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“Il
Quotidiano della Calabria” – Sabato 11 dicembre
2004 |
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Nel corso del convegno alla biblioteca denunciati nuovi scarichi
abusivi in mare
L'Arcipesca in difesa della costa
Braghò:
«Attendiamo di essere chiamati dalle forze dell'ordine»
IMMAGINI che raccontano
tutto. In un video le bellezze naturalistiche di una costa
straordinaria, nella successiva ricca sequenza di
scatti fotografici la denuncia degli «ordigni ecologici» che «violentano
il nostro mare». Una nuova denuncia, forte e vigorosa come
al solito, quella dell'Arcipesca nel corso del convegno tenutosi
l'altra sera presso la sala azzurra della biblioteca comunale.
Il responsabile nazionale della ricerca scientifica e presidente
del comitato provinciale dell'associazione Giuseppe Braghò ha
inteso invitare, per illustrare i nuovi "scoop" del
suo team di volontari, il professor Francesco Cinelli, ordinario
di Ecologia presso l'Università di Pisa, il segretario
nazionale dell'Arcipesca Fisa Fabio Venanzi, il presidente regionale
dell'Arcipesca Giuseppe Pelle, il sindaco di Nicotera Princivalle
Adilardi e l'assessore provinciale all'Ambiente Matteo Malerba.
Assente, ma solo per problemi di salute, l'assessore regionale
all'Ambiente Mimmo Basile. Diversi tra gli altri autorevoli relatori
invitati sono stati costretti a disertare l'appuntamento a causa
del blocco delle varie arterie di comunicazione della regione
da parte dei lavoratori forestali in rivolta per la difesa dei
loro diritti. L'invito è stato anche esteso a tutti i
sindaci della costa, praticamente tutti assenti. «Chissà -
ha commentato Braghò - qualcuno sarà rimasto per
le strade a causa del maltempo, qualcun altro avrà invece
avuto timore di scoprire qualche scarico abusivo presente nel
proprio comune e di dover spiegare le sue responsabilità».
Durante il corso dell'incontro sono state proiettate spettacolari
immagini aeree e subacque realizzate dai volontari dell'Arcipesca,
in collaborazione con l'Alicalabria della costa vibonese, ma
soprattutto è stata segnalata la presenza di alcuni scarichi
fognari abusivi gravemente nocivi per la salute del mare.
Giuseppe Braghò, che ha coordinato i lavori, ha messo
sott'accusa una classe politica e amministrativa spesso «troppo
distratta» e ha rivolto un appello forte alle forze dell'ordine,
alla magistratura e al prefetto: «Abbiamo accertato e documentato
una serie di gravi reati ambientali. Speriamo che le nostre denunce
attraverso la stampa sortiscano i loro effetti, ma soprattutto
ci dichiariamo a completa disposizione delle autorità,
oggi chiamate a punire chi violenta le nostre meravigliose coste».