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“Il Giornale di Calabria” – Mercoledì 17 gennaio 2007

 

Pecoraro Scanio: «Da questa regione esempi concreti»

CATANZARO - Dalla Calabria esempi concreti, prima nel campo della raccolta differenziata, con un progetto di decisa accelerazione, ora con una serrata lotta all’abusivismo edilizio.
Il ministro dell’Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, che non ha voluto mancare l’appuntamento con l’inizio dei lavori per l’abbattimento dell’ecomostro di Copanello di Stalettì, un imponente scheletro di cemento armato su uno dei tratti più belli della costa ionica catanzarese, loda l’impegno della Regione che - dice - da diverse settimane porto ad esempio in tutto il Paese. «L’obiettivo che intendiamo perseguire, e qui oggi registriamo un fatto concreto - ha detto il ministro dell’Ambiente - è strategico: stabilire che, in Italia, l’epoca dei mostri lungo le coste in generale deve essere considerata tramontata. Qui da Copanello si dà un forte segnale di legalità e una risposta seria ed efficace che serve anche come deterrente verso tutti coloro i quali vogliono continuare a fare abusi. È molto importante sottolineare che questa demolizione è all’interno di una pianificazione che prevede la prosecuzione degli abbattimenti di edificazioni abusive anche in altre zone della Calabria». Dove sono state fatte delle vere e proprie porcherie a mare con finti ripascimenti e finte scogliere - ha sottolineato Pecoraro Scanio - recuperare e rinaturalizzare è segno di buon senso e di amore per il turismo di qualità. In tutta Italia abbiamo avuto troppi affari di finte opere di tutela a mare che sono servite soltanto per far fare solo un po’ di soldi. Nella Finanziaria è previsto un fondo, che ho voluto a tutti i costi, istituito per abbattere gli abusivismi dentro i parchi e nelle riserve naturali».
Il ministro ha poi riferito dell’azione portata avanti in Calabria dal Nucleo tutela ecologica dei carabinieri che ha fatto un censimento degli ecomostri dal quale emergono 38 casi di cui 5 in provincia di Catanzaro, 2 a Cosenza, 5 a Crotone, 21 a Reggio Calabria e 5 a Vibo Valentia. «Lavoreremo anche su questi casi - ha proseguito Alfonso Pecoraro Scanio - per mettere a posto tutte le procedure burocratiche e quindi proseguire con le opere di demolizione e riportare le cose come prima. Da Copanello parte un segnale, importante più che mai oggi, con le condizioni mutevoli del clima, e cioè che la tutela delle nostre coste è una priorità per questo Governo. Ora si va avanti in tutto il Paese, anche perché questo genere di interventi possono favorire occupazione e lavoro, ristabilendo principi di legalità».

 

Il Giornale di Calabria - www.giornaledicalabria.it

 

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