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“Calabria Ora”
– Venerdì 23 maggio 2008
- pag. 38 |
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Tappa vibonese di Goletta verde
Proserpina e Daneco, sos rifiuti:
rischiamo di diventare come Napoli
I responsabili regionali
di Legambiente Franco Saragò e
Nino Morabito – in collaborazione con il circolo ambientalista
di Ricadi e con il Consorzio nazionale per la raccolta, il
riciclaggio e il recupero dei rifiuti di imballaggi in plastica
rappresentato da Eleonora Siligo – hanno prospettato,
a bordo della Goletta verde regionale ancorata al porto di
Tropea, il programma di iniziative di informazione e sensibilizzazione
per la tutela delle coste e del mare calabrese. Sulla nave
saranno svolte attività didattiche rivolte alle scolaresche,
si incontreranno associazioni agricole e venatorie. Il 24 maggio
nella spiaggia di Formicoli di Santa Domenica di Ricadi, i
volontari di gruppi e associazioni locali (Ancora, Annarè,
Arcobaleno, Benessere, Medea, Nuova Civiltà, Aism, Centro
di salute mentale e Lega navale di Tropea, Auser, le scuole
medie del comune di Ricadi) daranno vita all’iniziativa “Spiagge
e Fondali puliti” per liberare le spiagge e i fondali
dai rifiuti. Il 25 maggio gli amministratori locali al porto
tropeano discuteranno dell’area marina protetta “Costa
degli dei”, infine sabato e domenica a Santa Domenica
di Ricadi, bambini e genitori potranno visitare “Il castello
del riciclo”, dove potranno assistere a lezioni ludiche
sul ciclo dei rifiuti. Su questo argomento sono intervenuti
il responsabile dello sportello ecologico della provincia di
Vibo Valentia Nico Tucci e Antonio Purita, direttore tecnico
della Proserpina, la società a capitale pubblico-privato
che si occupa del ciclo dei rifiuti del Vibonese.
«
Se la Proserpina fallisce e la Daneco chiude la discarica di
San Pietro Lametino (come minaccia di fare da sei mesi) corriamo
il serio rischio di una situazione campana», ha detto
Nico Tucci, che ha aggiunto: «Noi calabresi abbiamo la
fortuna di essere solo due milioni e di aver a disposizione
un vasto territorio in cui individuiamo i siti per le discariche
autorizzate e legali secondo il decreto Ronchi e il Testo unico
ambientale ma se non provvediamo a differenziare sempre di
più i rifiuti ci potrebbero essere ricadute pericolose
per l’ambiente e per i cittadini». Nella provincia
di Vibo Valentia, che conferisce i propri rifiuti alla Multiservizi
di Lamezia Terme, non esistendo nel vibonese, per scelta politica,
alcuna discarica autorizzata, nel 2007 si sono differenziate
312 tonnellate di rifiuti (dati Corepla) pari al 13% della
raccolta e si dovrebbe arrivare al 45% entro il 2008, «anno
in cui – ha spiegato Antonio Purita – se la Proserpina
non chiude si dovrebbero raccogliere in modo differenziato
480 tonnellate». Il direttore della Proserpina ha voluto
smentire la voce popolare secondo cui anche se i cittadini
raccolgono e buttano i rifiuti in maniera differenziata questi
poi vengono smaltiti nello stesso modo e negli stessi siti
dei rifiuti: «Questo non è vero, il sito di stoccaggio
dei rifiuti differenziati della provincia si trova nel comune
di Ricadi e lo gestisce la società privata Ecoshark.
La situazione dello smaltimento dei rifiuti in Calabria è complessa.
Nico Tucci ha precisato che «in circa 24 mesi, i 14 Ambiti
territoriali ottimali calabresi, con il conferimento delle
loro deleghe alle Province da parte del commissariato regionale
dei rifiuti si ridurranno a 5, uno per provincia, apportando
semplificazione burocratica e risparmio economico». Il
problema economico attanaglia per il momento la Proserpina
che vanterebbe crediti dai Comuni vibonesi per 5-6 milioni
di euro. «I Comuni hanno addirittura scoraggiato la raccolta
differenziata sentendola come un aggravio di costi – ha
quindi evidenziato Antonio Purita. Ma se gli enti non pagano
la Proserpina e se veramente chiudesse la Daneco lametina,
i rifiuti resterebbero nelle strade del vibonese». Al
riguardo è stato annunciato che il 28 maggio Legambiente
farà un incontro anche con il consorzio Conai, ma se
il ciclo dei rifiuti si inceppa è alto il rischio di
una situazione… napoletana.
Massimo Pietropaolo