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“Il
Tempo” – Mercoledì 28 giugno 2006 |
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Riparte
la navigazione di «Goletta Verde»
RIPARTE
«Goletta Verde», la campagna per la tutela del mondo
marino, promossa da Legambiente. Tre le golette che solcheranno
i nostri mari: la Pietro Micca e la Catholica che navigheranno
lungo le coste italiane, e la Chicaboba Magnum che invece navigherà
nelle acque dei Paesi che si affacciano sul bacino del Mediterraneo.
Novità di quest’anno la Goletta dei Laghi, che
si occuperà della salute delle acque dolci. La campagna
di Legambiente è giunta alla ventunesima edizione, e
in tutti questi anni ha percorso più di 310.000 miglia
marine, con 900 tappe e 8.000 campioni d’acqua prelevati.
«Goletta Verde» si occupa dell’analisi della
qualità delle acque marine e di balneazione, del monitoraggio
degli scarichi non depurati e della lotta contro gli ecomostri,
come spiega il presidente nazionale di Legambiente, Roberto
Della Seta: «Riparte la nostra “caccia” al
mare inquinato e ai “pirati” delle coste, per informare
e tutelare i cittadini italiani e i turisti stranieri. Per il
ventunesimo anno consecutivo siamo pronti ad analizzare le acque
e a valorizzare tutto il meglio dell’Italia costiera e
balneare, dalle aree protette alle località premiate
con le cinque vele nella Guida Blu che realizziamo insieme al
Touring. Inoltre consegneremo le famose “bandiere nere”
a chi ha danneggiato il territorio: amministrazioni, imprenditori,
politici, società private». Il Pietro Micca, l’unica
goletta a vapore rimasta in Italia (è datata 1895), partirà
il 29 giugno da Reggio Calabria, toccando diverse località
del mar Tirreno e del mar Ligure. La Catholica invece analizzerà
le acque del Mediterraneo orientale. Corsica, Spagna, Tunisia,
Grecia saranno ispezionate dalla Chicaboba Magnum: «Il
viaggio di Goletta verde permetterà di sviluppare rapporti
anche con altri Paesi per tutelare questo grande patrimonio
che è il mare – ha detto Aldo Casentino, direttore
generale del ministero dell’Ambiente – da parte
nostra c’è il massimo impegno per tutelare l’ambiente
marino e le riserve».
Giulia
Martelli