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“Il
Quotidiano della Calabria” – Domenica 18 settembre
2005 – pag. 32 |
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Ricadi.
Appello al Comune da Legambiente
Ambiente:
«Urge cambiare rotta»
RICADI –
A proposito delle dichiarazioni del Sindaco facente funzioni
di Ricadi, Legambiente Calabria tiene a ribadire che la situazione
ambientale di questo territorio «è una delle più
critiche in assoluto del comprensorio vibonese».
«Così come abbiamo già dichiarato in occasione
della conferenza stampa di Goletta Verde tenutasi lo scorso
agosto a Tropea, - commenta Lorenzo Passaniti,
Coordinatore del Comitato Scientifico Regionale dell’Associazione
- da più anni a questa parte denunciamo l’insostenibile
presenza di strutture abusive nell’area di Capo Vaticano.
Strutture abusive “legalizzate” da un piano regolatore
comunale che consente inopinatamente di costruire fino a 30
metri dalla linea di battigia.
Tale situazione, compresa l’irresponsabile proposta di
realizzare, in prossimità della spiaggia di Santa Maria,
un porticciolo, ha fatto sì che il Comune di Ricadi abbia
ricevuto per ben due anni consecutivi (2003 e 2004) la Bandiera
Nera assegnata da Legambiente alle situazioni più gravi
di aggressione all’ambiente marino.
Pertanto, - continua Passaniti - anche se per il 2005 il Comune
di Ricadi non ha ricevuto da Legambiente il meno abito dei suoi
riconoscimenti, non è detto che la politica ambientale
condotta dall’amministrazione di Ricadi sia stata "promossa":
infatti, basta dire che quest’anno la Guida Blu (redatta
da Legambiente con la prestigiosa collaborazione del Touring
Club Italiano) assegna a Ricadi due vele contro le quattro vele
dello scorso anno. Questo basta a "bocciare" quanto
fin qui programmato e realizzato nel territorio ricadese».
Anche Lidia Liotta, presidente regionale di
Legambiente afferma che «lo scopo della nostra associazione
attraverso la campagna di Goletta Verde non è solo quello
di monitorare lo stato delle acque di balneazione, ma è
anche quello di denunciare i casi in cui l’equilibrio
degli ecosistemi costieri e marini viene messo in pericolo o,
peggio, compromesso dall’indiscriminata attività
dell’uomo. I dati del dossier "Mare Monstrum"
di Legambiente confermano, del resto, che l’abusivismo
edilizio sul demanio è il principale dei problemi per
l’ambiente marino e costiero in Calabria (con 432 infrazioni
accertate, pari al 31% delle infrazioni totali, 486 persone
denunciate o arrestate e 160 sequestri effettuati). Situazioni
critiche che minacciano l’integrità e l’equilibrio
ambientale sono ben visibili nel territorio di Ricadi. E’
urgente un cambio di rotta. Ci auguriamo che l’Amministrazione
Comunale di Ricadi, invece di perdersi in inutili polemiche,
sia finalmente in grado di dare una sterzata netta verso un
modello di sviluppo ecosostenibile che preveda rispetto per
l’ambiente, gestione condivisa dei servizi e strutture
ricettive perfettamente integrate».