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LE NOTIZIE
 
“Il Quotidiano della Calabria – Giovedì 29 luglio 2004 – pag. 11

 

«Ora Basta con le devastazioni»

 

VIBO VALENTIA – Una vera e propria levata di scudi contro l’ipotesi della creazione di un porto turistico a Ricadi, che andrebbe ad aggiungersi ai tanti, troppi ecomostri che stanno letteralmente distruggendo ampi tratti del litorale di Capo Vaticano. Sono state ancora numerose le telefonate e gli interventi che si registrano dopo quelli del segretario regionale del Wwf Giuseppe Paolillo, del senatore Ds Nuccio Iovene e del coordinatore regionale di Italia dei Valori Beniamino Donnici. Fra i primi ad intervenire sulla vicenda il responsabile organizzativo dei Verdi per la provincia di Vibo Valentia Raffaele Suppa che denuncia come «il territorio di Capo Vaticano rischia di essere aggredito da uno scempio irreparabile», e ribadendo l’intenzione di «non rassegnarsi», invita a «una mobilitazione generale» contro il porto turistico a Ricadi. Attacca quindi le «scelte scellerate, frutto di miopia politica stanno portando alla distruzione di patrimonio ambientale e naturalistico che necessiterebbe un intervento concreto di tutela da parte delle organizzazioni mondiali».
«Si rischia di innescare – aggiunge – la logica della devastazione in una terra in cui la risorsa del mare potrebbe fare da volano dello sviluppo turistico ed economico. Valutazioni sbagliate, conti approssimativi, decisioni discutibili sembrano caratterizzare le scelte di una classe dirigente scellerata che vuole devastare le parti più pregiate del nostro paese». Suppa contesta questo «ennesimo atto di pirateria» che «si aggiunge ad altre azioni che hanno comportato l’assegnazione di una delle bandiere nere assegnate da Legambiente» e si chiede «quale sia la normativa in base alla quale gli accordi per la realizzazione di interventi urbanistici significativi, come il porto a Capo Vaticano potranno andare in deroga alla legge vigente» e «quali gli organi di controllo che andranno ad avallare un simile intervento, in base a quale valutazione di impatto ambientale ed a quali studi di impatto ambientale».
Interviene sulla questione anche il membro del comitato politico federale di Rifondazione comunista, manifestando tutto il disappunto di tutti gli iscritti della città di Vibo, Alfredo Federici, il quale ribadisce la necessità di «intervenire affinché si fermi la dissennata politica di gestione del territorio protesa alla speculazione per fini meramente lucrativi che elimina tratti paesaggistici di incomparabile bellezza. Serve assolutamente che i ricadesi, i vibonesi e i calabresi tutti gridino forte il loro dissenso».
Agli altri interventi si darà spazio nelle edizioni dei prossimi giorni.

Il Quotidiano della Calabria - www.ilquotidianodellacalabria.it

 

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