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LE NOTIZIE
 
“Il Quotidiano della Calabria” – Domenica 14 ottobre 2007 - pag. 21

 

Stefanaconi. Gli alunni delle Medie coinvolti da Legambiente nella campagna di sensibilizzazione


Un’azione concreta e simbolica


“Puliamo il mondo” fa appello a una maggiore responsabilità ambientale

STEFANACONI – «Non aspettare che lo facciano gli altri». Già a partire dallo slogan scelto da Legambiente per la campagna 2007 di “Puliamo il mondo”, si capisce come la parola d’ordine per i volontari dell’ambiente sia “responsabilità”. Quella responsabilità che ha richiamato anche Franco Saragò, del coordinamento regionale dell’associazione ambientalista, intervenuto nella tappa stefanaconese dell’iniziativa, quando ha parlato di «una questione vitale che ci chiama ad impegnarci in prima persona per custodire l’ambiente circostante a cominciare dalla zona in cui viviamo».
Quello stesso senso di responsabilità che, si potrebbe dire, ha portato alla decisione da parte di Legambiente Calabria, di nominare il Pm Luigi De Magistris, notoriamente al centro di una controversa vicenda politica, testimonial onorario di “Puliamo il mondo”. «Un mondo – ha sottolineato lo stesso Saragò – per proporre anche un messaggio di pulizia morale accanto a quello di pulizia ambientale».
Protagonisti dell’iniziativa gli alunni della scuola media statale “Ferdinando Santacatarina” che, puntualmente attrezzati con i ferri del mestiere dell’attivista ambientale, hanno provveduto a ripulire il cortile e il giardino attigui all’edificio scolastico, animando una manifestazione ormai consueta per Stefanaconi cui ha dato il proprio contributo fattivo, come sempre, la Pro loco “Motta San Demetrio”. Per il presidente dell’associazione, Nicola Arcella, la “giornata ecologica”: «Rientra a pieno titolo nelle iniziative che la Pro loco mette in calendario all’atto della programmazione del piano formativo. Si tratta – ha aggiunto Arcella – di un segno di sensibilità crescente da parte dei ragazzi e docenti. Pochi giorni fa la ricorrenza di San Francesco ci ha ricordato l’esaltazione della natura in tutta la sua bellezza e anche la marcia della pace Perugia-Assisi ha proposto il tema dell’ambiente, tema che coinvolge il mondo intero che ci fa riflettere e ci spinge ad impegnarci. Richiamiamoci a questi principi quando pensiamo all’ambiente perché è fondamentale interessarsi ad esso».
Matteo Malerba, assessore provinciale all’ambiente, intervenuto anch’egli a sostegno della campagna, ha descritto l’iniziativa come «Un momento importantissimo per la salvaguardia dell’ambiente e per la sensibilizzazione rispetto ai problemi ambientali. E’ fondamentale – ha aggiunto – abituarsi all’idea della raccolta differenziata e considerare i rifiuti una risorsa, anziché un problema. Le scuole sono il principale veicolo di una salvaguardia ambientale che deve passare per la sostenibilità, per il risparmio energetico, per il riciclaggio. In questo senso le scuole danno già grandi risposte ma occorre spingere sempre di più verso la sensibilizzazione. E’ importante crescere culturalmente, creare una vera coscienza ambientale. Occorre poi – ha precisato infine l’assessore – forzare i controlli per contrastare gli abusi e convincere gli amministratori a dare risposte precise in questa direzione, altrimenti diventa tutto inutile».
Tocca poi a Franco Saragò spiegare ai volenterosi ragazzi il perché di una simile iniziativa. «Puliamo il mondo si svolge in moltissimi Paesi, qui in Italia è Legambiente ad occuparsi di coordinare le iniziative. Tutto parte dall’esigenza di rendere più vivibile l’ambiente in cui viviamo, cosa che potrebbe sembrare non riguardarci visto che vi sono le pubbliche amministrazioni che se ne occupano, invece ci deve interessare perché ciascuno è chiamato a mantenere pulito l’ambiente circostante, la responsabilità sul suo stato è soprattutto nostra». Anche Saragò ha parlato di raccolta differenziata spiegando come le discariche straripino sempre di più a causa del fatto che in esse finisce indiscriminatamente ogni tipo di rifiuti, anche quelli che potrebbero essere avviati al riciclaggio.
«Il 50% di quello che acquistiamo – ha chiarito – è costituito da imballaggi, da scatole e involucri che hanno il solo scopo di rendere più appetibile il prodotto ma questo produce danni incalcolabili e problemi di smaltimento. La responsabilità è nostra anche in questo caso perché possiamo separare già in casa i materiali. Il 70% di quello che viene prodotto si può riciclare». La raccomandazione finale di Saragò ha invitato i ragazzi ad «avere un atteggiamento di rispetto verso l’ambiente, tenendo conto che esso è un bene esauribile e noi dobbiamo fare di tutto per preservarlo».

Stefano Mandarano

 

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