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“Il
Giornale di Calabria” – Sabato 24 marzo 2007
- pag. 12 |
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Operazione
del Corpo forestale dello Stato nel Vibonese. Effettuati sequestri
e denunce
Per
combattere l’abusivismo
VIBO
VALENTIA – Nel corso di un servizio predisposto dal Comando
provinciale del Corpo forestale dello Stato sul fenomeno dell’abbandono
incontrollato di rifiuti e di contrasto all’abusivismo
edilizio, sono stati sottoposti a controllo numerosi cantieri
edili sulla costa tirrenica tra Zambrone, Briatico e Tropea,
luoghi di particolare pregio ambientale e paesaggistico.
Gli uomini del Corpo forestale dei reparti di Soriano Calabro,
Spilinga e Vibo Valentia e del Nucleo investigativo di polizia
ambientale e forestale, coadiuvati da un elicottero del Nucleo
operativo aeromobili del Corpo forestale di Lamezia Terme, hanno
controllato oltre 50 soggetti e 20 autovetture. Oltre alle verifiche
riguardanti la normativa urbanistico-edilizia e paesaggistico-ambientale,
ad alcune ditte edili sono state contestate gravi violazioni
in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, nonché
sulla inosservanza della normativa regolante l’impiego
di manodopera, con particolare riferimento ai lavoratori stranieri.
In materia edilizia, in particolare, nel comune di Ricadi, comprensorio
di Capo Vaticano, in località Punzolo, sono state ravvisate
gravi irregolarità nella costruzione di un manufatto
a tre piani, su una superficie complessiva di circa 1.140 mq,
in quanto realizzato in difformità alle autorizzazioni
rilasciate. Per tale motivo l’immobile è stato
posto sotto sequestro penale ed i titolari della costruzione
sono stati deferiti all’Autorità giudiziaria. Sempre
a Ricadi, in località Tonicello, due persone sono state
denunciate per reiterata violazione di sigilli e contestuale
realizzazione di manufatti in muratura su arre ed immobili già
posti sotto sequestro.
Il personale del Comando stazione di Vallelonga, infine, ha
posto sotto sequestro un’area in località Granatara
del territorio del comune di Francavilla Angitola, avente una
superficie di circa 1.000 metri quadrati. E’ risultato
che il sito, da diverso tempo, veniva utilizzato da ignoti per
il conferimento abusivo di rifiuti speciali, pericolosi e non
pericolosi quali frigoriferi, lamierati, carcasse di automobili,
suppellettili, calcinacci e materiale plastico.