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“Gazzetta
del Sud”
– Sabato 24 novembre 2007 - pag. 43 |
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Al via il progetto per la bonifica e il recupero
del vecchio tracciato ferroviario destinato a diventare un
sentiero naturalistico di ineguagliabile valore
La
Provincia apre uno scrigno di biodiversità
L’intervento,
del costo di 300mila euro, lungo due chilometri e mezzo tra
il capoluogo e Longobardi
Trecentomila euro
per recuperare e rendere fruibile la “finestra” della
città sul golfo di Sant’Eufemia. Una “finestra” che
dà su un panorama mozzafiato lungo tutti i suoi due
chilometri e mezzo di lunghezza. Tra tre mesi circa, settimana
più settimana meno, i lavori dovrebbero essere completati
e quello finora considerato soltanto come il vecchio tracciato
delle ferrovie calabro lucane, diventerà il primo sentiero
naturalistico del capoluogo e dal punto di vista botanico uno
dei siti più importanti del Mezzogiorno. Infatti, il
recupero prevede anche la valorizzazione della ricca flora
locale e dei sistemi per la regimentazione delle acque alcuni
dei quali realizzati a secco.
A dare vita a un progetto che Lega per l’Ambiente prima
(si era nel 1985) e Legambiente poi (2005) hanno sottoposto
all’attenzione di diverse amministrazioni, è l’assessorato
provinciale all’Ambiente nell’ambito di un finanziamento
(Por Calabria) della Rete ecologica regionale. Grazie alla
Provincia, dunque, il vecchio tracciato da decenni in disuso
diventerà ripercorribile – rigorosamente a piedi
o in bicicletta – nel tratto compreso tra la città e
Longobardi. Un luogo che proprio per l’asperità che
lo caratterizza è riuscito a conservare pressoché integro
il patrimonio naturalistico. Uno scrigno di biodiversità che
sarà adeguatamente valorizzato anche attraverso gli
interventi di Legambiente.
A illustrare le fasi del progetto per la riqualificazione del
tracciato, che prevede, tra le altre cose, anche il recupero
del casello della vecchia stazione ferroviaria di Sant’Onofrio
(locale di proprietà di palazzo “Luigi Razza” che
in futuro si spera possa essere trasformato in un eco-museo), è stato
ieri l’assessore provinciale all’Ambiente Matteo
Malerba nel corso di una conferenza stampa. Incontro al quale
hanno partecipato l’assessore comunale all’Ambiente
Silvestro Scalamandrè – per il quale l’iniziativa
può essere l’avvio di una bonifica completa della
collina che sovrasta Longobardi – i dirigenti regionali
di Legambiente Lorenzo Passaniti e Franco Saragò e l’architetto
Fortunato Griffo, che ha curato lo studio.
L’intervento della Provincia prevede la pulizia e la
messa in sicurezza del sentiero largo 5 metri, il ripristino
del selciato rustico, la realizzazione sul lato a valle di
una staccionata in legno di castagno nella tradizionale configurazione
a Croce di Sant’Andrea, oltre all’allestimento
di alcune aree attrezzate per le attività didattiche
e il tempo libero. «Al termine dei lavori, che dovranno
essere completati nell’arco dei tre mesi dall’affidamento – ha
spiegato l’assessore Malerba – si passerà alla
fase di gestione vera e propria con iniziative di carattere
promozionale che facciano conoscere al meglio questa importante
risorsa ambientale». Grande soddisfazione per l’avvio
del progetto è stata espressa da Passaniti e Saragò. «E’ auspicabile
che una volta realizzato questo primo tratto si possa continuare
nella bonifica e prolungare il sentiero fino al lago Angitola
fino ad arrivare a istituire un Parco ecologico che salvaguardi
l’area collinare che sovrasta il porto di Vibo Marina»,
ha rilevato Passaniti, mentre Saragò ha sottolineato
che il progetto rientra nell’iniziativa nazionale di
Legambiente “Le vie del treno”, finalizzata a valorizzare
le ferrovie di montagna dismesse. «Intervento – ha
aggiunto – che potrà avere ricadute occupazionali.
Per questo Legambiente ha istituito un corso di formazione
in marketing turistico e naturalistico per 28 giovani disoccupati».
Curiosità sul
tracciato
Le prime tratte
delle Ferrovie Calabro-Lucane, concepite sin dall’inizio come una ferrovia di montagna a scartamento
ridotto, furono realizzate all’inizio del ‘900.
La tratta vibonese
delle Ferrovie Calabro-Lucane, è stata
inaugurata il 4 ottobre del 1930.
L’intero percorso che si affaccia a strapiombo sul Golfo
di Sant’Eufemia comprende anche un casello originariamente
denominato “stazione ferroviaria di Sant’Onofrio”.
L’intervento della Provincia riguarderà i
due chilometri e mezzo che dal capoluogo, o meglio dalla
prima
galleria in avanti, si spingono sul costone che sovrasta Longobardi
e proseguono poi verso Pizzo.
Marialucia
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