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“Il
Quotidiano della Calabria” – Martedì
16 gennaio 2007 - pag. 12 |
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Copanello.
Oggi alla presenza del ministro all'Ambiente Pecoraro Scanio
si abbatte l’ “Alveare”
Dopo
trent'anni giù l'ecomostro
Loiero:
«Si cancella uno sfregio e si concretizza una politica
di legalità»
COPANELLO
(Cz) - Il ministro dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, stamattina
alle 10,30 sarà a Copanello di Stalettì per presenziare
a quello che da più parti viene definito un evento: l'abbattimento
dell'ecomostro, il cosiddetto "alveare" che da quasi
trent’anni troneggia sul promontorio di Copanello. Un
gigante di cemento dalle orbite vuote di ben 16 mila metri cubi
con quattro corpi di fabbrica di cui uno di cinque piani fuori
terra, due di sei piani e uno di nove piani. Uno sfregio inferto
ai luoghi della memoria, a due passi dai cosiddetti luoghi Cassiodorei,
proprio di fronte ai resti della chiesetta di San Martino. L'ecomostro,
dunque, ha le ore contate e si registra soddisfazione negli
ambienti politici e non solo anche fra gli ambientalisti. «L'abbattimento
dell'ecomostro di Copanello - ha dichiarato il ministro - è
un esempio dell'impegno nella lotta all'abusivismo e costituisce
un perno della battaglia per la legalità, a tutela delle
bellezze paesaggistiche e ambientali del nostro Paese. E che
ciò avvenga in Calabria assume un significato particolare.
E' un segnale concreto a favore della legalità e per
rilanciare il progetto di una regione che punta al turismo e
alla tutela del patrimonio naturale come elementi centrali della
propria economia. Vogliamo dare risposte concrete nella lotta
all'abusivismo - ha dichiarato Pecoraro Scanio - e per questo
rilanciamo i piani di abbattimento degli ecomostri in Italia.
Per rafforzare questo impegno, il governo in Finanziaria ha
previsto anche un fondo di nove milioni di euro per i prossimi
tre anni. Queste risorse serviranno ad attuare un programma
straordinario di interventi di demolizione delle opere abusive
nelle aree naturali protette nazionali». Come si ricorderà
per abbatterlo la Regione Calabria il 7 aprile 2005 siglò
un protocollo d'intesa con la Soprintendenza ai Beni archeologici
della Calabria ed il Comune di Stalettì per avviare la
demolizione. La Regione ha stanziato 350 mila euro rispettivamente
dagli assessorati ai Lavori pubblici e all'Ambiente. Soddisfatto
il presidente della Regione, Agazio Loiero «sarà
una giornata memorabile - ha detto - sarà cancellata
una bruttura ambientale, un vero e proprio sfregio al territorio,
e si concretizza una politica di legalità. Domani (oggi
ndr) infatti, presente anche il ministro all'Ambiente Pecoraro
Scanio, inizieranno i lavori di demolizione di una delle costruzione
abusive da anni in cima alla classifica italiana degli ecomostri.
Questa Giunta non tollera i guasti del passato - aggiunge Loiero
- ed è attenta a evitarne per il futuro. Dal 1987 esisteva
un'ordinanza di demolizione. Ma solo lo scorso anno è
stato firmato un protocollo di intesa fra la Regione Calabria,
la Soprintendenza regionale ai beni ambientali ed il comune
di Stalettì per l'abbattimento. Inoltre, il 29 dicembre
dello scorso anno, tra Regione ed i Ministeri dell'Economia
e delle Infrastrutture è stato siglato l'Apq "Emergenze
urbane e territoriali". Un piano incisivo per la valorizzazione
del paesaggio e la difesa del territorio che riguarda interventi
per il recupero dei siti degradati nel quale rientrano non solo
Copanello, ma anche altri nove comuni. Interventi che assumono
un alto valore simbolico, una riconquista della cultura della
legalità che non consente più speculazione e degrado».
