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“Il
Quotidiano della Calabria” – Giovedì 29
luglio 2004 – pag. 11 |
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Vibo
Valentia. Lino Polimeni sostiene la battaglia del “Quotidiano” contro
gli ecomostri
Un
“Raggio di sole” a Ricadi
”Insieme
per salvare Cirella, Praia a Mare e Capo Vaticano”
VIBO
VALENTIA – Ha rivestito i panni di quell’inviato “molto
speciale” che la Calabria non dimentica. Quello che “senza
limiti” porta avanti le sue battaglie per una terra migliore.
Lino Polimeni è «dalla parte di chi vuole difendere
Ricadi e le nostre coste. Siamo con “Il Quotidiano” che
continua la sua battaglia per salvare Cirella, Praia a Mare e
Capo Vaticano. Un applauso – ha affermato, con una spada
in mano in apertura della sua “Raggio di sole” – alla
Calabria che vuole difendere le sue coste».
Così ieri mattina le telecamere di Video Calabria hanno
seguito quel volto, ironico e combattivo allo stesso tempo, fra
i turisti e la gente di
Ricadi. Polimeni ha iniziato la battaglia sua e di “Raggio di sole”,
la battaglia di chi crede che «una Calabria migliore è possibile»,
contro la decisione dell’amministrazione comunale – con l’avallo
della Regione – di creare uno scalo portuale turistico per 500 imbarcazioni,
in località Porticello, che andrà a cancellare un tratto di costa
incontaminato, radendo al suolo la Grotta dell’Eremita. Ha intervistato
turisti e cittadini, alcuni reticenti, altri disposti a manifestare tutto il
loro disappunto. «No agli occhi improsciuttati, no al porto», diceva
alla gente di Ricadi l’inviato di Video Calabria. «E poi – si è chiesto
Polimeni – a che serve un porto se a cinque chilometri da qui c’è quello
meraviglioso di Tropea, e se in Calabria ve ne sono altri, come quello di Cetraro,
abbandonati?».
Dal barbiere ha scovato anche l’ex sindaco Antonio Loiacono, tra l’altro
presidente di una associazione di operatori. Gli ha mostrato le pagine della
nostra ultima edizione: «Ha visto – ha domandato Polimei – cosa
dice “Il Quotidiano”? Al Wwf sono arrivati messaggi perfino dall’Australia
contro il porto turistico a Ricadi».
«Ho visto, ho visto – ha replicato Loiacono – E’ una
telenovela del giornale e poi questi politici che parlano tanto contro il porto è meglio
che i voti vadano a trovarseli in un’altra maniera».
«Quindi – ha replicato Polimeni – per lei non è vero
quello che scrive “Il Quotidiano”? E con questa gente che scrive
da tutto il mondo come la mettiamo? Secondo lei è così che si incentiva
il turismo?».
«E’ solo una fantasia del giornalista – ha ripreso la parola
l’ex amministratore – per aumentare l’audience, è solo
una battaglia contro il sindaco». E così l’inviato “molto
speciale”, manifestando tutte le sue perplessità sulle parole dell’ex
primo cittadino si è allontanato, incontrando poco più in là un
consigliere comunale, il capogruppo della minoranza Francesco Saragò. «Come
stanno insomma le cose?», ha chiesto Lino Polimeni. «E’ vero
quello che dice “Il Quotidiano” – ha replicato il consigliere – c’è preoccupazione
e gran parte della cittadinanza è contraria alla creazione di questo porto
turistico che deturperebbe irrimediabilmente la nostra costa».
E poi via, fino alla Grotta dell’Eremita, laddove sorgerà l’ecomostro.
«Ma vi rendete conto – ha detto Polimeni rivolgendosi a due bagnanti
sugli scogli – che paradiso andrà distrutto?». Ed ecco la
telecamera indugiare su quella splendida baia. Infine un passaggio in Comune.
Una rampa di scale dietro l’altra. Toc toc. «Buongiorno, sono Lino
Polimeni, cercavo il sindaco».
«Ci dispiace, ma il sindaco non c’è».
E l’inviato “molto speciale” è rientrato in studio,
forte più che mai della sua volontà di difendere la Calabria
dei calabresi, quella suadente e affascinante, quella da tutelare contro le
politiche dissennate, gli abusi, gli scempi e gli ecomostri che in nome di
un turismo insostenibile rischiano di cancellare luoghi dal fascino irripetibile.
Pietro Comito