinieri anche in questo delicato settore, continuerà
senza sosta al fine di porre un freno alle sempre più
frequenti problematiche legate all'inquinamento ambientale ed
al deturpamento del patrimonio paesaggistico.
gl.
p.