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“Legambiente.com”
– Domenica 29 maggio 2005 |
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Grande
partecipazione di volontari a Spiagge e Fondali Puliti
Ma
non diminuiscono i rifiuti abbandonati sulle coste: 50mila le
tonnellate di spazzatura raccolta.
A Roma, successo di Park life con 30mila visitatori
29/05/2005
12:44
E’
stato un week-end di impegno per l’ambiente e di serrato
confronto con il mondo dei parchi e delle aree protette. Un
successo tanto per Park life, il salone dei parchi e del vivere
naturale che si conclude oggi alla Fiera di Roma, quanto per
Spiagge e Fondali Puliti, di Legambiente, organizzata in collaborazione
con COREPLA, il Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclaggio
e il Recupero dei Rifiuti di Imballaggi in Plastica, CIAL, il
Consorzio Imballaggi in Alluminio, VIROSAC, azienda produttrice
di materiali in mater-bi che ha fornito i sacchi per la raccolta
dei rifiuti e FIBA (Assobalneari).
A Park life, tra operatori del settore, scolaresche e cittadini
sono intervenute circa 30 mila persone. Mentre il bilancio di
Spiagge e fondali puliti conta decine di migliaia di volontari
fra bagnanti, pescatori, sub e intere famiglie, oltre 300 località
costiere italiane battute al setaccio e un cumulo di rifiuti
di circa 50 tonnellate. Italiani ancora troppo sporcaccioni,
lesti ad abbandonare spazzatura di varia natura in pineta, sugli
scogli o in fondo al mare, ma anche tantissimi cittadini disposti
a dedicare un week-end a ripristinare la qualità di spiagge
e fondali.
Dopo tre giorni di pulizia straordinaria di coste, arenili,
fondali e grotte ma anche argini di laghi e fiumi le notizie
sono, in sintesi, una buona e una meno buona. La prima è
l’aumento della partecipazione all’iniziativa di
Legambiente: sia per il numero delle località coinvolte
in tutta Italia, sia per il numero dei volontari. Per questa
sedicesima edizione, sono state infatti più di 140 mila
le persone che si sono impegnate a tirare a lucido le spiagge,
nonostante il grande caldo. La notizia meno buona è la
quantità di spazzatura raccolta, che non accenna a diminuire
rispetto allo scorso anno e continua ad attestarsi sulle 50
tonnellate. Ma il dato è bilanciato proprio dal grande
numero di cittadini che si sono rimboccati le maniche.
«Il grande successo di partecipazione a questa iniziativa,
sempre crescente negli anni, – dice il Presidente nazionale
di Legambiente Roberto Della Seta – dimostra come stia
aumentando la sensibilità dei cittadini verso la salvaguardia
dell’ambiente. Ci ricorda anche, però, quanto ci
sia ancora da fare per risolvere la difficile questione dello
smaltimento dei rifiuti».
«Ogni oggetto smaltito a caso – continua Della Seta
- si ripresenta sempre e inevitabilmente altrove. Il senso di
Spiagge e fondali puliti, allora, sta proprio nel ribadire la
necessità di impegnarci tutti in un’operazione
che deve diventare quotidiana e sistematica: raccogliere e smaltire
tutti i rifiuti in maniera differenziata».
Gli obiettivi del 15% fissati dall’ormai famoso decreto
Ronchi per la raccolta differenziata sono infatti ancora molto
lontani nella maggior parte dei Comuni italiani, tuttavia qualche
passo avanti per alcuni materiali fa ben sperare, in particolare
per l’alluminio e la plastica. Secondo le stime di COREPLA,
il recupero della plastica è ormai avviato in oltre 6.500
comuni, pari al 90% del totale, e vede 56 milioni di italiani
coinvolti. Mentre secondo il CIAL grazie alla partecipazione
di 4.400 Comuni e di 42 milioni di cittadini attivi nella raccolta
differenziata dell’alluminio oltre il 51% dell’alluminio
circolante è riciclato.
La tre giornate di “Spiagge e Fondali Puliti” è
stata così l'occasione per rilanciare anche quest’anno
la campagna "Raccolta Solidale", un'iniziativa di
CIAL nata con l'obiettivo di coinvolgere il non profit nella
raccolta differenziata dell’alluminio, aggiungendo la
dimensione sociale a quella di tutela ambientale, che da sempre
è al centro dell’attività di recupero degli
imballaggi. La campagna ha già dato ottimi risultati
nello scorso anno e durerà tutta l'estate, interessando
uffici, stabilimenti balneari ed esercizi commerciali. Grazie
al CIAL l'alluminio raccolto verrà avviato al riciclo
e i proventi che ne deriveranno saranno destinati ad attività
di volontariato e solidarietà.