Saranno presenti anche gli assessori regionali, al Governo del
Territorio, Michelangelo Tripodi, ed all'Ambiente, Diego Tommasi.
Soddisfazione per l'evento è stata espressa anche dal
Wwf in particolare da Cesare Focarelli all'epoca dei fatti responsabile
della sezione catanzarese che insieme a Italia Nostra ripercorre
le tante battaglie fatte contro la cementificazione selvaggia
su uno dei più bei tratti di litorale jonico. «Purtroppo
però - sostiene Focarelli - lo scempio è stato
perpetrato per anni nell'indifferenza pressoché generale
e il danno inferto all'ambiente è ormai in gran parte
insanabile. Quello di oggi - secondo il Wwf - rappresenta l'ammissione
degli errori commessi in passato da parte della classe politica
calabrese in generale, errori che non dovrebbero ripetersi mai
più per non distruggere il residuo patrimonio di coste
scampate all'assalto della speculazione turistica e dell'occupazione
privata dei litorali». Il Wwf Italia presenterà
a giorni al ministro Pecoraro Scanio un dettagliato dossier
sulla situazione ambientale della regione e sui principali pericoli
che minacciano la sua biodiversità e il suo paesaggio.
Mario Marchio, commissario provinciale Verdi di Catanzaro ritiene
un segnale forte la presenza del ministro all'abbattimento dell'ecomostro.
«La presenza del ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro
Scanio è un altro segnale forte che fa il paio con le
prese di posizione decise e incontrovertibili dei nostri governanti
e dimostra che, laddove c'è volontà politica e
consenso partecipativo dei cittadini, anche le difficoltà
che sembrano insormontabili possono essere superate.
Va dato merito, pertanto, alla tenacia dell'assessore regionale
all'Ambiente, Tommasi che insieme al presidente Loiero ha voluto
dare la giusta priorità alla valorizzazione ed alla tutela
delle risorse ambientali calabresi dimostrando che, il lavoro
di programmazione e di qualità in questo delicato settore,
può essere foriero di nuove opportunità di sviluppo
per la Calabria e per i Calabresi.
Per l'assessore Tripodi «Sarà un grande risultato
della politica l'abbattimento dell'ecomostro di Copanello di
Stalettì, in provincia di Catanzaro. Il mio impegno come
assessore, assieme al presidente della Regione Calabria, Agazio
Loiero, ha consentito di iniziare un percorso positivo - aggiunge
Tripodi - per ripristinare le regole sul litorale costiero per
troppo tempo lasciato nelle mani degli speculatori. È
la prima volta che in Calabria si demolisce un edificio abusivo
e ciò è il frutto di un impegno preciso, costante
e qualificante che stiamo portando avanti come Giunta regionale
e come assessorato all'Urbanistica e al Governo del Territorio.
Sarà un evento eccezionale, ma non unico. Seguiranno,
infatti, altri interventi per riportare la legalità e
salvaguardare il paesaggio e il territorio della nostra regione».
Per l'assessore Tripodi, inoltre, quella di domani «sarà
una data storica per la Calabria che aprirà una nuova
cultura per un uso equilibrato delle risorse territoriali».
«E proprio per la valenza culturale che assume tale abbattimento
- conclude l'assessore all'Urbanistica - è estremamente
importante che i calabresi partecipino all'evento, non solo
i rappresentanti istituzionali ma anche i giovani, le associazioni
e quanti hanno a cuore il futuro di questa terra che non dovrà
mai più essere violentata dagli interessi economici ai
danni del paesaggio e dell'ambiente».
Per procedere alla riqualificazione dell'area dopo l'abbattimento
dell'ecomostro, va ricordato che tra le opere inserite nell'Accordo
di programma quadro, firmato il 29 dicembre 2006, è stata
stabilita una dotazione finanziaria di 600mila euro.
Amalia
Feroleto