RICADI – Una serie di atti intimidatori si è registrata
a Santa Domenica, nel comprensorio di Capo Vaticano,
lungo la costa vibonese. Un vero e proprio raid notturno
iniziato
alle prime ore di ieri mattina e terminato intorno alle
cinque che ha lasciato sul campo pesanti danni ad un
escavatore ed a tre autovetture oltre che ad un fabbricato.
Danni ingenti, dal valore di oltre 20.000 euro, sono
stati cagionati a Franco Saragò, 40 anni, responsabile
dell’Ufficio energetico della provincia di Vibo Valentia,
amministratore regionale Legambiente, Presidente Ambito
territoriale di caccia VV2, nonché componente del
consiglio direttivo dell’ente Parco regionale delle
Serre.
Completamente bruciate, infatti, due sue autovetture,
un’Alfa
33 e un’Arna, parcheggiate di fianco la sua abitazione
in via Monumento. Notevoli anche i danni che le fiamme
e il fumo hanno provocato alla abitazione di Saragò ed
a quella della anziana madre, che abita nell’appartamento
sottostante quello del figlio, con alcune finestre completamente
bruciate, impianto elettrico e interni dell’abitazione
gravemente danneggiati. Tra le due autovetture è stata
rinvenuta una fiaccola, mentre sul tetto della 33 sono
stati riscontrati i resti liquefatti di quella che presumibilmente
era una tanica di benzina.
L’Arna era munita di impianto Gpl.
Franco Saragò è tenacemente impegnato da
anni, assieme ai componenti il circolo Legambiente di Santa
Domenica, nel contrasto all’abusivismo edilizio e,
in generale, nella salvaguardia dell’ambiente.
Un episodio che ha lasciato la cittadinanza sgomenta
ed esterrefatta, e che avrebbe certamente potuto avere
proporzioni
molto più drammatiche.
Le fiamme sono state domate grazie al fattivo e coraggioso
contributo del vicinato, che, in poco più di un’ora, è riuscito
a spegnere il divampare dell’incendio. Tardivo, purtroppo,
il soccorso dei Vigili del Fuoco di Vibo Marina, sopraggiunti
dopo più di un’ora dalla segnalazione dell’accaduto,
ad incendio oramai sopito. Tempestivo, invece, l’intervento
di una pattuglia dei carabinieri e del comandante della
stazione di Spilinga, al comando del maresciallo Francesco
Cocciolo.
Numerosi gli attestati di solidarietà indirizzati
a Franco Saragò dal mondo politico, ambientalista
e della società civile.
Altro significativo attentato incendiario è stato
indirizzato contro l’escavatore di un piccolo imprenditore
edile parcheggiato nel piazzale della sua casa di Via Calvario
che è andato completamente distrutto. Danneggiata
anche l’autovettura di uno slavo di 41 anni, una
Alfa 147, parcheggiata in via Gesuini.
Il sindaco di Ricadi, Domenico Laria, ha dichiarato che «gli
atti compiuti ieri notte sono di estrema gravità,
anche perché si ripetono ormai da molto tempo. Questa – ha
proseguito il primo cittadino di Ricadi – è una
fase che riprende quella iniziata anni addietro. Chiediamo
maggiore presenza di controlli da parte delle forze dell’ordine
sul territorio costiero e coraggio a coloro che subiscono
simili attentati nel denunciarli alle competenti autorità.
Se ciascuno di noi fa omertà, tutta questa delinquenza
non avrà mai fine. Ho chiesto un incontro col prefetto – ha
concluso Laria – per discutere dell’argomento,
e intendo investire della questione anche la questura di
Vibo e le altre istituzioni pubbliche presenti nel vibonese.
La parte politica è fortemente decisa nel contrastare
questo fenomeno criminoso».
Sugli episodi indagano i carabinieri della Compagnia di
Tropea e della stazione di Spilinga.
Certamente bisogna tentare di arginare i fenomeni della
malavita, mettendo in campo tutte le forze possibili,
garantendo però a chi ha il coraggio di denunciare
questi fenomeni che la certezza della pena, forse, ancora
esiste.
Alessandro Vicari
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