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“Il
Giornale di Calabria” – Martedì 16
gennaio 2007 - pag. 5 |
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Oggi
l’abbattimento dell’ecomostro
Copanello.
Sarà demolito il complesso costruito negli anni ’70.
Presente il ministro Pecoraro Scanio
CATANZARO.
«L’abbattimento dell’ecomostro di Copanello
di Stalettì sarà un grande risultato della politica».
È quanto afferma l’assessore regionale all’Urbanistica,
Michelangelo Tripodi, facendo riferimento alla demolizione di
una megastruttura in cemento armato, con quattro corpi di fabbrica,
realizzato negli anni ‘80. «Un ammasso di ferro
e cemento - è scritto in una nota dell’Ufficio
stampa della Giunta regionale - incastonato in un ambiente tipicamente
caratterizzato da elementi rocciosi, vero e proprio scempio,
frutto dell’abusivismo edilizio e dell’illegalità
diffusa che in questi anni hanno deturpato il territorio calabrese».
«Il mio impegno come assessore, assieme al presidente
della Regione, Agazio Loiero - prosegue Tripodi - ha consentito
di iniziare un percorso positivo per ripristinare le regole
sul litorale costiero per troppo tempo lasciato nelle mani degli
speculatori. È la prima volta che in Calabria si demolisce
un edificio abusivo e ciò è il frutto di un impegno
preciso, costante e qualificante che stiamo portando avanti
come Giunta regionale e come assessorato all’Urbanistica
e al Governo del Territorio. Sarà un evento eccezionale,
ma non unico. Seguiranno, infatti, altri interventi per riportare
la legalità e salvaguardare il paesaggio e il territorio
della nostra regione». Per Tripodi quella di domani «sarà
una data storica per la Calabria che aprirà ad una nuova
cultura per un uso equilibrato delle risorse territoriali. E
proprio per la valenza culturale che assume tale abbattimento
è estremamente importante che i calabresi partecipino
all’evento, non solo i rappresentanti istituzionali ma
anche i giovani, le associazioni e quanti hanno a cuore il futuro
di questa terra che non dovrà mai più essere violentata
dagli interessi economici ai danni del paesaggio e dell’ambiente».
«Per procedere alla riqualificazione dell’area dopo
l’abbattimento dell’ecomostro - è detto ancora
nel comunicato - va ricordato che tra le opere inserite nell’Accordo
di programma quadro, firmato il 29 dicembre 2006, è stata
stabilita una dotazione finanziaria di 600mila euro».
A Copanello ci saremo anche noi e non solo perché l’abbattimento
dell’ecomostro è frutto di una battaglia che abbiamo
portato avanti da molti anni, ma anche e soprattutto perché
rappresenta l’inizio di una nuova stagione della legalità
in una regione come la Calabria, fortemente martoriata dall’abusivismo».
A sostenerlo é il direttore generale di Legambiente,
Francesco Ferrante. In una nota, Ferrante fa sapere che all’abbattimento
dell’ecomostro di Copanello sarà presente una nutrita
delegazione dell’associazione ambientalista proveniente
da tutte le regioni d’Italia. «L’alveare di
Copanello, così ribattezzato - è scritto nella
nota - è stato costruito negli anni ‘70 a due passi
dalla scogliera di Stalettì, sito di importanza comunitaria
per la presenza delle cosiddette Vasche di Cicerone e della
tomba di Cassiodoro. I lavori furono bloccati perché
avviati senza concessione edilizia e quindi lo scheletro del
complesso turistico, del volume di 16 mila metri cubi, non venne
mai ultimato».