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“Calabria Ora” – Martedì 24 ottobre 2006 - pag. 26

 

Vibo Questa volta non è ultima

Ma “Ecosistema Urbano 2007” rileva il dilagante abusivismo edilizio


Vibo finisce all’ottantaduesimo posto. Risultato in chiaroscuro per il comune capoluogo di provincia nell’ambito del dossier “Ecosistema 2007”, l’indagine che annualmente viene condotta da Legambiente assieme al Sole 24 Ore, presentata ieri a Roma nel corso di una conferenza stampa organizzata dal presidente nazionale dell’associazione ambientalista Roberto Della Seta e dal caporedattore del “lunedì” del quotidiano di Confindustria Massimo Esposti. Luci e ombre, ancora, ma la città di Vibo, una volta tanto, non finisce agli ultimi posti della graduatoria. Bolzano, Mantova e La Spezia, le città più vivibili dal punto di vista ambientale, sono parecchio distanti, ma anche la 103esima posizione occupata da L’Aquila, la più “insostenibile”, è staccata abbondantemente. L’inchiesta, giunta alla tredicesima edizione, è stata realizzata sulla base di 125 parametri ambientali che confluiscono su 25 indicatori, formulati grazie a interviste e rilevazioni dirette in 103 capoluoghi di provincia. Legambiente e Sole 24 Ore hanno passato al vaglio tutto ciò che attiene la vita di una città, dalla circolazione (motorizzazione, trasporto pubblico locale, isole pedonali, piste ciclabili), passando per la qualità dell’aria, fino allo smaltimento dei rifiuti, al verde pubblico o alla presenza di costruzioni abusive. Vibo, ad esempio, nella speciale classifica riservata alle “piccole città”, è ultima per quanto concerne l’offerta del trasporto pubblico locale, ma balza ad un importante nono posto nella graduatoria generale per la disponibilità di isole pedonali. Ovviamente è ultima per quanto concerne la presenza di piste ciclabili: non fosse altro perché da queste parti piste ciclabili non ve ne sono affatto. Senza infamia e senza lode la capacità di depurazione delle acque fognarie, mentre emerge una sostanziale inefficienza nel recuperare e differenziare una quantità significativa di rifiuti solidi urbani e di ridurre il consumo di fonti energetiche. Si risparmia, relativamente, sul consumo idrico domestico, con 136,3 litri ad abitante al giorno: nono posto. Basti pensare che a Milano se ne consumano oltre 340 litri, mentre la più parsimoniosa, Ascoli Piceno, scende a 103 litri. L’abusivismo edilizio, invece, è da record e Vibo Valentia è drammaticamente in coda assieme alle altre calabresi. Solo Matera e Potenza, per pochi punti percentuali, sono messe peggio. A Vibo, infatti, sono state calcolate 18,83 costruzioni abusive ogni 10 mila abitanti. Quanto al verde pubblico, sono stati rilevati appena 3,36 metri quadrati per ogni abitante, ma in città come Messina si scende addirittura a 0,22 metri quadrati.
L’indagine dà risultati tutto sommato non negativi per quanto attiene la qualità dell’aria.
«Sindaci coraggiosi cercansi – si legge in una nota del presidente di Legambiente Roberto Della Seta – Primi cittadini non rassegnati a considerare ineluttabili le emergenze urbane, prime fra tutte rifiuti, smog e rumore, ingorghi e trasporto pubblico scadente. In questo contesto grigio per trovare la città più sostenibile bisogna andare molto a nord, arrivare a Bolzano, il capoluogo più settentrionale d’Italia. Di limiti, di lacune, di pecche abbonda invece il Sud».

 

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