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“Calabria Ora” – Venerdì 27 aprile 2007 - pag. 10

 

Ecomostri, la battaglia continua

Abusivismo, ieri sottoscritte alla Regione nuove convenzioni

CATANZARO – Dopo l’abbattimento dell’ecomostro di Copanello di Stalettì, prosegue la battaglia contro l’edilizia selvaggia. Nove convenzioni, riguardanti abusivismo e scempi in Calabria, sono state sottoscritte ieri dalla Regione e dai Comuni di Stalettì, Pizzo, Stignano, Cessaniti, Scilla, Rossano, Stilo e Tropea. Per quanto riguarda l’ecomostro di Copanello di Stalettì, la convenzione si riferisce alla demolizione definitiva del manufatto, iniziata il 16 gennaio scorso, e alla riqualificazione del sito. Lo comunica la giunta regionale. Un gruppo tecnico di lavoro, insediatosi circa un anno fa presso l’assessorato all’Urbanistica, ha analizzato 740 casi, di cui solo nove sono stati al momento giudicati quelli tecnicamente e giuridicamente realizzabili. Le nove convenzioni, siglate ieri, hanno come obiettivo la riqualificazione dei siti degradati e riguardano:
Comune di Stalettì: recupero paesaggistico-ambientale nella località San Martino di Copanello. L’intervento, per un importo di 600mila euro, è finalizzato alla riqualificazione paesaggistica di un’area sulla quale è in atto, da parte del Comune, l’abbattimento di una megastruttura in cemento armato. Questo intervento prevede anche il recupero ambientale dell’intero contesto paesaggistico attraverso opere di sistemazione di bonifica idraulica, con realizzazione di sentieri pedonali e messa a dimora di vegetazione tipiche della zona.
Comune di Pizzo Calabro: rimozione scogliera artificiale località “Seggiola”. Un intervento, per un importo di 600mila euro, che mira a ripristinare parte del paesaggio costiero naturale e a ricostruire l’ansa naturale prospiciente l’antico borgo di pescatori attraverso l’eliminazione della barriera artificiale antistante il Borgo, la messa in opera di barriere sommerse e interventi di rinaturalizzazione.
Comune di Stignano: demolizione di edificio non finito con recupero ambientale. Si vuole riqualificare un’area tra la strada statale 106 e la linea di costa su cui insiste lo scheletro di un fabbricato a due livelli. L’importo complessivo dell’intervento è di 400mila euro.
Comune di Scilla: demolizione del fabbricato “Scoglio di Ulisse” con intervento di recupero paesaggistico. L’intervento, per un costo di 600mila euro, consiste nella demolizione di una serie di elementi strutturali posti alla sommità dello Scoglio di Ulisse ubicato sul lato sinistro della banchina del molo di Scilla, con recupero e riqualificazione dello spazio circostante.
Comune di Rossano: demolizione di fabbricati in località Zolfara con riqualificazione e recupero dell’area. L’intervento, il cui importo è di 1 milione di euro, consiste nella demolizione delle abitazioni abusive costruite lungo la fascia costiera in area demaniale e nella riqualificazione.
Comune di Cessaniti: riqualificazione e recupero ambientale di cave dismesse. L’intervento dell’importo di 400mila euro consiste nella rimodulazione “plano-altimetrica” dell’intera area della cava, con la creazione di percorsi fruibili alla collettività.
Comune di Stilo: demolizione di villette non finite e recupero ambientale. L’intervento (400mila euro) riguarda la riqualificazione di un’area demaniale con due manufatti edilizi non finiti e la sua rinaturalizzazione.
Comune di Tropea: demolizione fabbricati “Le Roccette” con ripristino e recupero ambientale del fosso “Lumia”. L’intervento il cui importo è di 600mila euro, consiste nella demolizione di alcuni manufatti edilizi e nel ripristino ambientale.
Comune di Bova: riqualificazione del molo e dell’area interessata. L’intervento (400mila euro) prevede la costruzione della linea naturale di costa mediante l’eliminazione di un tronco di molo non utilizzato, che attualmente versa in un forte stato di degrado.

 

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