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“Calabria
Ora ” – Giovedì 23 novembre 2006 -
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Della
Seta allarma la Regione
Il
Presidente di Legambiente chiede più responsabilità
su Europaradiso
CROTONE –
L’Italia è al primo posto per le procedure di infrazione
della normativa europea in materia ambientale. L’annuncio
allarmato viene da Roberto Della Seta, presidente nazionale
di Legambiente, che nella mattina di ieri ha incontrato una
delegazione di parlamentari europei insieme alle altre associazioni
ambientaliste italiane. «Un primato, il nostro, davvero
vergognoso – ha commentato Della Seta – E’
necessario ripristinare il rispetto delle regole come principio
inderogabile». Le prime a doversi convincere di questa
emergenza ed a lavorare alla sua soluzione, secondo il presidente
di Legambiente, sono le istituzioni ed anche le regioni dovrebbero
fare la loro parte per riscattare il Paese.
Chissà cosa avrà pensato quindi Della Seta quando,
lo scorso 20 novembre, la IV Commissione permanente del Consiglio
regionale ha espresso parere negativo in merito alla delibera
di Giunta regionale del 27 maggio 2005 che aveva posto dei vincoli
ambientali sull’area della foce del Neto dove il magnate
israeliano David Appel sogna di costruire Europaradiso.
La decisione della Commissione presieduta dall’onorevole
Francesco Sulla potrebbe rappresentare un passo in avanti per
l’eliminazione di tutte quelle condizioni che, al momento,
impediscono la realizzazione del megavillaggio turistico contro
il quale Legambiente si è già scagliata innumerevoli
volte. L’associazione ambientalista ha più volte
espresso il suo parere fortemente negativo nei confronti di
Europaradiso, al punto da fare ricorso alla Commissione Europea
per incompatibilità con il Sic (Sito di interesse comunitario)
e la Zps (Zona di protezione speciale) che sorgono sull’area
individuata per il villaggio.
Della Seta direbbe senz’altro che, in questo caso, la
regione non ha saputo tutelare l’area di interesse ambientale.
E’ dello stesso parere il segretario regionale di Rifondazione
Comunista, Rocco Tassone, che nella giornata di ieri si è
dichiarato scandalizzato per quanto sta avvenendo in seno alla
Regione. «La stessa maggioranza trasversale che ha approvato
le linee guida della Legge Urbanistica regionale monche dell’articolo
58 bis ha bocciato, nella IV Commissione consiliare, la proposta
di delimitazione delle Zps». Questo, secondo Tassone,
dimostrerebbe che nel Consiglio regionale è rappresentato
un “partito della speculazione”, dal quale si distinguerebbe
solo Rifondazione Comunista che si è opposta in entrambi
i casi.
Durante il consiglio dello scorso 10 novembre, la proposta del
consigliere di An Pasquale Senatore di approvare le linee guida
della Legge Urbanistica regionale stralciando l’articolo
58 bis fu accolta anche dalla maggioranza, mentre l’assessore
Tripodi del Prc lasciò l’assemblea alterato. L’articolo
vietava di costruire a meno di 700 metri dalla costa ed avrebbe
rappresentato un vincolo per tutta la costa calabrese, ma soprattutto
per Europaradiso. L’eliminazione di quel controverso articolo
ed il parere negativo espresso dalla IV Commissione sulla perimetrazione
delle Zps, secondo Tassone sono palesemente finalizzate alla
rimozione degli ostacoli di legge che potrebbero frapporsi all’operazione
di Europaradiso, e sarebbe la prova che i poteri forti sono
passati dalla speculazione nuda e cruda del passato, legalizzata
con qualche sanatoria, alla attuale legittimazione normativa
delle operazioni in fase preliminare. I consiglieri regionali,
insomma, starebbero creando supinamente le condizioni affinché
Appel ed altri come lui possano venire a speculare sul territorio
calabrese.
Sara
Grilletta