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“Il
Quotidiano della Calabria” – Martedì
18 luglio 2006 - pag. 14 |
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L'associazione
ribadisce il suo no forte e chiaro al megainsediamento turistico
a Crotone
«Spostiamo
Europaradiso»
Secondo
Legambiente «il progetto è fumoso e colmo di ambiguità»
CROTONE -
Il progetto Europaradiso equivale a dieci Punta Perotti, secondo
Legambiente, e per questo è anomalo, ambiguo, fumoso
e dannoso per la Foce del Neto; ma potrebbe essere realizzato
in un'altra parte della provincia. Da una parte, il presidente
nazionale di Legambiente, Roberto Della Seta,
ha bocciato il progetto dell'insediamento turistico Europaradiso,
che dovrebbe sorgere alla foce del fiume Neto, in un'area tutelata
da vincoli Sic e Zps; dall'altra, si è detto favorevole
alla delocalizzazione. I vertici nazionali, regionali e locali
di Legambiente, ieri pomeriggio, nel corso di una conferenza
stampa tenutasi sulla terrazza della Lega navale di Crotone,
hanno decisamente bollato il megavillaggio, spiegando le ragioni
del no. «Europaradiso - ha spiegato Della Seta - è
qualcosa di assolutamente anomalo non solo per la Calabria,
ma per l'Italia. Sappiamo che l'idea è di tirare su quattro
milioni di metri cubi di cemento, che equivalgono a 10 volte
Punta Perotti. La dimensione dell'investimento è di 10
miliardi di euro. A fronte di ciò, il progetto degli
israeliani è molto fumoso. Non c'è un business
plan e non sappiamo come saranno distribuiti i quattro milioni
di metri cubi di edifici».
Le perplessità a riguardo del presidente nazionale di
Legambiente sono più d'una. «E' un progetto dannoso
dal punto di vista ambientale - ha osservato Della Seta - è
un progetto che fa a pugni con l'interesse economico ed occupazionale
dei calabresi». I dubbi di Della Seta vanno al di là
dell'impatto ambientale che l'insediamento avrà sulla
foce del Neto: «Il volume di investimenti per Europaradiso
equivale a una manovra finanziaria. E' paradossale che essendo
in gioco una cifra di questo genere nessuno, all'interno degli
enti locali che devono autorizzare e supervisionare il progetto,
si sia preoccupato di fare una verifica finanziaria della solidità
economica delle imprese legate a David Appel». Anche per
il coordinatore regionale di Legambiente, Antonino Morabito,
Europaradiso rappresenta «un pericolo concretissimo»
e costituirebbe «un ennesimo duro colpo al patrimonio
del territorio». In particolare, per Morabito il progetto
è «una farsa» ed «è incettabile
che la classe politica sposi questa idea, perderebbe di credibilità».
«Crotone - ha avvertito Morabito - ha bisogno di tutto
tranne di un ennesimo bluff». Per Antonio Tata,
presidente di Legambiente Crotone, si tratta soprattutto di
rispettare le regole: «Europaradiso non si può
fare lì perché ci sono dei vincoli. C'è
un'area tutelata da leggi che impediscono la realizzazione di
quelle opere».
«I vincoli Sic e Zps - ha precisato anche Della Seta -
sono stati creati per volere delle istituzioni locali. Il caso
Europaradiso porterà l'Italia ad uno scontro con l'Ue
e sarà complicato per la Regione andare a Bruxelles a
dire che la Zps ora è superflua». A questo proposito,
come si ricorderà, nei mesi scorsi Legambiente ha presentato
un esposto alla Commissione europea, chiedendo che scatti la
procedura d'infrazione Ue nei confronti dell'Italia. Legambiente
ha promesso ieri che contro Europaradiso promuoverà una
campagna, a livello nazionale. L'associazione si è detta,
però, favorevole alla delocalizzazione del progetto.
«Va abbandonata l'idea di realizzare qualsiasi intervento
edilizio alla foce del Neto - ha detto Della Seta - e va indetta
una conferenza di programmazione tra i comuni del Crotonese
per stabilire dove è possibile costruirlo».
«Stanno per essere sanati un milione e 840 mila metri
cubi di case abusive - ha ricordato Tommaso Tedesco,
del circolo crotonese di Legambiente - all'interno dell'Area
marina protetta Capo Rizzuto. Europaradiso potrebbe essere costruito
lì».
Legambiente, infine, ha lanciato un appello agli amministratori
locali. «Mi rivolgo alle autorità regionali e all'amministrazione
comunale - ha concluso Della Seta - perché si facciano
carico degli interessi ambientali, sociali e occupazionali del
Crotonese».
Intanto, in città è scontro aperto tra chi è
favorevole e chi è contrario all'insediamento. Questa
mattina, l'ex sindaco Pasquale Senatore, oggi
consigliere regionale terrà una conferenza stampa su
Europaradiso.
Patrizia
Pagliuso