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“Il Giornale di Calabria” – Martedì 18 luglio 2006 - pag. 13

 

Legambiente ha confermato il suo dissenso alla costruzione del megacomplesso turistico a Crotone

Europaradiso: ribadito il no


CROTONE – Legambiente si schiera contro l’ipotesi di progetto di Europaradiso, una città delle vacanze extra-lusso a pochi chilometri da Crotone, e in occasione del passaggio lungo la costa ionica di Goletta Verde ha organizzato una conferenza stampa per spiegare i suoi “No”. All’incontro hanno preso parte Roberto Della Seta, presidente dell’associazione, Antonino Morabito, coordinatore Legambiente Calabria, Antonio Tata, presidente Legambiente Crotone. «Il territorio interessato dal progetto – ha esordito Roberto Della Seta – è naturalisticamente pregiato, tanto che a più riprese è stata proposta la trasformazione di questa area in parco regionale. Qui transitano o sostano almeno 100 diverse specie di uccelli e nidificano alcuni animali particolarmente protetti, come la tartaruga caretta caretta. Oggi magari è un “europaradiso”, domani potrebbe diventare un euroinferno». Per questi motivi la zona in questione, la foce del fiume Neto, è protetta dall’Unione Europea: qui c’è infatti un Sic, un sito di interesse comunitario, e una Zps, una zona di protezione speciale. «Cancellare tutto questo con edifici grandi 10 volte quelli di Punta Perotti – ha affermato Della Seta – non è nemmeno lontanamente accettabile». Il progetto in questione si chiama appunto Europaradiso e prevede la realizzazione, lungo sei chilometri di litorale e su un’area di 1.200 ettari, di strutture alberghiere per circa un milione e mezzo di metri quadrati e oltre 4 milioni di metri cubi. Ma forse due numeri più di altri danno l’idea delle dimensioni della lottizzazione: per completare Europaradiso 10 miliardi di euro (una finanziaria) e le sue strutture potrebbero accogliere 60mila turisti, lo stesso numero di abitanti della vicina Crotone. La nuova città progettata da un gruppo di imprenditori israeliani dovrebbe essere composta da hotel a cinque e sei stelle extra lusso, campi da golf, parchi acquatici, piscine, Disney village, aree commerciali e zone verdi nonché da uno stadio per 20-30mila spettatori. Attualmente è in fase avanzata l’iter procedurale per la realizzazione del primo lotto: 6 alberghi, 9mila posti letto, 478mila metri cubi di strutture, 2 miliardi di euro di investimenti. Contro il progetto Legambiente ha appena presentato un esposto alla Commissione europea, in quanto gli interventi edilizi sarebbero incompatibili con la presenza del Sic e della Zps. «Non siamo ovviamente contrari alla realizzazione di alberghi e strutture ricettive turistiche, così come a qualsiasi ipotesi di valorizzazione della Calabria – ha sottolineato Della Seta – Nel caso di Europaradiso però ci sono alcuni elementi del progetto che impongono una netta opposizione, altri che fanno nascere troppi dubbi e perplessità. In una regione come la Calabria non ha senso né da un punto di vista ambientale né da un punto di vista economico fare tabula rasa delle poche aree naturalistiche pregiate ancora non toccate dalla speculazione edilizia e dall’abusivismo. Di questo si devono convincere gli amministratori della regione: accanto all’evidente impatto ambientale sono anche ragioni di carattere economico e di modello turistico a sconsigliare l’attuazione del progetto. Intanto – ha aggiunto Della Seta – qualche dubbio sulla società che lo propone è lecito. Si tratta del gruppo dell’investitore israeliano David Appel, noto in patria soprattutto per uno scandalo che stava per travolgere Ariel Sharon. Lo scandalo – ha affermato Della Seta – fece naufragare il progetto greco. Ora David Appel tenta la replica in Magna Grecia!». «Possibile che nessuno nelle istituzioni calabresi visti i soldi in ballo e la dimensione del progetto si sia preoccupato di verificare la solidità finanziaria di Appel? – si chiede polemicamente Antonino Morabito – Purtroppo in Regione come nel comune di Crotone tutti sembrano innamorati di questa megaspeculazione e sognano una nuova Eldorado per la Calabria, quando invece bisognerebbe stare con gli occhi bene aperti».

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