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LE NOTIZIE
 
“Il Quotidiano della Calabria” – Mercoledì 29 Settembre 2004 – pag. 19

 

Legambiente, Italia nostra e Wwf sulla costruzione di un immobile vicino al castello

«Si blocchino subito quei lavori»

 

«SI faccia chiarezza riguardo all'autorizzazione della costruzione di un immobile in un'area attigua al castello normanno-svevo , attuale sede del museo archeologico».
Lo chiedono i responsabili regionali di Legambiente, Lidia Liotta, Italia Nostra, Teresa Liguori e Wwf, che definiscono sconcertante il fatto «che sia stata autorizzata la ripresa dei lavori per la costruzione di un edificio che dovrebbe sorgere a circa 5 metri dal muro di cinta del Castello e, dunque, com'è evidente in pieno centro storico. Per le norme di salvaguardia vigenti a Vibo Valentia - viene scritto nel comunicato - non sarebbe possibile costruire nel centro storico ad una distanza dagli edifici monumentali inferiore ai 50 metri. Del resto, appare del tutto evidente che l'elevazione del nuovo fabbricato in costruzione avrà un fortissimo impatto visivo sul Castello, deturpandone irreversibilmente la prospettiva». Un'analisi dettagliata delle conseguenze di ordine ambientale che deriverebbero da una simile costruzione. Diverse le domande poste dai responsabili ambientali. «Come mai non è stato apposto alcun vincolo sull'area limitrofa al Castello da parte della Soprintendenza ai Beni monumentali della Calabria, che avrebbe dovuto secondo la normativa garantirne la salvaguardia? Tutto questo - prosegue la nota - a maggior ragione visto che proprio nel Castello, come già detto, è ospitata la sede del Museo archeologico statale, la cui direttrice Maria Teresa Iannelli, paradossalmente, non è stata neanche informata dell'intervento autorizzato». E ancora: «Come mai la Soprintendenza ai Beni monumentali di Cosenza pare abbia dato il nulla osta alla costruzione del nuovo edificio con un parere consultivo e non vincolante?». La legge, viene spiegato infatti, affida alla Soprintendenza ai monumenti la tutela dei centri storici, degli edifici monumentali e delle loro aree di pertinenza, Soprintendenza che è chiamata ad esercitare la propria competenza apponendo vincoli di salvaguardia od esprimendo pareri vincolanti. «Siamo convinti che sarebbe estremamente importante che le Soprintendenze svolgessero a fondo il loro ruolo di tutela del nostro patrimonio storico, culturale e paesaggistico - si aggiunge nel comunicato - non limitandosi ad una funzione puramente "notarile"». Espressa, ancora, la convinzione che quand'anche sussistessero tutti i pareri favorevoli e l'iter amministrativo del progetto fosse del tutto regolare, dovrebbe prevalere il buon senso da parte delle amministrazioni locali "che dovrebbero con decisione imporre un cambiamento di rotta alla gestione del nostro territorio e del nostro patrimonio, imponendo politiche ed azioni tese, alla loro salvaguardia». Le tre associazioni ambientalistiche chiedono, infine, l'immediato blocco dei lavori «in attesa - viene spiegato nella nota - che si chiariscano le intenzioni dell'amministrazione comunale di Vibo Valentia e della Soprintendenza».

 

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