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LE NOTIZIE
 
“Il Quotidiano della Calabria” – Martedì 11 novembre 2008 - pag. 23

 

Ricadi. Preso di mira anche un imprenditore. Il sindaco Laria chiede un incontro al prefetto


Notte di fuoco a Santa Domenica


Date alle fiamme due auto di Franco Saragò (Legambiente)

Franco Saragò
Il vile attentato
RICADI – Una serie di atti intimidatori si è registrata a Santa Domenica, nel comprensorio di Capo Vaticano, lungo la costa vibonese. Un vero e proprio raid notturno iniziato alle prime ore di ieri mattina e terminato intorno alle cinque che ha lasciato sul campo pesanti danni ad un escavatore ed a tre autovetture oltre che ad un fabbricato.
Danni ingenti, dal valore di oltre 20.000 euro, sono stati cagionati a Franco Saragò, 40 anni, responsabile dell’Ufficio energetico della provincia di Vibo Valentia, amministratore regionale Legambiente, Presidente Ambito territoriale di caccia VV2, nonché componente del consiglio direttivo dell’ente Parco regionale delle Serre.
Completamente bruciate, infatti, due sue autovetture, un’Alfa 33 e un’Arna, parcheggiate di fianco la sua abitazione in via Monumento. Notevoli anche i danni che le fiamme e il fumo hanno provocato alla abitazione di Saragò ed a quella della anziana madre, che abita nell’appartamento sottostante quello del figlio, con alcune finestre completamente bruciate, impianto elettrico e interni dell’abitazione gravemente danneggiati. Tra le due autovetture è stata rinvenuta una fiaccola, mentre sul tetto della 33 sono stati riscontrati i resti liquefatti di quella che presumibilmente era una tanica di benzina.
L’Arna era munita di impianto Gpl.
Franco Saragò è tenacemente impegnato da anni, assieme ai componenti il circolo Legambiente di Santa Domenica, nel contrasto all’abusivismo edilizio e, in generale, nella salvaguardia dell’ambiente.
Un episodio che ha lasciato la cittadinanza sgomenta ed esterrefatta, e che avrebbe certamente potuto avere proporzioni molto più drammatiche.
Le fiamme sono state domate grazie al fattivo e coraggioso contributo del vicinato, che, in poco più di un’ora, è riuscito a spegnere il divampare dell’incendio. Tardivo, purtroppo, il soccorso dei Vigili del Fuoco di Vibo Marina, sopraggiunti dopo più di un’ora dalla segnalazione dell’accaduto, ad incendio oramai sopito. Tempestivo, invece, l’intervento di una pattuglia dei carabinieri e del comandante della stazione di Spilinga, al comando del maresciallo Francesco Cocciolo.
Numerosi gli attestati di solidarietà indirizzati a Franco Saragò dal mondo politico, ambientalista e della società civile.
Altro significativo attentato incendiario è stato indirizzato contro l’escavatore di un piccolo imprenditore edile parcheggiato nel piazzale della sua casa di Via Calvario che è andato completamente distrutto. Danneggiata anche l’autovettura di uno slavo di 41 anni, una Alfa 147, parcheggiata in via Gesuini.
Il sindaco di Ricadi, Domenico Laria, ha dichiarato che «gli atti compiuti ieri notte sono di estrema gravità, anche perché si ripetono ormai da molto tempo. Questa – ha proseguito il primo cittadino di Ricadi – è una fase che riprende quella iniziata anni addietro. Chiediamo maggiore presenza di controlli da parte delle forze dell’ordine sul territorio costiero e coraggio a coloro che subiscono simili attentati nel denunciarli alle competenti autorità. Se ciascuno di noi fa omertà, tutta questa delinquenza non avrà mai fine. Ho chiesto un incontro col prefetto – ha concluso Laria – per discutere dell’argomento, e intendo investire della questione anche la questura di Vibo e le altre istituzioni pubbliche presenti nel vibonese. La parte politica è fortemente decisa nel contrastare questo fenomeno criminoso».
Sugli episodi indagano i carabinieri della Compagnia di Tropea e della stazione di Spilinga.
Certamente bisogna tentare di arginare i fenomeni della malavita, mettendo in campo tutte le forze possibili, garantendo però a chi ha il coraggio di denunciare questi fenomeni che la certezza della pena, forse, ancora esiste.

Alessandro Vicari

 

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