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“Il
Quotidiano della Calabria”
– Sabato 19 luglio 2008 -
pag. 23 |
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Ricadi. Nel corso della stagione estiva la situazione tende
ad aggravarsi
Cumuli di spazzatura ovunque
Molte le zone del territorio interessate dal problema
RICADI – La spazzatura è il segno tangibile e
spesso anche particolarmente maleodorante dell’esito
frenetico di una civiltà consumistica purtroppo sempre
più destinata a divorarsi ed ad autodistruggersi.
Questo segno è facilmente individuabile nel comprensorio
di Capo Vaticano dove, se è di palmare evidenza che
la produzione di spazzatura si moltiplica all’ennesima
potenza durante la stagione estiva visto l’incrementarsi
della popolazione presente, è altrettanto evidente che
nel corso dello stesso periodo dell’anno è facile
riscontrare l’inciviltà e l’indifferenza
di quanti sono soliti infrangere le regole più elementari
del vivere civile deturpando, fra l’altro, anche il suggestivo
paesaggio della ridente località turistica.
Numerosi, infatti, i siti sparsi sul territorio del comune
di Ricadi in cui si rinvengono quantità rilevanti di
materiali inquinanti di vario genere, depositati illegittimamente
nei pressi dei bidoni dell’immondizia.
Per citarne solo alcuni: in località Tono, nel parcheggio
comunale, i sacchi di immondizia formano sovente una autentica
montagna; nel rettilineo che conduce a Santa Maria, sotto il
piccolo ponte ferroviario, al materiale inquinante depositato
si associano anche suppellettili di ogni genere e taniche di
olio da ristorazione; sempre a Santa Maria, nei pressi del
Petit Suise, nonostante siano stati, comunque, rimossi i raccoglitori
della spazzatura, il deposito prosegue senza rispetto alcuno
per la raccolta differenziata. L’elenco, è triste
doverlo constatare, purtroppo potrebbe continuare e con molti
esempi.
Ma qual è la tipologia dei rifiuti abbandonati oggetto
di illeciti?
Si va da ingenti quantità di oggetti in eternit, il
cui elevatissimo grado di inquinamento, anche con rischi di
natura cancerogena, è noto a tutti, a taniche di olio
di natura industriale, presumibilmente utilizzate per la ristorazione
da strutture ricettive. Ma anche bidoni di vernice, copertoni
di autoveicoli, e quant’altro. Questo atteggiamento incivile è,
per certi versi, paradossale.
Infatti mentre, da un lato, vi è il tentativo di sensibilizzare
la cittadinanza alla raccolta differenziata attraverso l’avvio
del progetto comunale “La raccolta differenziata dei
rifiuti con il sistema Porta a Porta”, dall’altro,
vi è chi, purtroppo, continua a gettare materiale inquinante
al di fuori dei cassonetti della spazzatura, con grave nocumento
per la salute pubblica e per l’ambiente.
I rifiuti sono un problema relativamente recente, frutto della
società dei consumi. Solo trent’anni fa, nelle
campagne del comprensorio di Capo Vaticano, praticamente non
esistevano e nelle città ogni abitante ne produceva
circa 200 grammi al giorno. Oggi la produzione è di
circa un chilo e mezzo di rifiuti al giorno per ciascun abitante,
con una tendenza, comunque, ad una continua crescita.
Non è possibile risolvere il problema senza il contributo
di tutti e senza modificare le abitudini consolidate.
Alessandro Vicari