In occasione del lungo week-end, Legambiente ha rilanciato l’appello
al popolo dei bagnanti perché segnalino su quali spiagge
è rimasto il cartello di divieto di balneazione, considerata
anche quest’anno la poca chiarezza e puntualità
del rapporto del ministero della Salute sulle acque di balneazione.
A fianco di Legambiente, come paladini delle coste, si sono
schierati anche i surfisti di Quiksilver, che segnaleranno le
situazioni anomale, dalle mini discariche abusive agli sversamenti
delle navi in mare. Ma Spiagge e Fondali Puliti non è
scesa in campo solo contro i rifiuti. L’iniziativa è
stata anche un momento per rilanciare la lotta contro gli abusi
edilizi: per parlare di sanatoria, per raccogliere segnalazioni
e fare ricognizioni dei luoghi dove ecomostri grandi e piccoli
potrebbero essere salvati dalle demolizioni grazie a un nuovo
condono.
Al
successo del fine settimana hanno contribuito le moltissime
iniziative organizzate dal nord al sud della penisola. Grande
affluenza di volontari all’appuntamento nazionale di Capocotta,
dove la pulizia delle bellissime dune ha coinvolto numerosi
bagnanti e quella dei fondali i sub. Anche i più piccoli
sono stati coinvolti, grazie ad un laboratorio creativo all’aria
aperta per costruire giochi con materiale riciclato. Tra le
tante iniziative distribuite su tutto il territorio nazionale
in Sicilia appuntamento principale a Mondello, dove già
da venerdì 27 sono state organizzate operazioni di pulizia
della costa ma anche dei fondali grazie alla preziosa collaborazione
dei sub, che hanno ripulito anche le acque di Milazzo. In Liguria,
i volontari hanno passato al setaccio le spiagge di Priaruggia,
Murcarolo, Nervi, Lerici Tellaro, Finale Ligure, San Lorenzo
a Mare, Sarzana e Bordighera mentre i subacquei hanno lavorato
sui fondali davanti al parco regionale di Portovenere. In Abruzzo,
la pulizia è cominciata venerdì sulla spiaggia
di San Vito Marina insieme ai ragazzi della locale squadra di
calcio. In Lombardia sono state ripulite le spiagge che costeggiano
il lago maggiore, ad Angera, e quelle del Garda a Gardone Riviera;
in Veneto, i volontari si sono rimboccati le maniche per ripulire
gli argini del delta del Po. In Toscana sono state numerose
le attività svolte nel parco della maremma. Ma, dove
con l’aiuto delle scolaresche, dove con l’aiuto
di subacquei professionisti impegnati con i gommoni nel liberare
i fondali da piccole e grandi discariche a mare, l’ottima
riuscita delle “grandi pulizie” si è estesa
un po’ ovunque: nelle Marche, in Emilia Romagna, in Friuli,
in Calabria, in Sicilia, in Sardegna, in Basilicata, in Puglia
e in Campania.
Come ogni anno in contemporanea a “Spiagge e Fondali Puliti”
Legambiente ha organizzato CLEAN - UP THE MED: la più
grande campagna di pulizia costiera nel bacino Mediterraneo
che ha coinvolto quest’anno 22 Paesi: Albania, Algeria,
Cipro, Croazia, Francia (e isole), Grecia (e isole), Giordania,
Egitto, Israele, Libano, Italia, Libia, Macedonia, Malta, Marocco,
Palestina, Portogallo, Siria, Slovenia, Spagna (e isole), Tunisia
(e isole), Turchia.
Nelle ultime dieci edizioni del Clean-Up the Mediterranean Sea
Action, Legambiente è riuscita a coinvolgere oltre 850
organizzazioni che contemporaneamente, con i loro volontari,
hanno ripulito aree costiere, oasi, sponde di fiumi e laghi
in nome della pace, della solidarietà e dell'ecologia.
Tempi
medi di degrado di rifiuti gettati in mare:
cotton-fioc: da 20 a 30 anni
bottiglie di vetro: 1000 anni
fazzolettino di carta: 3 mesi
polistirolo: 1000 anni
fiammifero: 6 mesi
bottiglie di plastica: mai completamente
mozzicone di sigaretta: da 1 a 5 anni
Gomma da masticare: 5 anni
buste di plastica: da 10 a 20 anni
Buccia di frutta: 1 mese
prodotti di nylon: da 30 a 40 anni
Torsolo di mela: da 3 mesi a 6 mesi
lattine di alluminio: 500 anni
Accendino di plastica: da 100 a 1.000 anni
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