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“Il
Quotidiano della Calabria” – Sabato 25 marzo
2006 - pag. 11 |
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Al
via il progetto "Paesaggi & identità"
Stop
della Regione agli "ecomostri"
CATANZARO
- La Regione Calabria vuole mettere uno stop definitivo alla
speculazione edilizia e "rottamare" gli "ecomostri"
che arricchiscono pochi ed impoveriscono l'intera comunità.
Ogni anno le forze dell'ordine identificano una media di 400
abusi edilizi, una cementificazione che sta colpendo soprattutto
il litorale ed è la principale causa dell'erosione in
corso su ben 415 chilometri di costa calabrese. Il progetto
"Paesaggi & Identità", che entro 18 mesi
permetterà alla Regione Calabria di effettuare le scelte
definitive di intervento sugli "ecomostri", è
stato presentato ieri a Roma - informa una nota della giunta
regionale - nella sede della delegazione regionale dall'assessore
al territorio, Michelangelo Tripodi, che lo ha lanciato come
modello nazionale di studio e confronto su un tema che interessa
molte altre realtà italiane. «È un'iniziativa
coraggiosa che colpisce rendite e interessi anche della 'ndrangheta
- ha detto Tripodi - attraverso un piano organico che può
portare a diverse soluzioni di intervento sugli immobili e sulle
opere che deturpano il paesaggio: dalla demolizione alla ristrutturazione,
al riuso. La Calabria, che ha sofferto di più per il
cattivo uso del territorio, adesso fa da battistrada per rispondere
all'aggressione dell'edilizia selvaggia e dello scempio».
Prima di tutto, il gruppo di lavoro definirà scientificamente
il concetto di "ecomostro" e dopo la Regione avvierà
la bonifica o la "rottamazione" delle opere. Per iniziare
sono già stati stanziati 5 milioni di euro, oltre al
finanziamento (con 380.000 euro) del progetto "Paesaggio
& Identità" che servirà allo studio e
dalla mappatura degli "ecomostri". Inoltre, l'archivio
fotografico dei paesaggi calabresi permetterà una migliore
progettazione degli interventi da parte degli enti locali per
la tutela e la valorizzazione del territorio. Altre risorse
arriveranno da singoli programmi comunitari dei fondi strutturali.
«L'obiettivo - ha aggiunto l'assessore Tripodi - è
aprire una nuova stagione civile e
culturale della Calabria, assieme alle nostre Università,
per far capire che non è più possibile continuare
sulla vecchia strada della cementificazione".
Il professore Osvaldo Pieroni, docente dell'Unical e componente
il gruppo di ricerca "Paesaggi & Identità",
ha illustrato con un video i tantissimi scempi avvenuti lungo
le coste della Calabria negli ultimi 20 anni, che sono la causa
principale dell'erosione di 415 chilometri di litorale (su 700
totali di costa).
«Adesso - ha sostenuto Pieroni - si tratta di ricostruire
un'identità e una relazione tra cittadini e territorio,
ricostruendo gli scenari del paesaggio, perchè ciò
è alla base della ripresa economica della Calabria. Non
è pensabile che l'anno scorso ci siano state 432 infrazioni
di abuso edilizie accertate, con 160 sequestri dei beni e 500
persone denunciate. Questa è la media, ma gli scempi
sono molti di più».