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“Il
Quotidiano della Calabria” – Mercoledì
30 maggio 2007 - pag. 28 |
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Tre
i siti ai quali sono stati apposti i sigilli.
Uno a Ricadi e due a Spilinga
Sigilli
ad altre discariche
Operazione
del Corpo forestale dello Stato
NUOVI
sequestri di aree trasformate in discariche abusive, operati
dal Corpo forestale dello Stato di Spilinga e dal Nipaf - Nucleo
Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale, nel corso dei
controlli predisposti dal Comando Provinciale. In questa occasione
sono stati apposti i sigilli a tre distinte discariche abusive
di rifiuti speciali pericolosi, rinvenute nei comuni di Ricadi
e Spilinga.
In particolare nel comune di Ricadi, località “Torretta”,
è stata sequestrata un’area di 5000 metri quadrati,
all’interno della quale sono state rinvenute svariate
tipologie di rifiuti quali materiale proveniente da costruzione
e demolizione edile, pneumatici fuori uso, materiale plastico
e ferroso, beni durevoli dismessi, carcasse di autovetture,
parti di esse e frammenti di lastre di eternit. Quest’ultima
categoria di rifiuti risulta classificata come “speciale
pericolosa” per il quantitativo di amianto in essa presente.
All’interno del sito gli agenti operanti hanno persino
scoperto alcuni resti di lapidi, con ancora impresse le effigi
dei defunti accanto a pezzi di marmo frantumati.
Gli investigatori del Cfs hanno immediatamente raccolto tutti
gli indizi utili e avviato le indagini per poter risalire agli
autori del reato; sotto stretto controllo tutte le imprese edili
che si occupano di ristrutturazione e che spesso traggono fonte
di guadagno dallo smaltimento illecito dei rifiuti.
Nel comune di Spilinga, invece, sono stati apposti i sigilli
a due discariche abusive di rifiuti urbani e speciali. In questo
caso gli agenti, mediante l’ausilio di strumentazione
satellitare Gps e l’impiego del Sim (Sistema Informativo
Montagna), un applicativo software in dotazione a tutti i Reparti
del Cfs, hanno localizzato e quantificato la superficie dei
due siti all’interno dei quali venivano smaltiti illegalmente
i rifiuti.
Una delle due discariche sequestrate, peraltro, ricade in zona
sottoposta a vincolo paesaggistico ambientale.Al momento le
indagini sono ancora in corso, in attesa di determinazioni della
Procura della Repubblica di Vibo, immediatamente informata in
ordine al reato di smaltimento illegale di rifiuti, realizzazione
di discarica abusiva e deturpamento di bellezze naturali.
gl.
p.