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“Calabria Ora”
– Domenica 27 luglio 2008 -
pag. 10 |
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«Stop
ai mostri di cemento in riva al mare»
LAMEZIA T. (CZ) – Stop allo scempio sulla costa del
tirreno catanzarese. E’ l’appello lanciato ieri
mattina dagli attivisti di Legambiente che, ormeggiata la Goletta
Verde a largo di Falerna, sono scesi in spiaggia davanti all’edificio
detto “Palafitta”, issandogli davanti lo striscione “Abbattiamolo”.
Un blitz per ribadire, ancora una volta, che quella palazzina,
da 30 anni sulla costa falernese, è «un caso eclatante
di cemento abusivo in riva al mare» su un tratto litoraneo
che subisce da decenni le ingiurie dell’abusivismo edilizio.
Un caso tanto clamoroso da meritarsi un posto nella top five
degli ecomostri da abbattere denunciati dal rapporto Mare Monstrum
di Legambiente.
A dieci mesi dall’abbattimento di due case mobili, Goletta
Verde è tornata a Falerna per testimoniare il proprio
sostegno al sindaco Daniele Minniti, che si è distinto
per le sue politiche di tutela del territorio, tra le quali
ricordiamo, appunto, l’abbattimento a tempo di record
delle due villette con le ruote.
Franco Saragò, della segreteria Legambiente Calabria,
ha spiegato che la Regione ha bocciato due fondamentali articoli
della legge urbanistica nella difesa del territorio: il 58
bis e il 65, la cui cancellazione autorizza di fatto a costruire
nella fascia di tutela costiera e apre all’edificazione
anche le aree non comprese nei suoli urbanistici. «In
pratica si tratta di un via libera a trecentosessanta gradi
per nuove colate di cemento, condannano la Calabria a subire
ancora questa vergognosa aggressione».
Nunzio Cirino Groccia, della segreteria nazionale, ha aggiunto: «Se
l’Amministrazione regionale ha davvero a cuore la tutela
e la salvaguardia della costa, approvi in tempi rapidi una
moratoria che vieti qualsiasi edificazione all’interno
dei 700 metri dalla battigia. Sarebbe un segnale chiaro e univoco
contro possibili nuovi scempi in riva al mare».
Oggi Goletta Verde fa tappa a Tropea. Qui attivisti e volontari
del Cigno Verde saranno affiancati dal laboratorio mobile via
terra che preleverà 500 campioni ed eseguirà le
analisi microbiologiche, per monitorare le condizioni della
costa vibonese.
Cinzia Guadagnuolo