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“Il
Quotidiano della Calabria”
– Martedì 29 gennaio 2008
- pag. 24 |
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Ricadi.
Una notevole quantità di eternit
depositata in una scarpata. In pericolo la salute dei cittadini
Materiale altamente inquinante a Santa Maria
RICADI – Nonostante i tanti, accorati, appelli per la
salvaguardia dell’ambiente provenienti dal mondo della
scuola, dalle attive associazioni ambientaliste presenti sul
territorio comunale, dalla tanta gente onesta e civile residente
nel comune di Ricadi, purtroppo, si assiste sgomenti alla inciviltà autentica
di chi, incurante appunto della vegetazione, del paesaggio
e della salute soprattutto, deturpa ed inquina il suggestivo
comprensorio di Capo Vaticano.
Rendendo pertanto vani gli sforzi di chi si prodiga affinché questo
territorio cresca anche dal punto di vista della qualità e
delle presenze turistiche, fonte oramai primaria dell’economia
locale e importante traino per la crescita occupazionale.
Nella ridente frazione di Santa Maria, sotto il ponte ferroviario,
in una scarpata, è stata infatti depositata una notevole
quantità di materiale eternit, unitamente ad altro di
varia natura.
Eternit, come tutti sappiamo, è il nome commerciale
di un impasto di amianto e cemento, molto impiegato in edilizia
nel passato recente.
Ma l’amianto è ormai tristemente noto per la sua
pericolosità.
«Esso è causa o concausa di asbestosi, cancro ai polmoni
e mesoteliomi, per le caratteristiche immunodepressive legate
alla struttura fisica delle sue fibre. Queste sono come una
sorta di sottilissimi spilli che, una volta respirati, si fissano
negli alveoli polmonari. Non esiste una “soglia” di
sicurezza al di sotto della quale il rischio di cancro sia
nullo: ogni esposizione all’amianto produce un rischio
di cancro. L’esposizione a qualunque tipo di fibra e
a qualunque grado di concentrazione in aria va pertanto evitata».
Questo è quanto riportato nei documenti dell’Organizzazione
Mondiale della Sanità.
Nel nostro Paese, che è stato un grande importatore
di amianto, l’uso di questo materiale è bandito
totalmente solo dal 27 marzo 1993 con l’entrata in vigore
della Legge 257/92.
Il territorio comunale di Ricadi ha registrato negli ultimi
anni tante morti premature causate da tumori di vario genere.
Non spetta certamente a noi – del resto non ne avremmo
le conoscenze – di valutare tale casistica, che, con
ogni probabilità, rientra purtroppo nella media nazionale.
Anche se la preoccupazione tra la gente è tanta.
In ogni caso, il rispetto dell’ambiente, delle bellezze
naturali e primariamente della salute pubblica, prescinde da
qualsiasi tipo di considerazione.
Alessandro Vicari