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“Agi” – Sabato
15 novembre 2008 |
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Intimidazione:
manifestazione a Ricadi, solidarietà a
Saragò
(AGI) - Vibo Valentia,
15 nov. - Gli abitanti di Ricadi, il Comune dove l'altra
notte sono stati messi a segno tre
attentati incendiari l'uno dietro l'altro tra cui uno, il
più grave, ai danni di Franco Sarago, responsabile
di Legambiente ed esponente del Pd con cariche istituzionali,
hanno tenuto una manifestazione di solidarietà e nello
stesso tempo di protesta contro la spavalderia della criminalità che
si è abbattuta su quel territorio, il comprensorio
di Capo Vaticano.
Nel salone del palazzo comunale erano presenti tra gli altri,
il sindaco Domenico Laria, i rappresentanti di Legambiente
provinciali e regionali, Nino Morabito, il presidente nazionale
Nuccio Barillà, il vicepresidente del consiglio regionale
della Calabria Antonio Borrello, il presidente della Provincia
Francesco De Nisi, con gli assessori Michele Mirabello e
Franco Marcianò, il presidente del consorzio, i segretari
provinciali Cgil, Cisl e Uil Donatella Bruni, Sergio Pititto
e Luciano Prestia. Significativa inoltre l'adesione di quasi
tutti i sindaci della provincia ad incominciare da quello
di Vibo Valentia, Franco Sammarco, vittima nell'ottobre 2007,
a sua volta di un attentato, e di esponenti di Confindustria.
Nell'incontro, moderato dal giornalista Pietro Comito, si è affrontato
anche il nodo della devastazione del territorio, dell'ingerenza
della criminalità organizzata nella convivenza civile,
invocando altresì il coraggio della denuncia da parte
dei cittadini contestualmente alla certezza della pena e
ad un potenziamento delle risorse umane e tecniche a disposizione
dell'intelligence, delle forze di polizia e della magistratura.
In tale contesto è stato espresso grande incoraggiamento
al comandante dei carabinieri di Spilinga, luogotenente Francesco
Cocciolo, che pur con pochi uomini, rappresenta un baluardo
di legalità in un territorio che si teme possa tornare
zona franca.
Nel concludere i lavori Nuccio Barillà, ha delineato
i tratti di una Calabria martoriata che dovrà però avere
la forza di ribellarsi. Franco Saragò profondamente
scosso e nello stesso tempo commosso per la solidarietà ha
detto semplicemente «sono turbato per la mia famiglia,
ma non tornerò indietro rispetto a ciò in cui
ho sempre creduto, anche perché, oggi più che
mai, so di non essere solo». (AGI) Cli/Ros