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“Dna
News” – Lunedì 30 luglio 2007 - ore
15:08 |
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Ambiente.
Bandiera nera consegnata e non ritirata a Tallini (Udeur)
Ore
13.00, coordinate 38° 37’ 521N –115° 48’
393W. On. Domenico Tallini (Udeur): ASSENTE.
L’assegnatario dell’unica Bandiera Nera calabrese
non si è presentato a ritirare il vessillo a bordo della
Goletta Verde.
Probabilmente - riferisce una nota di Legambiente Calabria -
perché non d’accordo con la motivazione dell’assegnazione:
l’aver interpretato istanze trasversali presenti all’interno
del Consiglio regionale della Calabria, ed essersi distinto
per lo stralcio dell'art. 58 bis della modifica della legge
urbanistica regionale che prevedeva il vincolo di inedificabilità
sulla costa.
Emblematico teatro dell’assegnazione, il mare antistante
la “Costa degli Dei”, il bellissimo promontorio
di Capo Vaticano, uno dei tanti tratti di costa calabrese massacrati
dal cemento selvaggio.
1.737 infrazioni, 2,4 per ognuno dei 715 chilometri di costa.
380 sequestri effettuati dalle forze dell’ordine e 243
persone denunciate nell’arco dell’ultimo anno.
Questi i numeri del mare illegale della Regione Calabria, che
si attesta al quarto posto della classifica nazionale, preceduta
dalle altre tre Regioni a tradizionale presenza mafiosa: nell’ordine
Campania, Puglia e Sicilia.
Un non invidiabile terzo posto per quanto riguarda, invece,
la classifica dell’abusivismo edilizio: gli oltre 700
chilometri di costa calabrese, indifesa preda di speculatori
e palazzinari, sono schiacciati da anni dal ciclo del cemento
abusivo. Qualche segnale positivo negli ultimi tempi: dall’abbattimento
dell’ecomostro di Copanello alla presa di posizione della
Giunta regionale contro il megavillaggio Europaradiso di Crotone.
Ma restano tanti i casi emblematici di mattone selvaggio, di
speculazione edilizia e di estorsioni: dall’albergo a
4 stelle di Saline Joniche, costruito con fondi pubblici e mai
inaugurato, a diversi impianti sportivi, autodromi e crossodromi.
La Calabria nella top five stilata da Legambiente conta ben
due ecomostri: “la palafitta” e “il trenino”
a Falerna Scalo, esempi eclatanti quanto scellerati di cemento
in spiaggia…Per non parlare della nuovissima Aviosuperfice
di Scalea: un aeroporto di terza categoria a 100 metri dal mare,
ai piedi del Monte Pollino, nonché adiacente al SIC “Valle
del fiumi Lao”. Aspettiamo fine anno per contare gli aeroplanini
che saranno decollati e atterrati all’aeroporto di Scalea.
E ancora, i due ecomostri di Fiuzzi, Praia a Mare, su cui incombe
lo spettro del terzo superHotel al quale proprio ieri abbiamo
voluto dire “No” con l’ennesimo Blitz.
«Abusivismo edilizio legalizzato e mancata cura del territorio
– ha dichiarato Franco Saragò,
membro del coordinamento regionale di Legambiente Calabria -
sono un connubio che denunciamo da anni, che ha provocato e
continua a provocare danni e morti inutili: il 90% dei Comuni
conta ancora abitazioni in aree di esondazione, e appena il
13% realizza un lavoro di prevenzione per contrastare le alluvioni.
Vogliamo che le nostre denunce si trasformino in fatti.
Vogliamo che si spezzi una volta per tutte questa catena di
scempi atti a depredare il territorio dalla sua naturale bellezza
a vantaggio di pochi. Abbiamo scelto come teatro della assegnazione
della Bandiera Nera all’On. Tallini, la “Costa degli
Dei”, in maniera simbolica, per denunciare l’eccessiva
edificazione delle coste a pochi metri dal mare. Ci sono Comuni,
come quello di Ricadi che, in seguito alla modifica di una norma
del piano regolatore, hanno consentito l’edificazione
a soli 30 metri dalla spiaggia, deturpando le coste e impedendo
in più parti l’accesso alla spiaggia, danneggiando
così l’economia del territorio. Come Legambiente
– ha concluso Franco Saragò - promuoviamo il turismo
sostenibile e la cura del territorio. Scelte, queste, che possono
migliorare la gestione della costa calabrese. Il nostro intervento
di oggi vuole essere un primo passo proprio in questo senso».
«Questi gli obiettivi di Goletta Verde, campagna storica
di monitoraggio delle coste e dei fondali italiani. Battaglie
antiecomostri, lotta agli scarichi illegali, alla cementificazione
selvaggia e ai pirati del mare. – Sostiene Rina
Guadagnini, portavoce di Goletta Verde di Legambiente
- Ma anche promozione del territorio e delle aree marine protette
e tutela della biodiversità. Siamo di passaggio in Calabria
– ha continuato Rina Guadagnini – terra che dovrebbe
e potrebbe vivere di turismo sostenibile ed eco–compatibile
soffocata da cemento e illegalità. Il quarto posto conquistato
dalla Calabria nella classifica nazionale del mare illegale
sottrae futuro alla sua gente e Legambiente continua a battersi
perché questo non avvenga».