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“Il
Giornale di Calabria” – Mercoledì 30
maggio 2007 - pag. 14 |
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Ennesima
scoperta del Corpo forestale dello Stato nel Vibonese. Sequestri
a Ricadi e Spilinga
Ancora
discariche abusive
VIBO
VALENTIA - C’erano anche pezzi di lapidi, con impresse
le immagini dei defunti, in una delle tre discariche abusive
sequestrate dagli agenti del Comando Stazione del Corpo Forestale
dello Stato di Spilinga e del Nipaf (Nucleo Investigativo di
Polizia Ambientale e Forestale) nel corso dei controlli predisposti
dal Comando Provinciale di Vibo Valentia. Le discariche abusive,
contenenti rifiuti speciali pericolosi, erano nei Comuni di
Ricadi e Spilinga. In particolare nel comune di Ricadi, in località
Torretta, è stata sequestrata un’area di 5.000
metri quadrati, all’interno della quale sono state rinvenute
svariate tipologie di rifiuti quali materiale proveniente da
costruzione e demolizione edile, pneumatici fuori uso, materiale
plastico e ferroso, beni durevoli dismessi, carcasse di autovetture,
parti di esse e frammenti di lastre di eternit. Quest’ultima
categoria di rifiuti risulta classificata come “speciale
pericolosa” per il quantitativo di amianto in essa presente.
All’interno del sito gli agenti operanti hanno persino
scoperto i resti delle lapidi, con ancora impresse le effigi
dei defunti accanto a pezzi di marmo frantumati. Gli investigatori
del CFS hanno immediatamente raccolto tutti gli indizi utili
e avviato le indagini per poter risalire agli autori del reato.
Sotto stretto controllo tutte le imprese edili che si occupano
di ristrutturazione edili e che spesso traggono fonte di guadagno
dallo smaltimento illecito dei rifiuti.
Nel comune di Spilinga, invece, sono stati apposti i sigilli
a due discariche abusive di rifiuti urbani e speciali. In questo
caso gli agenti, mediante l’ausilio di strumentazione
satellitare GPS e l’impiego del SIM (Sistema Informativo
Montagna), un applicativo software in dotazione a tutti i Reparti
del Corpo Forestale, hanno localizzato e quantificato la superficie
dei due siti all’interno dei quali venivano smaltiti illegalmente
rifiuti urbani e speciali. Una delle due discariche sequestrate,
peraltro, ricade in zona sottoposta a vincolo paesaggistico
ambientale, in considerazione della formazione boschiva presente
e della vicinanza alla Fiumara Ruffa. La zona è peraltro
inclusa negli elenchi dei S.I.C. (Siti di Interesse Comunitario)
individuati da uno specifico Decreto del Ministero dell’Ambiente
nell’anno 2000 in base ad una direttiva dell’Unione
Europea. Le indagini sono ancora in corso, in attesa di determinazioni
da parte della Procura della Repubblica di Vibo Valentia, immediatamente
informata in ordine al reato di smaltimento illegale di rifiuti,
realizzazione di discarica abusiva e deturpamento di bellezze
naturali. Il comando provinciale del Cfs ha intanto emanato
disposizioni ai reparti dipendenti, affinché vengano
intensificati i controlli presso tutti i potenziali produttori
di rifiuti pericolosi.