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“Il
Quotidiano della Calabria” – Domenica 21 gennaio
2007 - pag. 16 |
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«Ecco
i prossimi ecomostri da abbattere»
Capo
Rizzuto (KR), ovvero il mostro nell’area marina
protetta. Le ruspe si fanno attendere, nonostante il sequestro
con l’operazione Isola Felice portata avanti con la Questura
di Crotone di ben 245 abitazioni realizzate senza alcuna concessione
edilizia e l’ordinanza di demolizione confermata dalla
Procura della Repubblica. Gran parte degli immobili sequestrati,
tra cui ville di notevoli dimensioni e valore, risulterebbe
di proprietà di persone affiliate alla cosca degli Arena,
mentre gli altri apparterrebbero a esponenti di clan diversi.
Il blitz ha consentito di denunciare all’Autorità
giudiziaria 250 persone.
Palafitta
e Trenino a Falerna Scalo (CZ), sono i soprannomi che
residenti e turisti hanno dato alle due costruzioni realizzate
direttamente sul bagnasciuga, tanto che la prima nei giorni
di mare grosso ondeggia al punto da sembrare una casa galleggiante,
mentre gli appartamenti al piano terra della seconda si riempiono
puntualmente di sabbia.
L’Orchidea
a Grisolia (CS) è il villaggio-camping posto
sotto sequestro nell’aprile del 2005 perché risultato
interamente abusivo. La struttura turistica si trova immersa
nel verde della Riviera dei Cedri e si affaccia direttamente
sulla spiaggia, ricoprendo un’area di circa 30.000 metri
quadrati. Boungalows e miniappartamenti dotati di ogni comfort,
ma privi di regolari autorizzazioni in zona sottoposta a vincolo
ambientale e in pieno demanio. Nella primavera del 2006, il
complesso, grazie a un provvedimento della Procura di Paola,
è stato dissequestrato temporaneamente fino al 30 settembre
2006. Come dire, «vi lasciamo lavorare tranquilli per
la stagione balneare».
Costa
degli Dei a Capo Vaticano (VV), dove la Forestale ha
posto sotto sequestro una ventina di immobili lungo il litorale
del comune di Ricadi. La gran parte degli edifici si trova all’interno
di villaggi turistici o in prossimità di essi e ricade
in zone sottoposte a vincolo paesaggistico-ambientale. I proprietari
delle strutture, del valore di circa due milioni e mezzo di
euro e alcuni liberi professionisti sono stati deferiti all’Autorità
giudiziaria. In totale i forestali hanno denunciato 25 persone,
ne sono state poi arrestate altre 4 per violazione dei sigilli.
In relazione ad alcuni immobili è intervenuta la sanatoria,
mentre gli altri sono in attesa di demolizione dopo l’ordinanza
del Comune.