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“Calabria
Ora” – Martedì 16 gennaio 2007 - pag.
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Ecomostro,
oggi arrivano le ruspe
Stamattina
sarà abbattuto il complesso edilizio di Copanello
COPANELLO
DI STALETTI’ - Quattro corpi di fabbrica di cui uno di
cinque piani fuori terra, due di sei piani fuori terra, e un
ultimo di nove piani con andamento a gradoni intervallati da
vani e scale di collegamento in cemento armato.
E' questo il complesso edilizio, comunemente noto come “ecomostro
di Copanello”, che sarà demolito oggi, alla presenza,
tra gli altri, del presidente della Regione Calabria, Agazio
Loiero, del ministro dell' Ambiente e della tutela del territorio,
Alfonso Pecoraro Scanio.
La costruzione è stata realizzata in pochi anni, a partire
dell'agosto 1980, con una licenza edilizia mancante di alcuni
pareri di enti preposti ed è uno degli undici ecomostri
d'Italia da abbattere.
Il complesso, che sorge nel comune di Stalettì sulla
costa jonica catanzarese, si trova vicino alla battigia e il
luogo è caratterizzato dalla presenza, a poca distanza,
di un sito archeologico nel quale si troverebbe la tomba di
Cassiodoro e del suo Vivarium, prima struttura universitaria
e di studi sistemici in Europa. Il 29 dicembre scorso era stato
siglato a Roma l'Accordo di programma quadro tra la Regione
Calabria, il ministero dell'Economia e delle finanze e quello
delle infrastrutture e dei trasporti sulle Emergenze urbane
e territoriali. L'atto dopo che la Giunta calabrese aveva deliberato,
su proposta dell'assessore all'Urbanistica e governo del territorio,
Michelangelo Tripodi, l'approvazione di questo accordo in tema
di salvaguardia ambientale. Al momento, sono stati giudicati
tecnicamente e giuridicamente realizzabili nove interventi.
Oggi, alle 10,30, il presidente della Regione, Agazio Loiero
e gli assessori Michelangelo Tripodi e Diego Tommasi, terranno
una conferenza stampa alla presenza del ministro Pecoraro Scanio,
proprio sul luogo della demolizione, in località San
Martino di Copanello. Poi, entreranno in scena le ruspe dell'impresa
Fiore, ditta che si è aggiudicata la gara d'appalto lo
scorso ottobre, per il prezzo, in via provvisoria, di 170.960
euro, al netto del ribasso d'asta del 36,66 per cento, su sei
ditte partecipanti.