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“Il
Quotidiano della Calabria”
– Sabato 24 maggio 2008
- pag. 24 |
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Tropea. Secondo le valutazioni illustrate
da Legambiente e Corepla
Rifiuti, situazione a rischio
Anche
in Calabria potrebbe esplodere l’emergenza
TROPEA – In occasione della tappa tropeana di Goletta
Verde, si è tenuto, a bordo de “La Catholica”,
storica imbarcazione di Legambiente, un incontro a tema promosso
da Legambiente e Co.Re.Pla (Consorzio nazionale per il Recupero
degli imballaggi in Plastica).
L’argomento oggetto dell’incontro è stato
quello dei rifiuti solidi urbani, tema di rilevante attualità in
Campania ma che rischia di diventare preoccupante anche nel
territorio vibonese, a causa delle note difficoltà di
gestione riscontrate dalla Proserpina.
Presenti al dibattito Nino Morabito, coordinatore regionale
di Legambiente, Nico Tucci, responsabile ecosportello di Vibo
Valentia, Antonio Purita, responsabile tecnico della Proserpina,
Franco Saragò, amministratore regionale di Legambiente,
Franco Pulicari, componente il direttivo del circolo Legambiente
di Santa Domenica di Ricadi.
Per Franco Saragò, «i risultati ottenuti in questi
anni attraverso le varie campagne ambientaliste di cui siamo
stati promotori, hanno certamente sortito ottimi risultati.
Ritengo, tuttavia, - ha aggiunto Saragò – sia
di fondamentale importanza che gli organismi preposti alla
salvaguardia ed alla valorizzazione dell’ambiente facciano
sinergia tra di loro. La Proserpina, società che si
occupa di raccolta differenziata, rischia il collasso finanziario
a causa delle inadempienze economiche degli enti locali. L’obiettivo
che ci proponiamo – ha concluso l’esponente di
Legambiente – è quello di sensibilizzare la popolazione
contro l’illegalità nell’ambiente marino
e costiero e, infine, educare le nuove generazioni a un rapporto
più equilibrato con l’ambiente». Purita
si è invece soffermato sulla situazione complessa che
si registra in Calabria, ed a Vibo in particolare, in merito
alla gestione dei rifiuti.
«Se la Proserpina dovesse fermarsi – ha ammonito – si
potrebbe interrompere un segmento del ciclo della raccolta
differenziata, ovvero quello che inizia con la raccolta comunale.
E, con la stagione estiva alle porte, si creerebbe purtroppo
una situazione spiacevole. La percentuale di raccolta differenziata
registrata nella provincia di Vibo lo scorso anno è stata
del 13%, a fronte di un obbligo del 45% previsto dalla normativa
di settore. In prospettiva, tuttavia, le previsioni sono decisamente
migliori. Quanto alla raccolta indifferenziata – ha concluso
Purita – la situazione non è certamente delle
migliori. Infatti, nel territorio provinciale manca una discarica
di servizio, per cui ci si appoggia ad una ditta di Lamezia
Terme. Quest’ultima, non ricevendo il dovuto corrispettivo
della prestazione da parte della Regione Calabria, con la quale
a suo tempo ha stipulato un contratto di appalto, potrebbe
far venire meno l’espletamento del proprio servizio,
determinando quindi la paralisi».
I tempo tecnici necessari per l’individuazione di siti
idonei per il deposito dei rifiuti e per l’espletamento
del bando per l’individuazione di una ditta cui affidare
il servizio di smaltimento, che ammonta a 60 mila euro circa,
potrebbero infatti sfociare in una situazione ambientale simile
a quella che sta vivendo la popolazione partenopea.
Dal canto suo, il coordinatore regionale di Legambiente Nino
Morabito ha posto l’attenzione sul fenomeno dell’eco-mafia
esistente in Calabria.
Alessandro Vicari