“Il
Quotidiano della Calabria” – Sabato 11 giugno
2005 – pag. 24
Ricadi.
L'allarme lanciato dal gruppo consiliare di minoranza Arcobaleno
sulla situazione in paese
Una
preoccupante vigilia di stagione
Situazioni
di degrado e disservizio per quanto concerne la ricettività
Il
degrado imperante al Belvedere e alla scalinata della
frazione S. Domenica di Ricadi
RICADI
- Anno nuovo, problemi vecchi. A pochi giorni dall'avvio
della stagione turistica si registrano i problemi di sempre,
che minano all'immagine del comprensorio con inevitabili
ripercussione sull'intera economia, in prevalenza turistica.
«Una viabilità precaria - denuncia il gruppo
consiliare di minoranza "Arcobaleno" - Pochi
accessi al mare e, quei pochi esistenti, sono inadeguati
alle reali esigenze. Parcheggi a mare sporchi, privi di
servizi igienici e dei servizi minimi. Assenza della toponomastica
e di un'adeguata segnaletica. Aree di rilevante attrazione
turistica spesso ridotte a pubbliche discariche, come
avviene ad esempio per la Torre Marrana. Ed ancora i soliti
problemi, mai risolti, dalla depurazione, che rappresenta
la vera spina nel fianco di questo territorio, alla totale
assenza di regolamenti necessari per disciplinare l'utilizzo
delle spiagge e per la riduzione dell'inquinamento acustico,
all'assenza di un decoroso arredo urbano, dalla mancata
valorizzazione dei centri storici, al degrado in cui versano
le stazioni ferroviarie e le aree adiacenti. Ma soprattutto
- sottolineano i consiglieri di opposizione - si palesa
l'assenza di ogni ben che minimo servizio al turista,
necessario a far apprezzare un territorio che ha avuto
la fortuna di essere tra i più belli al mondo».
A
pochi giorni dal pieno avvio della stagione estiva, sottolinea
"Arcobaleno", «basta fare un escursione
nelle aree di maggiore interesse turistico, da Riaci a
Santa Maria, per rendersi subito conto che la stagione
turistica, anche quest'anno, si annuncia all'insegna del
degrado e dell'approssimazione.
Immondizia
Via Stazione S.Domenica
Tutto
versa in un totale abbandono ed il tempo a disposizione
per mettere a posto le cose, prima del pieno arrivo dei
turisti, è veramente insufficiente. A Riaci - si
legge ancora nella nota - l'accesso al mare è interdetto
da circa un anno, a causa del rischio frane, a Santa Domenica
la scalinata ed il Belvedere annesso si presentano ricoperti
di sterpi. Non cambiano le cose a Capo Vaticano ed a Santa
Maria, nonostante la continua presenza di turisti stranieri
che si è registrata quest'anno, le discariche sembrano
aver preso il sopravvento».
Quale futuro, dunque, per Ricadi? Si interrogano i consiglieri
di minoranza Saragò, Giuliano, Tripodi, Mobrici
e Loiacono, «che - si legge nel documento redatto
dal gruppo - ogni qual volta pongono il problema vengono
tacciati di disfattismo».
«Eppure il problema lo evidenziamo da anni - sostiene
Franco Saragò, capogruppo di minoranza - ed in
tempi non sospetti, facendoci carico di proposte concrete
ed offrendo la totale collaborazione affinché i
problemi vengano risolti, ma puntualmente siamo costretti
a registrare il disinteresse della maggioranza. Ricadi
ha bisogno di volare alto, assumendo la consapevolezza
che il proprio territorio, per bellezze ambientali, per
offerta turistica e per la propria storia, mai adeguatamente
valorizzata, può e deve diventare la punta di diamante
del turismo calabrese».
Rifiuti
ingombranti al parcheggio di Riaci
Strada
per baia di Riaci interrotta per frana
I
consiglieri dell'Arcobaleno, ricordano, inoltre, che «già
nel mese di novembre del 2003, dopo una stagione turistica
distintasi per i disservizi e l'inquinamento», furono
i promotori di una convocazione del consiglio comunale
presentando alcune proposte, tradotte in 14 punti. In
quell'occasione proposero la stesura e l'approvazione
del regolamento per l'inquinamento acustico; la stesura
e l'approvazione di un regolamento per la concessione
delle spiagge; un maggiore controllo del territorio ad
opera dei vigili urbani, con particolare attenzione agli
scarichi abusivi; la realizzazione di un piano del traffico,
finalizzato al decongestionamento degli accessi al mare
ed alla valorizzazione dei centri abitati; la realizzazione
della toponomastica e di una adeguata segnaletica; lo
studio di fattibilità per un piano dei trasporti
da proporre agli enti sovracomunali; l’elaborazione
e l'approvazione di un regolamento sull'esposizione di
insegne e targhe pubblicitarie; la bonifica delle fiumare
e dei corsi d'acqua; controlli sistematici per verificare
eventuali scarichi abusivi; l'intervento presso gli enti
sovracomunali al fine delle bonifica dei corsi d'acqua
di loro competenza; lo studio di fattibilità e
la successiva proposta, agli enti sovracomunali, per l'utilizzo
dei liquami depurati a scopo irriguo; il monitoraggio
sistematico delle acque marine specie in prossimità
delle foci dei fiumi e degli scarichi dei depuratori;
la costituzione dell'osservatorio sul turismo; la realizzazione
di servizi ai turisti, oggi pressoché inesistenti.
«Tutti punti di facile attuazione - concludono i
consiglieri di minoranza - Proposte che prevedono uno
scarso impiego di risorse economiche, sicuramente non
esaustive, ma di indispensabile attuazione per risolvere
le emergenze del territorio. Nonostante tali proposte
siano state accolte ad unanimità, ad oggi, nemmeno
una è stata attuata ed il territorio di Ricadi
continua ad essere in piena emergenza, sommando ritardi
su ritardi e lasciando l'onere della gestione turistica
ai soli operatori del settore. Il gruppo di minoranza
sicuramente non gioisce per tale situazione, anzi responsabilmente
rinnova come sempre, la disponibilità ad operare
per la risoluzione dei problemi della comunità.
Ma come solitamente avviene, le proposte e la disponibilità
del gruppo Arcobaleno vengono accantonate e i problemi
rimangono, purtroppo, sempre gli stessi».
Due
immagini della situazione di degrado che si registra nella
frazione Santa Maria
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