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“Il
Quotidiano della Calabria”
– Giovedì 27 settembre 2007 - pag.
31 |
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Tropea. «I
due complessi sono abusivi»
“Le Roccette” sarà demolito
Ordinanza del sindaco
TROPEA – Con
due ordinanze, il sindaco Antonio Euticchio ha ingiunto la
demolizione dei due complessi de “Le Roccette”,
costruiti, secondo quanto si evince dalle stesse, in modo abusivo
in località Marina del Vescovado, «sull’alveo
del torrente Lumia». E’ questa una vicenda che
si trascina già dal 1992, da quando l’allora sindaco
pro tempore aveva ordinato la demolizione dei due manufatti
per i quali, in seguito, è stato anche registrato il
diniego di condono edilizio. Anche la Regione Calabria, Settore
n° 21, nel giugno 2001, con ordinanza dirigenziale acquisita
dal Comune di Tropea, ne aveva ordinato la demolizione, il
ripristino dello stato dei luoghi e di lasciare libero da persone
e cose «il terreno demaniale abusivamente occupato».
Varie controversie si sono succedute nel tempo. Ma la necessità di
salvaguardare il quartiere Marina del Vescovado da probabili
fenomeni di esondazioni del torrente Lumia, ha imposto l’uso
del pugno di ferro da parte del sindaco Euticchio. Infatti,
nella relazione tecnica, riferita proprio al suddetto torrente,
redatta dal competente geologo Antonino Ietto, e allegata al
progetto di consolidamento della Rupe del centro abitato, è chiaramente
descritto che «il canale rivestito» in caso di
precipitazioni atmosferiche «particolarmente intense
determina condizioni di rischio di alluvionamento derivante
dal costringimento dell’alveo con probabili o pressoché certi
fenomeni di esondazione del torrente stesso, che pongono in
grave condizione di rischio, il quartiere Marina del Vescovado,
posto sul bordo destro orografico del corso d’acqua».
A questa si aggiunga la nota dell’ufficio tecnico comunale
del 2000, ad oggetto «copertura del torrente Lumia» con
la quale veniva evidenziato che «l’impossibilità di
provvedere alla pulizia e, rimozione del materiale composto
di sabbia e detriti nel tratto di torrente completamente ricoperto,
determina enorme pericolo alluvionale a tutto l’abitato
di Marina del Vescovado». La relazione tecnica dell’11
settembre u.s., redatta dall’U.T.C. ha quindi messo in
evidenza la necessità «di adottare a tutela della
sicurezza pubblica con la massima urgenza, gli opportuni e
consequenziali provvedimenti di competenza, al fine di procedere
all’eliminazione del siffatto perdurare di condizioni
che pongono in gravissimo pericolo la pubblica e privata incolumità».
Il sindaco, dunque, a fronte di tutte le varie vicende e in
particolar modo per «prevenire pericoli all’incolumità pubblica» ha
ordinato la demolizione delle opere realizzate e la messa in
ripristino dei luoghi allo stato originario ante-opera, entro
30 giorni. «Nel caso di mancata demolizione entro il
termine sopra fissato – recitano le ordinanze – si
procederà d’ufficio».
Vittoria
Saccà