Crescono
di giorno in giorno le manifestazioni di solidarietà e le attestazioni di stima a Franco
Saragò, presidente di Legambiente per la provincia
di Vibo Valentia e dell’Ambito territoriale caccia
2, dirigente del Partito democratico e anche componente
del consiglio direttivo del Parco regionale naturale
delle Serre, fatto oggetto di una grave intimidazione.
Nella notte tra domenica 9 e lunedì 10, infatti,
gli emissari della malavita si sono recati in via Monumento,
dove Saragò vive assieme alla sua famiglia ed
hanno cosparso con del liquido infiammabile la sua Alfa
33, dando così fuoco ad una miccia legata alla
sua seconda vettura, una vecchia Arna, sul cui cofano
era stata lasciata una tanica di benzina. In pochi minuti
si è scatenato un rogo infernale, che ha anche
attaccato le vicine finestre della sua abitazione.
Oggi, per esprimere la propria vicinanza, anche a nome
del consiglio dell’ente da lui guidato, chiede
di intervenire il neo presidente del Parco delle Serre,
Luigi Stillitano, che esordisce condannando il gesto
inconsulto perpetrato ai danni di Saragò. «Un
gesto che offende il suo notevole senso di responsabilità che,
come uomo e come rappresentante delle istituzioni, ha
avuto modo di palesare nel corso degli anni con ottimi
esiti e con grande competenza. Il territorio vibonese
e quello calabrese in genere – afferma Stillitano – non
hanno bisogno di atti di così alta viltà,
perché non lo meritano affatto e perché ne
offendono in modo evidente l’immagine; essi, al
contrario, necessitano della massima considerazione.
Siamo totalmente convinti della bontà delle azioni
di Franco Saragò – aggiunge il presidente – e,
nella fattispecie, come Parco regionale delle Serre auspichiamo
che continui ad esprimersi in maniera convinta e proficua,
come uomo dedito ed impegnato, a favore di quelle iniziative
che lo vedono protagonista anche per tutte le altre realtà in
cui è coinvolto e che hanno bisogno di lui».
Fin qui, dunque, l’attestazione di stima che però non
si esaurisce qui, perché l’intervento del
presidente del Parco regionale delle Serre si sviluppa
anche lungo la direttrice delle soluzioni da adottare
in casi di questo genere. «Per combattere episodi
simili – afferma infatti Stillitano – è necessario
l’intervento di tutti, e quando dico tutti intendo
il mondo della scuola, dell’associazionismo, della
Chiesa e della stessa politica, ambiti certamente sensibili
ove bisogna affermare quotidianamente tutti quei sani
principi che possono garantire una società maggiormente
tranquilla, capace di esprimere tutte le proprie potenzialità e
di scrollarsi definitivamente di dosso la cattiva nomea
che la vuole criminale e violenta. Tutti devono contribuire,
nessuno escluso – conclude Stillitano – affinché ciò si
realizzi, anche perché essendo ormai la Calabria
fanalino di coda in ogni settore, ci deve essere una
forte reazione da parte di ciascuno di noi, pena l’esclusione
da tutte quelle realtà che contano e che possono
far compiere quel salto di qualità invocato da
più parti».
Antonio Baldari